CambieRai? (4)

Ieri, 25 gennaio, Fabrizio Salini ha anticipato ai consiglieri d’amministrazione le linee guida e le innovazioni che intende porre in essere nell’ambito del piano industriale 2019 – 2021. È stato annunciato che le reti dovranno essere “interpreti dei bisogni dei consumatori, focalizzandosi su palinsesti sempre piú cuciti su misura e nel miglioramento dell’esperienza di visione“. Tali parole e tali intendimenti sono sembrati a molti ambiziosi, innovativi e… rivoluzionari.  A coordinamento delle reti è prevista una direzione di distribuzione; saranno istituite le nuove strutture Rai Format e Rai Doc, , con l’obiettivo di dare impulso all’industria creativa italiana, coinvolgere e far crescere produttori indipendenti e giovani autori creativi, anche nella fiction. Saranno creati un canale in inglese e uno di natura istituzionale (come molti, eorum nos, speravano da tempo).
Quanto all’informazione, ci sarà la creazione di una testata digitale, che diventerà un polo all news di riferimento e sarà poi potenziata con lo sport e l’informazione istituzionale. In un momento successivo i poli informativi saranno integrati in una news room di flusso. Nessuna testata storica sarà cancellata, nessuno dei brand istituzionali della Rai subirà sconvolgimenti.
Rai Play, da semplice piattaforma per la fruizione, comincerà a produrre contenuti esclusivi e nativi digitali. Il finanziamento deriverà dall’ottimizzazione dei costi, senza tagli occupazionali ma tentando una minore sovrapposizione dei palinsesti, una riduzione delle inefficienze, la revisione dei fabbisogni del settore informativo. Sarà potenziato anche il Crit, il centro per le ricerche e le innovazioni tecnologiche di Torino.
Il presidente  Rai, Marcello Foa,  ha annunciato di rinunciare al compenso di presidente di Raicom; analogo intendimento è stato espresso dai consiglieri d’amministrazione  dell’Azienda designati nelle società controllate Raicom e Rai  Pubblicità, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi e Beatrice Coletti.
Sempre in data 25 gennaio, soddisfazione è stata espressa da Cna* Cinema e Audiovisivo:
(…) La platea di piccole e micro imprese del nostro comparto, che lavorano ogni giorno per produrre e offrire al pubblico contenuti innovativi incentrati sulla multifruibilità, attendeva da anni un segnale di apertura – afferma il portavoce nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti – secondo un modello di collaborazione con i grandi broadcaster già positivamente sperimentato in altri importanti mercati internazionali”.
“La costituzione di due nuove direzioni, Rai Format e Rai Doc, decisa dal Consiglio di amministrazione su proposta dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, rappresenta una occasione di sviluppo per tutti gli operatori del settore. E siamo fiduciosi che imprimerà un nuovo impulso all’industria creativa italiana, coinvolgendo e facendo crescere produttori indipendenti e giovani autori”.
“Va inoltre apprezzata – conclude Curti – la scelta di rafforzare il ruolo di Rai Play, una piattaforma che, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi trend di fruizione del prodotto, può diventare un partner strategico di tanti operatori contribuendo a diffondere contenuti e a moltiplicare il ritorno economico degli investimenti”.
* Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa, strutturata in varie sezioni

Fonti: Prima on line, comunicati stampa

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