Fazio, Nastri d’Argento e altri demoni

  • Fabio Fazio si sposterà su Rai 2, almeno per ‘Che tempo che fa’. Lo si vocifera da mesi e sembra adesso ufficializzato dalle dichiarazioni che Carlo Freccero, direttore della seconda rete Rai, ha rilasciato in queste ore ai cronisti, dopo la presentazione del programma ‘Realiti’: “Io ho parlato a lungo con Fabio Fazio e siamo molto vicini ad un accordo editoriale per il suo passaggio su Rai2, che riguarda la programmazione domenicale con ‘Che Tempo Che Fa’ che avrebbe una prima parte prima del Tg2, dalle 19.30 alle 20.29, che sarebbe più ironica e leggera, e una seconda parte in prime time. Ma  ora bisogna avere il placet dell’amministratore delegato. E bisognerà vedere se si riuscirà a raggiungere anche un accordo contrattuale.  Però questa parte non spetta a me ma appunto all’ad, agli uffici  legali e ad altri”.
  • Matilde Bernabei, presidente Lux Vide, è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, onorevole Luigi Di Maio. I nuovi Cavalieri del Lavoro sono venticinque in tutto; la Bernabei è l’unica rappresentante del settore audiovisivo, ambito nel quale, in passato, sono stati nominati Cavalieri Aurelio De Laurentiis, Urbano Cairo e Fulvio Lucisano.
  • La quinta edizione del Mia (Mercato Internazionale Audiovisivo) si terrà a Roma, dal 16 al 20 ottobre: quattro giornate dedicate alle principali attività di pitching, showcase, panel e screening, in sedi a dir poco suggestive, quali Palazzo Barberini, Cinema Barberini e Cinema Quattro Fontane. Il Mercato Internazionale Audiovisivo è finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico (Mise), in collaborazione con Ice, con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBact), la Regione Lazio ed il programma Media. Tra i partner, la Fondazione Cinema per Roma ed il Fondo Eurimages del Consiglio d’Europa. La direzione editoriale è affidata a Lucia Milazzotto.
  • L’italiano il cinema lo gusta in sala. Stando, almeno, ai dati raccolti nella ricerca realizzata da Episteme per Audimovie, solo nella sala, in nessun altro luogo e tempo possibili, per il pubblico cinematografico “si verifica la magia del qui e ora. Le altre forme di fruizione, quelle casalinghe, tendono ad essere sempre più accelerate, frammentate e occasionali. La ricerca è stata effettuata su un campione di spettatori regolari e saltuari dai 15 ai 65 anni (piú otto under 15), distribuiti equamente sul territorio italiano; Monica Fabris, presidente di Episteme, conclude che “la magia del cinema in sala risulta molto viva, molto presente. (…) Ne resta centrale il valore di socialità e condivisione. Il film è molto importante, ma fa parte di un processo di esperienza più lungo, che inizia dalla scelta della sala, che spesso per lo spettatore è anche più importante del film che si decide di andare a vedere, e arriva fino al commento dopo la visione“. Condividere il film “è un’abitudine a cui non si vuole rinunciare“.
  • Sarà Boy George la prossima icona musicale trattata da Hollywood. Dopo Freddie Mercury ed Elton John, quest’ultimo in sala da oggi con ‘Rocketman’, la MGM sta lavorando a un film scritto e diretto da Sacha Gervasi, prodotto da George e Jessica de Rothschild. Come si ricorderà,  George Alan O’Dowd, questo il vero nome di Boy George, nacque in una famiglia irlandese della classe operaia; debuttò come leader androgino della band Culture Club, che pubblicò il suo album di debutto, ‘Kissing to Be Clever’, nell’ormai lontano 1982, con il singolo ‘Do You Really Want to Hurt Me?’,  seguito dai successi ‘Time’ e ‘I’ll Tumble 4 Ya’. Ha venduto oltre cento milioni di singoli e oltre cinquanta milioni di album come interprete e compositore. Ha anche scritto due autobiografie.
  • MGM sta sviluppando anche un film sulla vita di Aretha Franklin, interpretata da Jennifer Hudson.
  • Sono state comunicate al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, ieri, giovedí 30 maggio, le cinquine della settantatreesima edizione dei Nastri d’Argento. ‘Il traditore’, di Marco Bellocchio, presentato in concorso al recente, settantaduesimo, Festival di Cannes, di candidature ne ha ottenute undici, risultando il film piú candidato di sempre. Messi bene, per carità, anche ‘Il Primo Re’, di Matteo Rovere, con otto candidature, ‘La paranza dei bambini’, di Claudio Giovannesi, anch’esso con otto, ‘Il vizio della speranza’, di Edoardo De Angelis, ancora a quota otto; poco da invidiare hanno ‘Euforia’, di Valeria Golino, e ‘Capri – Revolution’, di Mario Martone, entrambi con sette candidature. Ecco, ad ogni buon conto, l’elenco completo dei film in lizza, per come comunicato dal sito ufficiale dei Nastri:

“(…) quest’anno anche per soggetto e sceneggiatura la proclamazione avverrà in diretta con i vincitori dei Nastri tecnici (fotografia, montaggio, scenografia, costumi, sonoro in presa diretta e miglior casting director) scelti tra le ‘cinquine’ già votate da una speciale giuria di qualità. Tutti gli altri Nastri, come sempre, saranno votati via mail a partire da lunedì 3 Giugno e fino alle 12.00 del 12 Giugno per lo scrutinio nelle mani del notaio Alessandra Temperini. Ed è senza dubbio una curiosità il riconoscimento al miglior ‘cameo’ dell’anno che premia stasera eccezionalmente Adriano Panatta nella parte di se stesso ne La profezia dell’armadillo: un’apparizione divertente diventata a tempo di record un tormentone anche in rete,  Tornando alle ‘cinquine’ rese note al Maxxi due registe – Margherita Ferri con Zen sul ghiaccio sottile e Michela Occhipinti con Il corpo della sposa sono in ‘cinquina’ insieme a Il Campione di Leonardo D’Agostini, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio e Ride, debutto alla regia di Valerio Mastandrea. Per il soggetto, cinque film molto diversi tra loro: Il grande spirito di Sergio Rubini, Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, Tito e gli alieni di Paola Randi e due commedie nate sulle altrettante idee originali di quest’annata: La prima pietra di Rolando Ravello e Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno. Per la sceneggiatura si sfidano invece Euforia di Valeria Golino (Francesca Marciano e Valia Santella con Valeria Golino e la collaborazione dello scrittore Walter Siti), Il traditore di Marco Bellocchio, scritto dal regista con Ludovica Rampoldi, anche qui Valia Santella e Francesco Piccolo (con la collaborazione di Francesco La Licata), La paranza dei bambini, proprio per la scrittura di Maurizio Braucci, Roberto Saviano e del regista Claudio Giovannesi) premiato a Berlino e, ancora, Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis anche autore della sceneggiatura con Umberto Contarello e Una storia senza nome di Roberto Andò, scritto dal regista con Angelo Pasquini e la collaborazione di Giacomo Bendotti. Per la commedia – che i Giornalisti premiano da oltre dieci anni – i cinque titoli sono: Bangla di Phaim Bhuian, Bentornato Presidente di Giancarlo Fontana e Giuseppe G.Stasi, Croce e delizia di Simone Godano, Dolceroma di Fabio Resinaro e Troppa Grazia di Gianni Zanasi. Per la produzione sono candidati Bibi Film, Groenlandia con 3Marysenterteinment, IBC Movie e Kavac, Indigo (e HT) e Palomar con un’ampia collaborazione, su quasi tutti i titoli, di Rai Cinema e il contributo di alcuni partner (tra i quali Sky Cinema, Vision Distribution e Tim Vision con La paranza dei bambini prodotto da Palomar) tra i titoli prevalentemente candidati nelle categorie del miglior film e della  migliore regia. Attrici e attori: Alessandro Borghi (Il primo re), Andrea Carpenzano (Il Campione), Pierfrancesco Favino (Il traditore), Marco Giallini e Valerio Mastandrea (in coppia per Domani è un altro giorno) e Riccardo Scamarcio (Euforia, Il testimone invisibile, Lo Spietato) sono candidati come migliori protagonisti. Per Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso), Marianna Fontana (Capri-Revolution), Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome), Thony (Momenti di trascurabile felicità) e Pina Turco (Il vizio della speranza) le nomination delle protagoniste. Non protagonisti 2019 Stefano Accorsi (Il Campione), Alessio Lapice (Il primo Re), Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane (Il traditore), Edoardo Pesce (Non sono un assassino), Benito Urgu (L’uomo che comprò la Luna). Non protagoniste invece Marina Confalone (Il vizio della speranza), Isabella Ferrari (Euforia), Anna Ferzetti (Domani è un altro giorno), Valeria Golino (I villeggianti) e Maria Paiato (Il testimone invisibile). Ancora una volta candidature per attrici e attori (protagonisti e non) di commedia: con Stefano Fresi (protagonista in C’è tempo, nominato anche per L’uomo che comprò la luna e Ma cosa ci dice il cervello), la coppia Paolo Calabresi-Guglielmo Poggi di Bentornato Presidente, Fabio De Luigi (10 giorni senza mamma, Ti presento Sofia) e, anche loro in coppia, Fabrizio Bentivoglio e Alessandro Gassmann per Croce e delizia. Un Premio Speciale va a Dafne di Federico Bondi, prodotto da Vivo Film con Rai Cinema e la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà. A Chiara Martegiani per il film Ride, Pietro Castellitto per La Profezia dell’Armadillo, Giampiero de Concilio per Un Giorno all’Improvviso e Benedetta Porcaroli per Tutte le mie notti riceveranno il ‘Premio Biraghi’ per le più giovani rivelazioni dell’anno.  E i Nastri premiano quest’anno anche i migliori doppiatori con il premio Nuovo Imaie-Nastri d’Argento per il doppiaggio che va ad Angelo Maggi (John C. Reilly) e Simone Mori (Steve Coogan) nel film Stanlio e Ollio di John S. Baird (Lucky Red). Un doppiaggio sobrio, funzionale al clima emotivo della storia con la grande abilità di aver restituito al pubblico l’identità vocale e l’impareggiabile umanità di due indimenticabili icone del cinema di tutti i tempi. Quarto anno, infine, dell’iniziativa SIAE Nastri d’Argento, con una ‘borsa’ di formazione: un’iniziativa che sarà annunciata nei prossimi giorni, per promuovere le sceneggiatura dei giovanissimi talenti. E va in questa linea, con un’altra borsa di formazione, il Premio Claudio Nobis che lancia con quest’edizione dei Nastri un concorso per un soggetto originale,  e la Fondazione che debutta con quest’iniziativa, per ricordare la passione per la cultura e l’attenzione ai giovani di un amico dei Nastri, un giornalista appassionato di cinema entrato da autentico pioniere nella storia delle grandi firme dei motori. Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente), Oscar Cosulich, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi, Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Li affiancano nel Consiglio Nazionale con Titta Fiore e Maurizio Turrioni (rispettivamente delegati per l’area Sud e Nord del Sngci), Maurizio di Rienzo, delegato per documentari e cortometraggi, Fabio Falzone e Susanna Rotunno (tv) e Miriam Mauti (web). Del Consiglio fanno parte l’ex presidente Mario Di Francesco e Carlo Muscatello in rappresentanza della FNSI. I premi, come sempre al Teatro Antico di Taormina, saranno consegnati quest’anno sabato 29 Giugno, in una serata prodotta dal Sngci che andrà in onda su Rai. Anticipata da uno Speciale che concluderà la stagione di Movie Mag su Rai Movie, poi, su Rai1 in seconda serata il 5 Luglio replicata nel mondo da Rai Italia. Rai Radio2 è la radio ufficiale di quest’edizione.”

 

Una risposta a “Fazio, Nastri d’Argento e altri demoni”

  1. ‘Sulla mia pelle’, di Alessio Cremonini, in base alla decisione presa dal Direttivo del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, è Film dell’Anno ai Nastri d’Argento 2019: “Un film necessario, emozionante, coraggioso che, oltre il valore artistico, ha impresso una svolta determinante nel caso anche giudiziario della tragica, sconvolgente vicenda di Stefano Cucchi (…), una ricostruzione oggettiva che, oltre la battaglia per la verità di Ilaria Cucchi, ha messo in scena con toccante semplicità anche il racconto del dramma privato di una famiglia che, nella sua sofferenza, non si è mai arresa.”
    Giovedì 30 maggio, al MAXXI di Roma, il riconoscimento è stato consegnato al regista Alessio Cremonini e ai protagonisti Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, oltre che, per la produzione, ad Andrea Occhipinti (Lucky Red), Luigi e Olivia Musini (Cinemaundici). Nel Nastro collettivo sono inoltre compresi Lisa Nur Sultan, sceneggiatrice con Cremonini e il direttore della fotografia Matteo Cocco.

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