Voilà Cannes 2019!

Cannes 2019, omaggio ad Agnes Varda

Aggiornamento 2 maggio: ‘Once upon a time in Hollywood’ (‘C’era una volta a Hollywood’), di Quentin Tarantino, sarà a Cannes, cosí come ‘Mektoub My Love’, del franco-tunisino Abdellatif Kechiche. È stata annunciata lunedí 29 aprile, peraltro, la composizione della Giuria del festival: presidente Alejandro González Iñárritu, regista, sceneggiatore e produttore messicano, poi la regista italiana Alice Rohrwacher, l’attrice americana Elle Fanning, il cineasta e fumettista francese Enki Bilal, l’attrice e regista del Burkina Faso Maimouna N’Diaye, la regista americana Kelly Reichardt, il regista, sceneggiatore e montatore francese Robin Campillo, i registi Yorgos Lanthimos (ovviamente greco) e Pawel Pawlikowski (polacco). È stato anche annunciato il programma di Cannes Classics, che vede, fra l’altro, un nuovo restauro di ‘The Shining’ (Stanley Kubrick, 1980, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King), inserito nella sezione Midnight Screening e la cui proiezione sarà preceduta da un intervento di Alfonso Cuarón (dovrebbe trattarsi, stando ad  alcune fonti, del montaggio originario , prima che Kubrick, a una settimana dall’uscita nelle sale americane, chiedesse ai proiezionisti di eliminare una sequenza).Verranno celebrati poi i cinquant’anni di ‘Easy Rider’ (Denis Hopper, 1969), film simbolo della New Hollywood, che proprio alla sua presentazione a Cannes fece conseguire al regista il premio per la miglior opera prima; il restauro è curato dalla Cineteca di Bologna. Importanti gli omaggi al cinema italiano; quello a Lina Wertmüller (proiezione di ‘Pasqualino Settebellezze’, pellicola candidata all’Oscar per la miglior regia, per la prima volta ad una donna, nella versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia- Cineteca Nazionale), poi il documentario ‘La passione di Anna Magnani’, diretto da Enrico Cerasuolo, ‘Miracolo a Milano’, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, vincitore nel 1951 del Grand Prix du Festival International du Film, equivalente della Palma d’Oro introdotta in seguito. Degna di menzione l’ultima video intervista di Bernardo Bertolucci, rilasciata a Mario Sesti per il ciclo ‘Cinecittà – I mestieri del cinema’. Questo il cartellone completo di Cannes Classics: Film: ‘Easy Rider’ (Denis Hopper, 1969), ‘The Shining’ (Stanley Kubrick, 1980), ‘La Cité de la peur, une comédie familiale’ (Alain Berbérian, 1994), ‘Los Olvidados’ (Luis Buñuel, 1950), ‘Nazarín’ (Luis Buñuel, 1958), ‘L’age d’or’ (Luis Bunuel, 1930), ‘Pasqualino Settebellezze’ (Lina Wertmüller, 1975), ‘Miracolo a Milano’ (Vittorio De Sica, 1951), ‘Lásky jedné plavovlásky’ (Loves of a Blonde, Milos Forman, 1965), ‘Forman vs. Forman’ (Helena Trestikova, Jakub Hejna), ‘Toni’ (Jean Renoir, 1934), ‘Le Ciel est à vous’ (Jean Grémillon, 1943), ‘Moulin Rouge’ (John Huston, 1952), ‘Kanal’ (They Loved Life, Andrzej Wajda, 1957), ‘Hu shi ri ji’ (Diary of a Nurse, Tao Jin, 1957), ‘Hakujaden’ (The White Snake Enchantress, Taiji Yabushita, 1958), ‘125 Rue Montmartre’ (Gilles Grangier, 1959), ‘A tanú’ (The Witness, Péter Bacsó, 1969), ‘Tetri karavani’ (The White Caravan,  Eldar Shengelaia, Tamaz Meliava, 1964), ‘Plogoff, des pierres contre des fusils’ (Nicole Le Garrec, 1980), ‘Caméra d’Afrique’ (20 Years of African Cinema, Férid Boughedir, 1983), ‘Dao ma zei’ (The Horse Thief , Tian Zhuangzhuang and Peicheng Pan, 1986), ‘The Doors’ (Oliver Stone, 1991). Documentari: ‘Making Waves: The Art of Cinematic Sound’ (Midge Costin), ‘Les Silences de Johnny’ (Pierre-William Glenn), ‘La passione di Anna Magnani’ (Enrico Cerasuolo), ‘Cinecittà – I mestieri del cinema- Bernardo Bertolucci’ (Mario Sesti).

Aggiornamento 23 aprile: è stata presentata questa mattina la cinquantunesima edizione della Quinzaine des Réalisateurs, sezione indipendente e non competitiva del Festival di Cannes. Sono previsti ventiquattro titoli, ai quali andrà ad aggiungersi una crestomazia di cortometraggi; l’apertura sarà affidata al film ‘Le Daim’, di Quentin Dupieuz, la chiusura a ‘Yves’, di Benoît Forgeard. Per quanto attiene all’Italia,  è da segnalare, nell’ambito delle Proiezioni speciali, la proiezione del mediometraggio ‘The Staggering Girl’. Qui di seguito l’elenco dettagliato della sezione. Lungometraggi: ‘Le Daim’ (Quentin Dupieux), ‘Alice et le maire’ (Nicolas Pariser), ‘And Then We Danced’ ( Levan Akin), ‘The Halt’ (Ang hupa, Lav Diaz), ‘Dogs Don’t Wear Pants’ (J-P Valkeapää), ‘Canción sin nombre’  (Melina León), ‘Ghost Tropic’  (Bas Devos), ‘Give Me Liberty’ (Kirill Mikhanovsky), ‘First Love’ (Hatsukoi,Takashi Miike), ‘The Lighthouse’ (Robert Eggers), ‘Lillian’ ( Andreas Horwath), ‘Oleg’ (Juris Kursietis), ‘On va tout péter’ (Blow It to Beats, Lech Kowalski), ‘The Orphanage’ (Shahrbanoo Sadat), ‘Les Particules’ (Blaise Harrison), ‘Perdrix (Erwan Le Duc), ‘Por el dinero’ (Alejo Moguillansky), ‘Sem seu sangue’ (Sick Sick Sick, Alice Furtado), ‘Tlamess’ (Ala Eddine Slim), ‘To Live to Sing’ (Huo zhe chang zhe, Johnny Ma), ‘Une fille facile’ (Rebecca Zlotowski), ‘Wounds’ (Babak Anvari), ‘Zombi Child’  (Bertrand Bonello), ‘Yves’ (Benoît Forgeard).
Proiezioni speciali: ‘Red 11 ( Robert Rodriguez), ‘The Staggering Girl’ (Luca Guadagnino, mediometraggio). Cortometraggi: ‘Two Sisters Who Are Not Sisters’ (Beatrice Gibson), ‘The Marvelous Misadventures of the Stone Lady’ (Gabriel Abrantes)
Aggiornamento 22 aprile: è stato svelato il cartellone della Semaine de la Critique, sezione parallela e indipendente del Festival di Cannes che si terrà dal 15 al 23 maggio e sarà rivolta alle opere prime e seconde. L’apertura sarà affidata a ‘Litigante’, film colombiano di Franco Lolli, mentre in chiusura sarà proiettato ‘Dwelling in the Fuchun Mountains, del cinese Gu Xiaogang. La giuria della Semaine è presieduta dal regista colombiano Ciro Guerra e vede quali componenti il regista italiano Jonas Carpignano l’attrice franco-britannica Amira Casar, la produttrice francese Marianne Slot e la giornalista cinematografica congolese Djia Mambu. Questi i film in programma: 
Special Screenings / Lungometraggi: ‘Litigante’ (Franco Lolli), ‘Heroes Don’t Die’ (Aude Léa Rapin), ‘Tu mérites un amour’ ( Hafsia Herzi), ‘Dwelling In The Fuchun Mountains’ (Gu Xiaogang); Special Screenings/ Cortometraggi: ‘Demonic’ (Pia Borg), ‘Naptha’ (Moin Hussain), ‘Please Speak Continuously And Describe Your Experience As They Come To You’ (Brandon Cronenberg), ‘Invisible Hero’ (Cristèle Alves Meira), ‘Tenzo’ (Katsuya Tomita); Concorso/ Lungometraggi: ‘About Lelia’ (Amin Sidi-Boumédiène), ‘Land Of Ashes’ (Sofía Quirós Ubeda), ‘A White, White Day’ (Hlynur Pálmason), ‘I Lost My Body’ (Jérémy Clapin), ‘Our Mothers’ (César Diaz), ‘The Unknown Saint’ (Alaa Eddine Aljem), ‘Vivarium’ (Lorcan Finnegan); Concorso/ Cortometraggi: ‘Party Day’ (Sofia Bost), ‘The Trap’ (Nada Riyadh), ‘Ikki Illa Meint ‘(Andrias Høgenni), ‘Journey Through A Body’ (Camille Degeye), ‘Community Gardens’ (Vytautas Katkus), ‘Lucia En El Limbo’ (Valentina Maurel), ‘The Manila Lover’ (Johanna Pyykko), ‘Tuesday From 8 To 6’ (Cecilia de Arce), ‘She Runs’ (Qiu Yang), ‘The Last Trip To The Seaside’ (Adi Voicu). Quanto alla Quinzaine des Réalisateurssaranno presentate tre installazioni di realtà virtuale della musicista, regista, pioniera creativa delle arti digitali, Laurie Anderson, firmate con Hsin-Chien Huang; la serie s’intitola ‘Go Where you Look! Falling off snow mountains’, i tre lavori rispettivamente ‘Aloft’, ‘Chalkroom’ e ‘To the Moon’; saranno posti nel Suquet des Art(iste)s di Cannes, dal 15 al 25 maggio.

Riflessioni post cartellonem: in molti si chiedono cos’è successo con alcuni appuntamenti annunciati. Il film di Quentin Tarantino ‘C’era una volta a Hollywood’, per esempio, con Brad Pitt e Leonardo DiCaprio; Thierry Frémaux ha detto che non è ancora completato, che spera di inserirlo in itinere. E Martin Scorsese? Che ne è dell’atteso ‘The Irishman’? e di ‘Mektoub My Love – Canto 2’ di Abdellativ Kechiche? Rimane da definire, peraltro, la Quinzaine des Réalisateurs

18 aprile 2019: YouTube, Dailymotion, Facebook, Twitter e sito ufficiale si sono accordati all’unisono per presentare il cartellone del settantaduesimo Festival di Cannes, che vivrà dal 14 al 25 maggio prossimi venturi, Presidente Pierre Lescure e Thierry Frémaux in qualità di Delegato Generale. Il titolo d’apertura sarà ‘The Dead Don’t Die’, di Jim Jarmush; fra gli autori in gara per la Palma d’Oro figurano Pedro Almodóvar, Xavier Dolan, Ken Loach, Terrence Malick, i fratelli Dardenne e il nostro Marco Bellocchio, unico italiano in concorso, con ‘Il traditore’, film su Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino. Particolarmente atteso un ospite quale Diego Armando Maradona, per la presentazione del film che lo riguarda.
Le pellicole in concorso sono: ‘The Dead Don’t Die’ (Jim Jarmusch), ‘Dolor y Gloria’ (Pedro Almodóvar), ‘Il traditore’ (Marco Bellocchio), ‘Nan Fang Che Zhan De Ju Hui The Wild Goose Lake’ (Diao Yinan), ‘Gisaengchung Parasite’ (Bong Joon-ho), ‘Le jeune Ahmed’ (Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne), ‘Roubaix, Une LumièreOh Mercy!’ (Arnaud Desplechin), ‘Atlantique’ (Mati Diop), ‘Matthias & Maxime’ (Xavier Dolan), ‘Little Joe’ (Jessica Hausner), ‘Sorry We Missed You’ (Ken Loach), ‘Les Misérables’ (Ladj Ly), ‘A Hidden Life’ (Terrence Malick), ‘Bacurau’ (Kleber Mendonça Filho, Juliano Dornelles), ‘La GomeraThe Whistlers’ (Corneliu Porumboiu), ‘Frankie’ (Ira Sachs), ‘Portrait De La Jeune Fille En Feu’ (Céline Sciamma), ‘It Must Be Heaven’ (Elia Suleiman), ‘The Sibyl’ (Justine Triet). In qualche caso, si è fatto seguire il titolo originale dalla traduzione in inglese.
La sezione ‘Un Certain Regard’ propone: ‘Adam’ (Maryam Touzani). ‘Dylda’ (Kantemir Balagov). ‘A Brother’s Love’ (Monia Chokri). ‘Bull’ (Annie Silverstein). ‘The Climb’ (Michael Covino). ‘Liberté’ (Albert Serra). ‘Vida Invisivel’ (Karim Aïnouz). ‘Jeanne’ (Bruno Dumont). ‘Chambre 212’ (Christophe Honoré). ‘Papicha’ (Mounia Meddour). ‘Port Authority’ (Danielle Lessovitz). ‘Liu Yu Tian’ (Zu Feng). ‘The Swallows of Kabul’ (Zabou Breitman & Eléa Gobé Mévellec). ‘A Sun That Never Sets’ (Olivier Laxe). ‘Zhuo Ren Mi Mi’ (Midi Z).
Fuori Concorso: ‘The Best Years of a Life’ (Claude Lelouch). ‘Diego Maradona’ (Asif Kapadia). ‘La Belle Époque’ (Nicolas Bedos). ‘Rocketman’ (di Dexter Fletcher, con Taron Egerton nel ruolo di Elton John, ambientato nel mondo delle sue canzoni e basato sul racconto della sua carriera). ‘Too Old to Die Young’: Ep 1-2 (‘North of Hollywood’, ‘West of Hell’) (di Nicolas Winding Refn).
Per ‘Midnight Screenings’: ‘The Gangster, the Cop, the Devil’ (Lee Won-Tae).
‘Special Screenings’:  ‘Être vivant et le savoir’ (Alain Cavalier). ‘Family Romance’, LLC. (Werner Herzog).  ‘For Sama’ (Waad Al Kateab, Edward Watts). ‘Share’ (Pippa Bianco). ‘Tommaso’ (Abel Ferrara).
Alain Delon  riceverà la Palma d’onore alla carriera.

Cannes 2019, omaggio ad Agnes Varda
Cannes 2019, omaggio ad Agnès Varda

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