la fine del mondo secondo Geppi

Chi scrive ritiene di poter condividere coi propri lettori le gioie e i dolori di ogni giorno  anche domani ma non poche sono le persone che, influenzate dai mezzi di comunicazione o da certa letteratura, aspettano la fine del mondo entro poche ore.

Quello che preme mettere in evidenza in questa sede è che, unitamente agli squilibri climatici e alle apocalittiche sventure che normalmente si addicono a una fine del mondo, un’altra, terribile disgrazia sta per abbattersi sui comuni mortali:

LA CHIUSURA DI G’DAY.

Il programma non ha goduto di buona salute in termini d’ascolto e l’interruzione delle sue trasmissioni era già stata annunciata lo scorso novembre.

È però da ritenersi che la gustosa rubrica abbia pagato il fio di alcuni indebolimenti strutturali, in gran parte inspiegabili, quali:

  1. la scomparsa della rubrica ‘I vostri titoli’, che valeva da sola mezzo programma;

  2. la scomparsa del G’Dello, artiodattilo tra i piú simpatici, al quale si era dedicato apposito post;

  3. la permanenza degli occhiali dalla rude montatura e del look alla Zuzzurro su Matteo Bordone;

  4. quel certo nonsense che rendeva frizzante l’atmosfera e ha dovuto cedere il passo ad un tono quasi giornalistico, che di valore aggiunto ha molto poco.

È anche vero che certe libertà e confidenze hanno finito con il sembrare eccessive.

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