Fabio e la resistenza

La Gazzetta dello Sport aveva anticipato che Mediaset pagherà a Murdoch tra i dieci e i quindici milioni di euro ogni anno per mandare in onda i programmi di Fox Sports HD anche su Mediaset Premium. La notizia è stata confermata: dal 17 agosto il canale sarà visibile anche alla posizione 382 di Mediaset Premium, senza costi aggiuntivi, anche se, con riguardo ai campionati inglese, francese e spagnolo, saranno trasmessi solo i 2/3 degli incontri.

Quali e quante siano le piattaforme interessate, il direttore di Fox Sports HD sarà Fabio Guadagnini, già responsabile di Sky Sport e Sky Sport Channel nonché conduttore di molti programmi di successo (questo blog lo ha già ospitato qui , qui e qui).

Sembra simpatica iniziativa, volendo preferire il faceto alla seriosità spesso eccessiva con cui si tratta lo sport, riprendere un aneddoto raccontato dal detto Guadagnini nell’ambito di un’intervista radiofonica (non mi sovviene la testata ma, si sa, si dice l’intervista ma non l’intervistatore).

Un tempo Fabio era in Stream e gli capitò la telecronaca di una gara sciistica; gli atleti scivolavano dolcemente lungo i pendii, le bandierine si piegavano flessuose al loro passaggio, le emozioni si susseguivano in modo costante.

Arrivò lo stimolo. Sí, quello: l’urgenza della minzione. Il povero Fabio, mentre commentava l’importante evento sportivo, cominciò a sentire l’impellente bisogno di recarsi alla toilette. Non poteva, tuttavia, giacché la gara era in pieno svolgimento e un cronista che si allontani dalla postazione è passibile di punizioni d’assoluta ferocia, anche al netto degli aspetti deontologici.

Fabio resisteva, dunque; il tempo passava, gli atleti sciavano, le emozioni si susseguivano. Lo stimolo era sempre piú forte, il bisogno sempre piú incalzante, la pressione della vescica raggiungeva tenori viepiú ineludibili.

Fabio resisteva. Che uomo! Che professionista! Che vescica! Quale filosofo stoico dimostrò maggiore coerenza? Quale eroe dei tempi antichi ostentò migliore determinazione?

Per tre ore, il giornalista proseguí la sua telecronaca con professionale abnegazione, combattendo con una vescica che urlava la propria disperazione e chiedeva con strazio d’essere svuotata, mentre le gocce di sudore, ognora piú copiose, rigavano la fronte.

Pare, secondo quanto riportato dal diretto interessato, che allo scoccare della quarta ora l’inevitabile sia avvenuto, né si sa in che misura gli altri abbiano capito cosa succedeva (confronta Bobby Solo: ‘Non c’è piú niente da fare’…). Il candore di quella neve fu forse il solo ricettacolo del segreto.

Adesso Fabio Guadagnini lavora a tutt’altri livelli ed è da ritenere che le comodità siano piú raffinate (a quando il pappagallo aziendale?). Quello che si è voluto sottolineare è l’atteggiamento di stoica sopportazione di un professionista, andato ben al di là delle fisiologiche contingenze.

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