giornata e settimana della memoria 2019

Aggiornamento 27 gennaio, Giorno della Memoria: è nelle sale, a partire da oggi, ‘Chi scriverà la nostra storia?’, di Roberta Grossman, prodotto da Nancy Spielberg e tratto dall’omonimo libro dello storico Samuel Kassov sull’archivio segreto del ghetto di Varsavia. Il film è distribuito da Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema in tutto il mondo, in quindici lingue con trecento proiezioni in contemporanea e ricostruisce il lavoro clandestino compiuto da un gruppo di giornalisti, ricercatori e capi della comunità ebraica, chiamato in codice Oyneg Shabes, per testimoniare, con racconti scritti le atrocità naziste e le condizioni inumane in cui furono costretti a vivere nel Ghetto di Varsavia, 450 mila ebrei lì rinchiusi dal 1940 al 1943.

La presenza dell’odio oggi si dà per scontata e non si fa abbastanza per contrastarla”

Steven Spielberg

Il pensiero di Steven Spielberg, fondatore della ‘Shoah foundation’ e autore di quello ‘Schindler’s List’ che torna, fino al 27, nelle sale cinematografiche italiane in versione restaurata, sembra la migliore introduzione alle iniziative che, anche quest’anno, saranno rivolte al ricordo della Shoah e, piú in generale, al dolore che venne follemente impartito a ebrei, omosessuali, zingari in una delle pagine piú orrende della storia. Quanto a Spielberg, vogliamo anche ricordare che il regista ha finanche allargato gli spazi della Fondazione presso la University of Southern California e nuove tecnologie consentono ai visitatori di “conversare” con sedici sopravvissuti a genocidi sulla base di specifici schemi verbali e una lista programmata di duemila domande.
Come si ricorderà, la data scelta dall’ONU nel 2005 è il 27 gennaio, ricorrenza della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Già da qualche giorno, tuttavia, le reti televisive e le istituzioni culturali hanno cominciato ad esprimere la loro sensibilità.
È aperta al Museo Ebraico di Bologna, dal 26 gennaio al 10 marzo, la mostra ‘1938 La storia’, percorso espositivo che racconta, con fotografie, manifesti, documenti, giornali e filmati, molti inediti, la preparazione e l’ideazione per la “difesa della razza”, fino allo scellerato provvedimento del 17 novembre 1938. Nel programma sono previste anche presentazioni di libri e di film in Cineteca, oltre a ‘Camelia. Con gli occhi aperti, col cuore fermo’, mostra storico documentaria su Camelia Matatia, giovane ebrea bolognese perseguita durante la Shoah, dal 19 al 28 gennaio al centro studi Didattica delle Arti e curata dagli studenti del liceo artistico Arcangeli.
‘Arte in Memoria’ è tornata alla Sinagoga di Ostia Antica, dal 20 gennaio al 14 aprile; rassegna biennale d’arte contemporanea, giunta alla decima edizione, ‘Arte in Memoria’ è un affresco su quanto male l’odio razziale abbia fatto all’umanità e quanto ancora possa farne. Curata da Adachiara Zevi e organizzata dall’Associazione Culturale arteinmemoria, propone i lavori di quattro artisti invitati a partecipare una riflessione legata strettamente al presente e al significato del luogo che la ospita ormai dal 2002; intervistata dall’ANSA, la Zevi ha dichiarato: «È una vergogna ed è scandaloso che un’iniziativa come questa debba rivolgersi agli istituti di cultura stranieri e alle Ferrovie dello Stato per essere realizzata!».
Andrà in scena il 4 febbraio al Teatro Circus di Pescara lo spettacolo ‘L’Uomo – Numero’, di Federica Vicino; colto nella sua globalità, “L’Uomo-Numero è un libro, un progetto cinematografico e uno spettacolo teatrale già patrocinato dalla Comunità ebraica di Roma”.
Il 22 gennaio a Torino sono state installate quindici nuove pietre d’inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demning, in memoria delle vittime della deportazione; il 31 gennaio, al Conservatorio di Torino, ed il 1° febbraio, al Teatro Toselli di Cuneo, la cantante tedesca Ute Lemper eseguirà brani scritti nei ghetti e nei campi di sterminio. Si tratta di un appuntamento molto atteso, gratuito, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e dal Polo del ‘900 con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Crt, del Goethe-Institut e il patrocinio della Città di Torino e della Comunità Ebraica di Torino.
Già il 16 gennaio diciotto canti composti da donne internate nei lager tedeschi sono rivissuti nel concerto ‘Libero è il mio canto’, all’Auditorium di Roma, grazie al lavoro di ricerca del maestro Francesco Lotoro.
La musica, come si ricorderà, fu sodale buona e affidabile dei deportati, spesso salvifica: si vuol ricordare, peraltro, ‘Music saved my life’…
La Rai, Concessionaria di Stato per l’esercizio radio-televisivo, ha cominciato martedí 22 gennaio, giorno in cui sono andati in onda
‘Il figlio di Saul’ (Rai 5, 21.15), film ungherese del 2015 di László Nemes, nel quale è raccontata la vicenda di Saul Auslander, ebreo ungherese deportato ad Auschwitz – Birkenau, reclutato come sonderkommando, costretto ad assistere allo sterminio della sua gente.
‘The Eichmann Show – Il processo del secolo’, (Rai 2, 22.55), di Paul Andrew Williams, con Anthony LaPaglia e Martin Freeman, sulla messa in onda del processo al nazista Adolf Eichmann. Con introduzione di Enrico Mentana.
‘Giorgio Perlasca, un diplomatico impostore’ (00.40 – Rai 2), Ubaldo Pantani sulla vicenda di un uomo che riuscí a salvare migliaia di ungheresi di religione ebraica.
Mercoledí 23 gennaio 2019 sono stati proposti:
‘Figli del destino’, (Rai 1, 21.25), docufiction sulla storia di quattro bambini italiani ebrei (Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava) vittime delle leggi razziali nel 1938.
‘In Darkness’(Rai 2, 00.00), film di Agnieszka Holland che racconta il dramma di un gruppo di ebrei che tenta di scampare alla morte nascondendosi nelle fogne di una cittadina nella Polonia occupata dai nazisti.
Oggi, giovedí 24 gennaio 2019,
alle ore 10.55 ha avuto luogo la Cerimonia per la Celebrazione del Giorno della Memoria in diretta dal Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, diretta su Rai 1;
alle 21.15 Rai 3 proporrà ‘La verità negata’, film tratto dal  libro ‘Denial: Holocaust History on Trial’ di Deborah E. Lipstadt, con il racconto della battaglia legale intrapresa dall’autrice, interpretata dal premio Oscar Rachel Weisz, contro il negazionista dell’Olocausto David Irving (interpretato da Timothy Spall).
Alle 00.50, su Rai 2   andrà in onda ‘Anita B’, di Roberto Faenza, adattamento cinematografico del romanzo ‘Quanta stella c’è nel cielo’,   di Edith Bruck, la storia di un’adolescente di origini ungheresi sopravvissuta ad Auschwitz.
Venerdí 25 gennaio 2019
‘Quante storie’, con Corrado Augias, in onda alle 12.45 su Rai 3, sarà interamente dedicato alla Shoah.
Sabato 26 gennaio 2019
‘Per un pugno di libri’, in onda su Rai 3 alle ore 18, giocherà con ‘Lessico Famigliare’, di Natalia Ginzburg.
‘I colori dell’orrore’, anch’esso su Rai 3, ma alle 00.35, ci farà scoprire l’orrore dei campi di concentramento attraverso inedite immagini a colori.
‘Rosen Strasse’, di Margarethe von Trotta, sulla coraggiosa protesta di centinaia di donne ebree tedesche contro la deportazione dei loro mariti nel 1943, è quanto propone Rai 2 alle 2 di notte.
Domenica 27 gennaio, giorno effettivo della ricorrenza,
Rai Storia presenterà alle 15 il documentario ‘Inferno Mittelbau Dora’, sul campo di prigionia e di lavoro tedesco piú duro, alle 18 il documentario ‘Son morto che ero bambino’, il viaggio di Francesco Guccini ad Auchwitz; alle 21.15 ‘Ida’, di Pawel Pawlikowski, viaggio nella Polonia dell’occupazione nazista e delle persecuzioni; alle 23.15 ‘Processo alle leggi razziali’, un evento teatrale che racconta la legislazione fascista sulla razza, nel 1938.
Rai Movie manderà in onda alle 21.10 ‘Il labirinto del silenzio’, alle 23.15 ‘Corri ragazzo corri’, alle 01.20 ‘Mr. Klein’, alle 03.20 ‘Odio implacabile’, tutti film.
Rai 5 proporrà alle 21.15 ‘Libero è il mio canto’, concerto con le musiche composte da donne deportate nei lager tedeschi, nei gulag russi, nei campi giapponesi e africani durante la seconda guerra mondiale.
Rai 3 manderà in onda alle 21.20 una puntata speciale de ‘Le Ragazze’, dedicata alle storie di donne e della Shoah.
Cinque minuti dopo la mezzanotte, Rai 1 trasmetterà, per Speciale Tg1, ‘La Razzia’, film di Ruggero Gabbai sul rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre ’43: degli oltre 1250 ebrei arrestati e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau solo 16 superstiti torneranno.
Quanto alle reti del Biscione, Retequattro ricorderà le vittime dell’Olocausto alle 21.27 con il film ‘Naked among wolves – Il bambino nella valigia’ (2015, ‘Nackt unter Wölfen’), di Philipp Kadelbach, basato sull’omonimo romanzo di Bruno Apitz, storia di un giovane ebreo che fu nascosto ai nazisti, che inasprirono la loro crudeltà verso gli internati del lager, e trovò felice epilogo solo con l’arrivo degli Alleati; alle 23.10 con ‘Defiance – I giorni del coraggio’, di Edward Zwick con Tomas Arana, Liev Schreiber, Daniel Craig, storia di due agricoltori bielorussi che sopravvissero al massacro dei genitori, ripararono nei boschi e si aggregarono a numerosi altri fuggiaschi.
Focus, nel suo piccolo, trasmetterà alle ore 21.15 il film documentario ‘La vera storia di Anna Frank’ e, a seguire, in prima visione assoluta, il documentario ‘A German Life: la segretaria di Goebbels’, intervista rilasciata da Brunhilde Pomsel un anno prima di morire.
Premium Emotion, a partire dalle 19, proporrà il film di produzione ceco – slovacco – olandese ‘Colette – Un amore piú forte di tutto’, di Milan Cieslar, il già citato ‘Schindler’s List’ di Spielberg e, in conclusione, ‘Charlotte Gray’, di Gillian Armstrong, con Cate Blanchett.
La 7 ha predisposto una programmazione mirata per domenica 27, con hashtag #La7Ricorda; a partire dalle 14 Andrea Purgatori presenterà un pomeriggio interamente dedicato all’insegna di testimonianze, documenti, memoria, con il teatro di Marco Paolini, le testimonianze di Enrico Mentana e Giovanni Floris, le  interviste di Liliana Segre e delle sorelle Bucci, sopravvissute e testimoni dirette dei campi di concentramento nazisti. Nel corso del pomeriggio saranno trasmessi anche i film ‘La Tregua’, di Francesco Rosi’ e ‘L’Onda’, di Tennis Gansel.
Tv2000 proporrà alle 21.20 il classico ‘Il diario di Anna Frank’, di Gorge Stevens (1959), con Millie Perkins.
Nove manderà in onda in prima serata ‘Il bambino con il pigiama a righe’, produzione statunitense del 2008, di Mark Herman, con Richard Johnson, David Thewlis, David Hayman; è l’amicizia vera tra un bambino figlio d’ufficiale nazista, ed un bambino ebreo confinato in un campo di concentramento.
Quanto a Sky,
su Sky Cinema si parte lunedí 21 gennaio, con un’intera Settimana della Memoria: dal 21 al 27 gennaio Sky Cinema Hits(canale 304 di Sky) dedica la programmazione serale a alcuni film che hanno scelto di raccontare la persecuzione e il genocidio degli ebrei e gli orrori perpetrati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
Si comincia lunedí 21 gennaio con la prima visione del film LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA, alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits: la storia eroica di una donna, interpretata da Jessica Chastain, in una pagina di storia poco nota. Quando Jan Zabisnki diventa direttore dello zoo di Varsavia, lui e la moglie popolano il giardino delle specie più belle e esotiche. Con l’invasione nazista però lo zoo viene in parte distrutto e molti animali vengono uccisi. I coniugi riescono quindi a fare un accordo con il capo zoologo del Reich (Daniel Brühl) che gli consente di restare ad accudire a quello che rimane dello zoo, ma non solo, la coppia riempirà la loro cantina e le gabbie rimaste vuote con tutte le persone che riusciranno a far uscire in segreto dal ghetto di Varsavia.
Lo stesso giorno, alle 20.50 su Sky Cinema Hits, TUTTO DAVANTI A QUESTI OCCHI, la produzione originale Sky di Walter Veltroni, con la testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto agli orrori di Auschwitz Birkenau. In seconda serata, alle 23.55, è previsto anche CONSPIRACY – SOLUZIONE FINALE, film con Kenneth Branagh, Stanley Tucci e Colin Firth che ricostruisce il raduno nazista a Wannsee per pianificare nel dettaglio lo sterminio degli ebrei.
Martedí 22 la serata inizia con il film tratto dal bestseller di John Boyne, IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE in cui il figlio di un gerarca nazista entra in contatto con Shmuel, un coetaneo ebreo prigioniero in un campo di concentramento. Segue poi la pellicola tratta dal bestseller di Uri Orlev CORRI RAGAZZO CORRI, la fuga verso la libertà di un bambino ebreo durante l’Olocausto.
Mercoledí 23 è la volta di un’altra prima visione, BYE BYE GERMANY (alle 21.15 su Sky Cinema Hits), film diretto da Sam Garbarski (Irina Palm – Il talento di una donna inglese) e ispirato al romanzo semi-autobiografico di Michel Bergmann in cui, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’ufficiale americano Sara Simon è sulle tracce di David e dei suoi sei amici, sopravvissuti all’Olocausto e in cerca di una nuova vita verso l’America. In seconda serata si passa a LA TREGUA in cui Francesco Rosi dirige John Turturro nell’adattamento del romanzo di Primo Levi.
Giovedí 24 si alza il sipario sul capolavoro di Vittorio De Sica IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI, premiato con l’Oscar® per il miglior film straniero e l’Orso d’Oro a Berlino per la storia di una nobile famiglia di Ferrara che subisce la tragedia della persecuzione contro gli ebrei. Si prosegue in seconda serata con il documentario di Giorgio Treves con Roberto Herlitzka 1938 – DIVERSI (prodotto in collaborazione con Sky Arte), storia di quello che accadde in Italia in seguito all’attuazione delle leggi razziali. Venerdí 25 tornano in onda CORRI RAGAZZO CORRI e BYE BYE GERMANY, mentre sabato 26 LA TREGUA e LA SIGNORA DELLO ZOO DI VARSAVIA.
Domenica 27, giorno della commemorazione, sin dal mattino una maratona con i film sul tema su Sky Cinema Hits e, in prima serata alle 21.15, la prima visione di UN SACCHETTO DI BIGLIE: dal romanzo di Joseph Joffo, il sorprendente viaggio di due giovani fratelli di origini ebrea, attraverso la Francia occupata dai nazisti degli anni ’40. Joseph e Maurice vivono serenamente la loro infanzia fino a quando il padre (Patrick Bruel) dice loro che devono intraprendere un lungo viaggio attraverso la Francia per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti. Saranno costretti a non dover mai ammettere di essere ebrei e dovranno affrontare innumerevoli difficoltà per sopravvivere.
Chiude la programmazione, in seconda serata, il film con Haley Joel Osment e Willem Dafoe L’ULTIMO TRENO, che racconta la storia di un bambino ebreo polacco che si rifugia in una fattoria e finge di essere cattolico per sfuggire alla cattura dei nazisti.
Serata di film anche su Premium Cinema Emotion (canale 316 di Sky e canale 332 sul digitale terrestre): alle 18.50 si inizia con COLETTE – UN AMORE PIÙ FORTE DI TUTTO: basato sul romanzo di Arnost Lustig, scrittore ceco di origini ebraiche più volte internato nei campi di concentramento durante gli anni del Nazismo, racconta la storia d’amore tra Colette (Clémence Thioly) e Vili (Jiří Mádl) durante i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale. Catturati dalle SS e spediti in due comparti separati nel campo di concentramento di Auschwitz, rischieranno la loro vita pur di rimanere insieme. In prima serata, alle 21.00 andrà in onda il classico SCHINDLER’S LIST – LA LISTA DI SCHINDLER, film diretto da Steven Spielberg nel 1993 e vincitore di due premi Oscar® per il miglior film e la miglior regia.
L’industriale tedesco Oskar Schindler (Lian Neeson), è in affari con i nazisti tedeschi e, durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizza la manodopera ebrea nelle sue fabbriche per arricchirsi. Pian piano però diventa il loro salvatore: prima costruisce un campo per i suoi operai, dove le milizie non possono entrare senza la sua autorizzazione. Poi, quando ormai lo sterminio si è scatenato, dà fondo a tutte le sue risorse finanziarie, per costruire una fabbrica di pentole. Con l’aiuto dell’inseparabile Itzhak Stern (Ben Kingsley), il contabile ebreo, compila una lista di 1.100 persone ebree perché vengano a lui affidate come operai. Salvando cosí loro la vita.
Programmazione speciale anche su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) che domenica 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, dedica l’intera serata alla ricorrenza. Si inizia alle 20.10 con un nuovo passaggio di 1938 – DIVERSI, seguito in prima serata alle 21.15 dalla prima tv del documentario AUSCHWITZ – IL PROCESSO: il racconto del primo processo tedesco contro 22 ex ufficiali delle SS accusati per i crimini di guerra commessi ad Auschwitz. A cavallo tra gli anni ’50 e gli anni 60, per la prima volta nella storia vengono alla luce i crimini orribili commessi nei campi di sterminio grazie alla determinazione del procuratore Fritz Bauer e dei suoi giovani collaboratori. È uno shock per il popolo tedesco che non riesce ancora ad ammettere le sue responsabilità.
Un iter giudiziario lungo, complesso, tormentato, che porterà a un verdetto certamente troppo clemente, ma che aprirà la strada a una nuova era di conoscenza. A seguire, alle 22.15 il doc AUSCHWITZ – IL MUSEO DELLA MEMORIA, sulla nascita del Museo di Auschwitz e la responsabilità della memoria, a partire dalla testimonianza di alcuni sopravvissuti.
Alle 23.15 andrà in onda HITLER CONTRO PICASSO E GLI ALTRI, il film documentario prodotto in collaborazione con Sky Arte, che di recente ha vinto l’Italian Movie Award come Best Doc 2018. Racconta la messa al bando, da parte del regime nazista nel 1937, della cosiddetta arte degenerata. Chagall, Monet, Picasso: artisti disprezzati ma anche trafugati, come mostra il documentario con la voce di Toni Servillo.
Chiudono la serata, dalle 00.45, i cinque episodi della serie EBREI – STORIA DI UN POPOLO: da New York a Odessa, da Berlino a Gerusalemme, Simon Schama – saggista e storico dell’arte nonché noto volto di BBC – fa luce sulla storia antica e moderna del popolo ebraico.
Partecipa alla Giornata della Memoria anche History (in esclusiva su Sky al canale 407) che domenica 27 gennaio propone due documentari che, da angolature differenti, raccontano le pagine più nere della Seconda Guerra Mondiale. Alle 21.00 va in onda 1938: QUANDO SCOPRIMMO DI NON ESSERE PIÙ ITALIANI, un film che descrive le vicende di italiani, ebrei e non ebrei, durante il periodo che va dalla pubblicazione delle leggi razziali (1938) alla deportazione dall’Italia (1943-1945). A parlare non sono solo i perseguitati, ma anche i persecutori e poi gli altri testimoni appartenenti a quella stragrande maggioranza di italiani che non aderirono all’applicazione delle leggi razziali, ma neanche si opposero.
Alle 21.50 sarà la volta di SACHSENHAUSEN – LE DUE FACCE DI UN CAMPO: il lager di Sachsenhausen, alle porte della città di Berlino, venne concepito, pianificato e costruito dagli architetti delle SS come campo modello, in base ad un concetto ideale di ciò che doveva essere un campo di concentramento. Tra il 1936 e il 1945 vi furono imprigionate più di 200 mila persone, di 22 paesi diversi. Le vittime si contano a decine di migliaia. Tra di esse il figlio maggiore di Stalin, rinchiuso nel lager per volere di Hitler. Nell’agosto del 1945, a pochi mesi dalla fine della seconda guerra mondiale, Sachsenhausen torna in funzione come campo speciale sovietico. Il campo speciale di Sachsenhausen viene definitivamente chiuso nel marzo del 1950. Per molto tempo il mondo conoscerà solo un volto di questo campo: quello di lager nazista.
L’altro volto, quello di campo speciale sovietico, rimarrà un segreto ben custodito, per quasi mezzo secolo.
Su Sky Sport la serata di sabato 26 gennaio è dedicata alla ricorrenza: alle 20.30 su Sky Sport Uno (canale 201 di Sky e canale 372/382 del digitale terrestre) andrà in onda 1938 – LO SPORT ITALIANO CONTRO GLI EBREI, a cura del vicedirettore di Sky Sport, Matteo Marani. Il racconto parte dal 18 settembre di quell’anno, quando – in occasione della prima giornata di Serie A – quella che avrebbe dovuto essere una normale domenica di pallone passerà tragicamente alla storia per il discorso sulla razza pronunciato da Benito Mussolini a Trieste. A seguire, alle 21.15, sempre su Sky Sport Uno, FEDERICO BUFFA RACCONTA ARPAD WEISZ. Si tratta del racconto della storia del grande allenatore di Inter e Bologna deportato e ucciso ad Auschwitz nel gennaio del 1944. Una rilettura originale dello storyteller di Sky Sport, che trae origine dal libro “Arpad Weisz, dallo Scudetto ad Auschwitz”, scritto da Matteo Marani.
Anche Sky TG24 (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del digitale terrestre) celebrerà la giornata con una programmazione dedicata domenica 27 gennaio, non solo attraverso il racconto puntuale delle commemorazioni e del Viaggio della Memoria, che ogni anno porta a Auschwitz-Birkenau giovani studenti italiani, ma anche attraverso approfondimenti e speciali. Alle 19.30, durante un’edizione speciale del tg, la testata proporrà le testimonianze di alcuni ragazzi, parenti di sopravvissuti dell’Olocausto ormai scomparsi, che ripercorreranno la storia e i ricordi dei propri familiari perseguitati, in una sorta di passaggio di testimone tra anziani e giovani, per portare avanti il racconto di ciò che è stato. Alle 23 lo speciale Memoria Infinita, condotto da Renato Coen, si interrogherà, con esperti e ospiti in studio, su come sia possibile preservare il ricordo della Shoah, ora che le voci dei protagonisti diretti sono sempre più rare, per costruire una memoria condivisa tra generazioni.
Infine, una collezione dedicata alla programmazione speciale per Il Giorno della Memoria è disponibile anche in modalità non lineare su Sky Go e Sky On Demand e anche in streaming su NOW TV.”

Ecco, infine, dal sito ufficiale, il programma UCEI: NON SOTTOVALUTARE CULTURA DELL’ODIO

Le donne sono al centro delle celebrazioni della Giornata della Memoria, il 27 gennaio. Ma l’appuntamento si carica quest’anno di un significato ancora più cogente visti i recenti fenomeni di razzismo. Il programma è stato illustrato nel dettaglio da Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, in conferenza stampa a palazzo Chigi assieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti: “Le istituzioni comprendano i segnali e non sottovalutino gli episodi d’odio e razzismo, abbiamo in diverse occasioni sottolineato l’esigenza di fare una riflessione di quanto la normativa che oggi esiste in Italia per affrontare fenomeni di razzismo ed antisemitismo sia efficace. Chiediamoci cosa accade tra normativa scritta e quello che riesce a fare la magistratura”, ha premesso Di Segni che, poi, si è soffermata sui singoli appuntamenti. “Quest’anno il tema scelto che lega i vari eventi e che  porteremo avanti tutto l’anno e non solo il 27 è la Shoah  narrata dalle donne, sia come vittime ma anche, purtroppo, come carnefici. Il primo evento sarà il concerto del 16 all’Auditorium, con brani scritti dalle donne nei vari campi di concentramento e non solo in campi di concentramento nazisti ma  anche in altri campi come quelli presenti in Giappone, non per equiparare due tragedie, ma per mettere al centro le sofferenze della donna. Questo è un anno di diversi centenari importanti, tra cui quello di Primo Levi e di Tullia Zevi”.     

L’obiettivo di questa giornata, ha sottolineato Di segni, “è affermare un tema identitario che non è solo identità e accadimenti che riguardano il popolo ebraico, ma anche un tema identitario italiano, europeo che deve far parte di un cittadino, di una persona che sceglie di vivere nel nostro territorio per rendere i ragazzi consapevoli delle proprie origini. C’e’ una responsabilità del regime fascista, la narrativa della Shoah non può essere appiattita alle responsabilità naziste, comincia molto prima e finisce molto dopo i campi di sterminio”.

Dopo la corsa che si è tenuta a Roma nella prima edizione e a Bologna, “quest’anno la corsa si farà a Torino e speriamo di vedere il sottosegretario Giorgetti correre con la maglietta”, ha auspicato la presidente Ucei. “Il 25 gennaio si terrà al Miur una giornata dedicata all’approccio della didattica della Shoah, come va insegnata e questa è la sfida. La domanda è come farlo a ottanta anni dalle leggi razziali e di come farlo contro la guerra. Il 27 ci sarà, come fondazione Museo della Shoah di Roma, l’inaugurazione di una mostra dedicata al tema della diplomazia e di come questo mondo si è attivato nel momento delle leggi e delle occupazioni. Ci saranno il 28 altre due mostre importanti, una a Benevento promosso dalla prefettura “la persecuzione degli ebrei in Italia” al museo del Sannio, e la seconda sempre il 28 a Palermo ‘I giovani ricordano la Shoah’. Quest’anno pubblichiamo anche il catalogo degli ultimi anni di mostra e credo sia importante sottolineare come gli eventi siano diffusi in tutto il territorio. Per quanto riguarda l’aspetto internazionale, l’Unione delle comunità ebraiche ha aderito a due campagne: “We remember” con l’obiettivo di fare in modo che qualunque cittadino ricordi in modo che il 27 sia l’hashtag più cliccato. Nel mondo digitale è un modo di poter muoversi. L’altro è il film del Ghetto di Varsavia in un modo particolare. Noi conosciamo il racconto dei sopravvissuti che raccontano dopo la Shoah mentre la storia del ghetto qui è narrata da chi sapeva di non sopravvivere. Questo film verrà presentato a Roma il 27 sera a palazzo Braschi e poi in diverse sale. Ringrazio tutte le persone e le organizzazioni che hanno voluto dare il proprio sostegno e supporto al comitato per le celebrazioni della memoria, importante e unico nel panorama europeo. La voce ebraica è la voce che ha sofferto, l’invito e lo stimolo è che sia la società civile e tutti gli enti e le realtà a muoversi e mobilitarsi e a trovare una cultura della memoria che sia un vissuto identitario”.      

Il segretario generale di palazzo Chigi, Roberto Chieppa,  ha sottolineato che “la presidenza del Consiglio dei ministri è orgogliosa di patrocinare queste iniziative. La legge approvata in Italia precede di cinque anni la decisione dell’Onu di istituire la giornata internazionale. Una tragedia di dimensioni cosí epocale è importante sia ricordata con tante iniziative e quelle che coinvolgono i giovani sono quelle che hanno un significato particolarmente importante. E  importante conservare i luoghi in cui questo è avvenuto. Non dobbiamo dimenticare che la data del 27 gennaio quando furono abbattuti i cancelli di Auschwitz avvenne mentre i nazisti cercavano di cancellare quelle tracce”, ha concluso Chieppa. 

 

 

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