il nome (crossmediale) della rosa

Umberto Eco ci ha lasciati da quasi due anni ma la forza di un classico è immortale ed ‘Il nome della rosa’, il suo romanzo forse piú celebre, è in queste ore alla ribalta per almeno due rievocazioni, a teatro e in televisione.
Il romanzo scritto da Eco nel lontano 1980, infatti, già diventato film nel 1986, è stato trasformato anche in spettacolo teatrale, grazie ad un’iniziativa del teatro Stabile di Genova con lo Stabile di Torino e lo Stabile del Veneto, che l’hanno proposto nella versione teatrale di Stefano Massini con la regia e l’adattamento di Leo Muscato. Il ruolo di Guglielmo da Baskerville, è di Luca Lazzareschi; Adso è interpretato da Giovanni Anzaldo da giovane, da Luigi Diberti da anziano; Eugenio Allegri è Ubertino e gli altri personaggi vivono sulle scene grazie alle interpretazioni di Giulio Baraldi, Marco Gobetti, Bobb Marchese, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Alfonso Postiglione, Arianna Primavera, Franco Ravera e Marco Zannoni. Le musiche sono di Daniele D’Angelo, la scenografia di Margherita Palli. Sono previste repliche fino al 29 ottobre.

Quanto alla televisione,come anche noi anticipavamo, si sa oggi ufficialmente, grazie al Mipcom in corso a Cannes, che John Turturro vestirà il saio del già citato Guglielmo mentre Rupert Everett sarà il suo antagonista, Bernardo Gui; il giovane Adso sarà interpretato da Damien Hardung. Le riprese dovrebbero cominciare a gennaio; la serie, in inglese, sarà di sei puntate con un budget previsto di ventitré milioni di euro, prodotta da Matteo Levi con ‘11Marzo’ e da Carlo Degli Esposti con Palomar, in collaborazione con Rai Fiction.

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