il Vaticano interessato all’Africa. E molto piú.

Qualche giorno fa monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della comunicazione della Santa Sede, ha dichiarato che il Vaticano sta “concludendo un accordo con Facebook grazie al quale in 44 Paesi dell’Africa si potrà ricevere in maniera semplice il messaggio del Papa. Hanno tutti il cellulare in Africa, anche con una bassa capacità di banda, metteremo il messaggio del Papa su questa applicazione”.

Nel nuovo portale vaticano, ha aggiunto Viganò, “troveremo live il Papa: il live potrà essere solo in audio e in video, avremo podcast, foto. Quando il Pontefice atterrerà in un aeroporto, si avranno tutte le notizie sul nome dell’aeroporto, dei luoghi dove andrà, oltre ai discorsi. (…) Non bisogna buttare i soldi, ma trasformare i costi in investimenti”. Parlando di Radio vaticana, ha aggiunto:
sono tanti portali e quindi non aggregano i navigatori, perciò bisogna ripensare secondo una nuova logica. (…) Le onde corte a oggi, da studi fatti, non hanno per noi nessuna rilevanza in termini di trasmissione del messaggio. (…) quello che oggi viene trasmesso in onde corte diventerà un podcast che le Chiese locali potranno scaricare”. “Il processo di riforma dei media vaticani non è una novità ma piuttosto l’obiettivo è cercare di colmare un gap di almeno venticinque anni”.

Cosí ha parlato monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della comunicazione della Santa Sede, al Comitato dei presidenti e delegati del Copercom.

Fonte: Prima on line, attraverso Agensir

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