‘Il villaggio di cartone‘, il bel film di Ermanno Olmi uscito nel 2011, è diventato libro, per i tipi di 24 ore Cultura. Il Maestro ha presentato l’opera a Milano, assieme al critico Roberto Escobar e al teologo Vito Mancuso. Il regista ottantunenne si è lasciato scappare, inoltre, che il film piú bello è quello della vita, una storia che racconterà prossimamente.
La vicenda si svolge in una chiesa che, dopo la rimozione del crocifisso e l’annuncio dell’imminente chiusura, viene scelta da alcuni migranti disperati come rifugio, con un parroco che passa da una prima fase di sgomento a una seconda fase piú matura, in cui capisce che la sua missione non è conclusa e che ” la casa di Dio è tale perché aperta a chi soffre”.
Costituito dai poetici dialoghi scritti da Olmi, dai suoi bozzetti e dalle splendide foto di scena di Kash Gabriele Torsello, il libro è arricchito dai testi di Laura Boldrini, Portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, di Claudio Magris e dello stesso Olmi.