lettera Anica a Mario Draghi e richieste dell’Agis

aggiornamento non contestuale al post: si è tenuta oggi, 11 febbraio 2021, l’udienza finale del processo Mediaset – Vivendi. Il Collegio si riserva di decidere entro due mesi. Per un esaustivo riepilogo della saga, si può cliccare qui.
A poche ore dalla comunicazione della lista di film che potrebbero figurare nelle candidature ai premi Oscar, i distributori cinematografici iscritti all’Anica scrivono una lettera al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi:

10 febbraio 2021

distributori cinematografici italiani associati ANICA sono al fianco di ANECFICE e ACEC nel richiedere al governo Draghi la riapertura delle sale cinematografiche italiane in tempi e modi condivisi che possano consentire non solo la riaccensione delle insegne ma anche e soprattutto la ripartenza del mercato cinematografico.
La chiusura imposta ai cinema italiani nel mese di marzo ha causato ingenti danni alle società di distribuzione a cui si sono sommate le gravi perdite generate dai bassi incassi dei film distribuiti dalla riapertura di giugno fino alla nuova chiusura di fine ottobre, in un mercato che perdeva anno su anno circa l’85%.
Il presidente Luigi Lonigro, a nome di tutti gli associati, ringrazia il ministro Franceschini per il fondo di sostegno a favore delle società di distribuzione che consentirà la sopravvivenza di molte aziende e la salvaguardia di tanti posti di lavoro.
I distributori cinematografici italiani, come gli esercenti, generano i loro proventi dagli incassi del “box office theatrical” e sperano vivamente che i cinema possano riprendere al più presto la loro attività ma ribadiscono che, per poter pianificare l’uscita di nuovi titoli dalle forti capacità commerciali, sono necessarie alcune certezze e condizioni industriali sostenibili.
Sarà indispensabile che la riapertura dei cinema avvenga in una data certa, concordata e comunicata con adeguato anticipo, e sull’intero territorio nazionale e non a macchia di leopardo. Nel caso di limitazioni di orario, l’eventuale coprifuoco non dovrebbe arrivare prima della mezzanotte. Infine sarà determinante che i protocolli sanitari, sempre nella salvaguardia primaria della salute pubblica, siano coordinati e non peggiorativi rispetto a quelli, già di per sé stringenti, vigenti prima della chiusura di fine ottobre.

Il presidente dell’Agis, Carlo Fontana, ascoltato oggi pomeriggio nell’ambito delle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, ha parlato di un “vero e proprio disastro culturale“. Fontana ha “insistito sulle emergenze del settore, fondamentalmente sulla riapertura dei luoghi di spettacolo. Ma non una riapertura immediata ma programmata, sostenuta, con incentivazioni e promozione. Il riavvio sarà difficile, per questo ci aspettiamo un sostegno adeguato sul quale ha mostrato disponibilità“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

DarkLight