festival a confronto (100)

  • Aggiornamento 3 giugno: prende il via oggi, per concludersi il 7, Ora! Fest, rassegna internazionale di cinema con focus su ambiente, arte e giustizia sociale. Organizzato in quel di Monopoli (BA), Ora! Fest prevede numerosi ospiti di rilievo: il premio Oscar Marisa Tomei, Raoul Bova, Maria Sole Tognazzi, Sabina Guzzanti, Rita Marcotulli, Paolo Rotondo, lo scrittore André Aciman (‘Chiamami col tuo nome’), Terry Gilliam, Matthew Modine, Matt Dillon, i produttori Enzo Sisti e Lawrence Bender, responsabile, quest’ultimo, dei film piú noti di Quentin Tarantino, da ‘Pulp Fiction’ a ‘Kill Bill’. Il comitato d’onore comprende artisti di fama internazionale presieduto dall’attore e regista di origini pugliesi John Turturro; Matthew Modine mostrerà anche il suo impegno per l’ambiente con Ripple Effect, di cui verrà mostrata un’anteprima di 8 minuti, la sua nuova serie in cinque episodi incentrata sulla sostenibilità ambientale. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
  • È stato presentato al festival di Cannes il progetto per la realizzazione del documentario ‘Cutro, Calabria, Italia‘, diretto da Mimmo Calopresti. Come intuibile, il detto Calopresti prenderebbe le mosse dalla tragedia che, lo scorso febbraio, ha visto la morte in mare di novantatré persone e la dispersione di un’ulteriore decina; il documentario sarebbe interamente improntato al tema dell’accoglienza. Le riprese del film-documentario, sostenuto dalla Fondazione Calabria Film Commission nell’ambito del progetto ‘Calabria Straordinaria’, partiranno in Calabria all’inizio del prossimo mese di giugno. A Cutro, peraltro, dove Pasolini girò ‘il Vangelo secondo Matteo’. All’incontro di Cannes, moderato da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, hanno partecipato lo stesso Calopresti ed il Commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.
  • Prenderà il via domani, 25 maggio, nei Cantieri Culturali alla Zisa (Palermo), per concludersi il 31, la XIII edizione del Sicilia Queer Filmfest. Si compone di diverse sezioni: letterature queer (contaminazioni tra generi diversi, commistione tra indie e mainstream), arti visive, musica, per poi tornare sul nucleo essenziale che è l’audiovisivo, sempre con l’intenzione di mostrare realtà al limite, nascoste e che il grande pubblico, alle volte, vuole evitare di vedere. Sebbene nata con accezione spregiativa, infatti, la parola queer indica anche l’affermazione di una visione trasversale, alternativa, libera e non necessariamente allineata al pensiero dominante.
  • Vivrà a partire da domani, 25 maggio, per spegnersi domenica 28, anche l’edizione 2023 dell’Irish Film Festa, kermesse dedicata al cinema e alla cultura irlandese. Susanna Pellis, direttrice della rassegna, ha dichiarato: «Il 2023 si è rivelato l’anno della consacrazione internazionale del cinema irlandese e in lingua irlandese, con l’epocale candidatura agli Oscar di ‘The Quiet Girl’. Il cortometraggio ‘An Irish Goodbye’, già vincitore di Irish Film Festa nel 2022, è stato recentemente premiato anche con il BAFTA e con l’Oscar. E il 2023 è anche l’anno in cui gli attori irlandesi hanno fatto incetta di nomination senza piú essere definiti britannici. In molti si stanno finalmente accorgendo di questa piccola cinematografia e dei suoi tanti, grandi talenti: noi di Irish Film Festa ci avviamo alla quattordicesima edizione soddisfatti, ma per niente sorpresi». Nell’ambito del focus sul cinema in lingua irlandese il festival renderà omaggio a ‘The Quiet Girl’ (titolo originale ‘An Cailín Ciúin’), primo film in lingua irlandese a ricevere una candidatura all’Oscar; saranno presenti in sala il regista Colm Bairéad e la produttrice Cleona Ní Chrualaoí. In irlandese è recitato anche ‘Tarrac’ di Declan Recks, storia di riconciliazione familiare e rivalsa sportiva ambientata nel mondo del canottaggio su Naomhóg, un’imbarcazione tipica della regione del Kerry. Attesi al festival il regista Recks e lo sceneggiatore Eugene O’Brien, gli attori Lorcan Cranitch (‘The Dig’, ‘Róise and Frank’) e Cillian O’Gairbhi (‘Foscadh’). Nel cast anche Kelly Gough (‘The Fall’) e Kate Nic Chonaonaigh (‘The Quiet Girl’). Tra i lungometraggi spicca ‘Aisha’, il lavoro piú recente di Frank Berry, vincitore di due premi IFTA (Irish Film & Television Academy) per la miglior regia e la miglior sceneggiatura che racconta le difficoltà di una giovane donna nigeriana che, arrivata a Dublino come richiedente asilo, si scontra con la burocrazia del sistema di gestione dell’immigrazione. In anteprima italiana sarà poi presentato – in collaborazione con DNC Entertainment Factory e RaiPlay – il film drammatico ‘The Sparrow’, esordio alla regia di Michael Kinirons, già sceneggiatore di ‘Strangerland’, miglior opera prima al Galway Film Fleadh 2022. a vent’anni dall’uscita in sala, nell’ambito della consueta, annuale, rievocazione di un classico, Irish Film Festa celebrerà ‘Veronica Guerin’, di Joel Schumacher, con Cate Blanchett, prodotto da quel mito di James Flynn, scomparso lo scorso febbraio (‘Le ceneri di Angela’, ‘Il conte di Montecristo’, ‘Ondine’, fino a ‘Gli spiriti dell’isola’, oltre alle serie televisive ‘The Tudors’ e ‘Vikings’). ‘Veronica Guerin’ è la storia vera della giornalista dublinese assassinata nel 1996 a seguito delle sue inchieste sul narcotraffico; nel cast, oltre alla Blanchett, troviamo Gerard McSorley, Ciarán Hinds, Brenda Fricker e un giovane Colin Farrell. Tra i documentari in programma, ci sarà ‘The Ghost of Richard Harris’, passato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dedicato alla vita e alla carriera del grande interprete originario di Limerick, scomparso nel 2002; come si ricorderà, Harris, ha interpretato film come ‘Deserto Rosso’ di Michelangelo Antonioni (Leone d’Oro al Festival di Venezia, miglior attore a Cannes), ‘La Bibbia’, ‘Uomo bianco, va’ col tuo Dio!’, ‘Cassandra Crossing’, ‘I cannoni di Navarone’, ‘Gli ammutinati del Bounty’, ‘Giochi di potere’, ‘Gli spietati’, ‘Il gladiatore’, i primi due film della saga di ‘Harry Potter’ ed è stato nominato due volte all’Oscar con ‘Io sono un campione’ di Lindsay Anderson e con ‘Il campo’ di Jim Sheridan. L’industria cinematografica irlandese attrae sempre piú spesso professionisti di diversa provenienza geografica: è il caso di ‘My Sailor, My Love’, co-produzione tra Irlanda e Finlandia diretta da Klaus Härö e girata sulle coste di Achill Island, già location di ‘The Banshees of Inisherin’ (‘Gli spiriti dell’isola’) di Martin McDonagh. In ‘My Sailor, My Love’, James Cosmo (‘Il Trono di Spade’, ‘Troy’) e Bríd Brennan (‘Shadow Dancer’, ‘Brooklyn’) sono i protagonisti di un’inaspettata storia d’amore tra due anziani vedovi: lui è un ex capitano di mare e lei la sua governante. Fuori concorso, il festival ripropone il cortometraggio d’animazione ‘An Béal Bocht’ (‘The Poor Mouth’), quale omaggio al regista Tom Collins, scomparso lo scorso anno, figura chiave del cinema irlandese, attivo fin dagli anni Ottanta sia come produttore che come autore, originario di Derry. Irish Film Festa è nato nel 2007; creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’associazione culturale Archimedia ed è realizzato in collaborazione con Irish Film Institute; con il sostegno di Culture Ireland, Screen Ireland; con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia e con il contributo di Intesa Sanpaolo. Media Partner: FilmTv, Taxidrivers, Wanted In Rome.Tutti i film sono sottotitolati in italiano, i due film in lingua irlandese sono sottotitolati anche in inglese. Sito Ufficiale:  www.irishfilmfesta.org
  • Si terrà dal 2 al 12 agosto la LXXVI edizione del Locarno Film Festival, con tanto di Lambert Wilson a presiedere la giuria. In palio, il mitico Pardo d’Oro…
  • Si è conclusa, infine, venerdí 19, la IV edizione dell’Italia Green Film Festival. Patrocinato, tra gli altri, da Unesco, Parlamento europeo, Wwf, Marevivo, Ministero della Transizione ecologica (oggi Ambiente), l’Italia Green Film Festival è animato da aneliti di rra nobiltà, quali il rispetto per l’ambiente, la sensibilità verso il problema della plastica nei mari e negli alimenti, lo spreco alimentare, le eco-mafie. Tra i circa 300 lungometraggi che hanno partecipato al festival, ne sono stati selezionati dodici, dei quali alcuni sono stati premiati con la Golden Leaf per l’impegno manifestato a favore dell’ ambiente; tra questi, ‘Posidonies’, sull’importanza della pianta acquatica posidonia, seconda fonte di ossigeno per il pianeta, dei registi ciprioti Antis Iakovou e Evie Demetriou; il documentario ‘L’ultimo calore d’acciaio’ di Francesco De Filippo e Diego Cenetiempo sulla chiusura dello storico impianto siderurgico Ferriera di Trieste e sua riconversione; ‘Milva’, di Nico Capogna, documentario sull’impatto dell’impianto dell’Ilva di Taranto sulla bellezza della Puglia; ‘Bin boy’, film del regista indiano Bauddhayan Mukherji, sulla protesta di un bambino contro l’accumulo dei rifiuti urbani; ‘La Lixeira, la dignità degli invisibili’ di Guido Galante e Antonio Notarangelo, sui giovani di Maputo (Mozambico) che vivono nella discarica cittadina.

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