mii… a schifio finisce!

Una volta mi hanno raccontato il seguente aneddoto, siete liberi di non crederci. In ogni caso leggete anche questo post con forte accento siciliano e accompagnamento di scacciapensieri.
Sicilia, Palermo, primi anni ’80. Un venditore di spazi pubblicitari per un’importantissima emittente privata nazionale aveva chiuso un contratto con un produttore locale di divani che, secondo la vox populi, aveva legami con la mala.
Chiamati a raccolta i dipendenti e installati tre televisori in una grande sala, si era così espresso:
“Cari colleghi e dipendenti, oggi per la noscia azienda sarà una gionnata storica! La noscia pubblicità andrà in onda niente di meno che su ***! È un’occasione unica e ho piacere a condividella con voi tutti!
Mizzica!”, pare abbiano risposto gli astanti.
Arrivò il momento tanto agognato. Previste le 14.27? Ebbene, arrivarono le 14.27. A dire il vero anche le 14.28. Poi anche le 14.29. La cassetta con lo spot si era persa, la pubblicità non era andata in onda….
Il manager che me l’ha raccontato e i suoi collaboratori chiusero fax e telefoni, blindarono il portone della filiale di Palermo e si nascosero nelle campagne che circondano l’antica e nobile capitale della Sicilia.

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