a volte se ne vanno (3)

Antonello Falqui, scomparso oggi, ha firmato alcuni degli spettacoli storici della Rai, tra i quali ‘Canzonissima’, ‘il Musichiere’, ‘Milleluci’, ‘Studio Uno’, lavorando con i grandi della televisione, da Raffaella Carrà a Corrado, da Mina ad Enzo Tortora, da Walter Chiari a Paolo Panelli, da Bice Valori a Franca Valeri, alle sorelle Kessler. Una commissione da lui presieduta con Lino Procacci, è vero, classificò tale Giuseppe Baudo da Militello, poi diventato Pippo Baudo, come artista “adatto a trasmissioni minori”* ma fu forse l’unica ombra in mezzo a innumerevoli luci. Qui di seguito il messaggio, elegante e ironico, apparso sui suoi profili social:

“Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio……potete venire a salutarmi LUNEDÌ 18 NOVEMBRE alle ore 11 alla CHIESA S.EUGENIO a V.le Belle Arti Roma.
Mi raccomando, niente fiori….al loro posto,se volete, potete aiutare l’associazione QuintoMondo Animalisti Volontari Onlus.
P.S. Perdonate Jimmy, Matteo e Luca se non vi hanno avvisato prima…”

*chiedendogli, peraltro, come mai parlasse l’italiano e non il dialetto siciliano. Baudo rispose ricordando che il loro pregiudizio aveva un antesignano eccellente in Camillo Benso, conte di Cavour, convinto che in Sicilia si parlasse l’arabo.

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