cara Carolina

Qualcuno ha scritto che la recente consegna dei Nastri d’Argento a Taormina (vedi la fine del post per l’elenco completo) ha premiato il ricambio del cinema italiano.

In questa sede ci si limita a complimentarsi con Carolina Crescentini, Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista per ‘Boris‘ e ‘20 sigarette‘, che è di sicuro una delle new entry piú frizzanti del nostro cinema, ma della quale vorremmo tratteggiare la particolare simpatia.

A chi scrive è infatti capitato di ascoltare la Crescentini dal vivo, nell’ambito del Reggio Calabria Film Fest (edizione 2010) e desidera riprendere in questa sede quanto dalla ragazza raccontato.

L’attrice, disponibilissima, si è innanzitutto preoccupata di tenere accesi i sogni di chi vuol lavorare nel cinema:

“Non pensate che ai provini si possa andare solo se si è raccomandati! Io e altre ragazze della mia scuola non lo eravamo e hanno preso tutte e quattro!”

A seguire, un delizioso aneddoto autobiografico.

Pare che la ragazza dovesse essere tinteggiata in rosso per un ruolo particolare in ‘Cemento armato‘, opera d’esordio di Marco Martani. Ebbene, vuoi per lo zelo del truccatore, vuoi per la tenacia della tinta, pare che la vermiglia colorazione fosse particolarmente tenace e restia ad andarsene.  Carolina strofinava e strusciava, sfregava e frizionava, soffregava e confricava… Macché! Pare che l’originale belletto proprio non abbia voluto saperne di abbandonare l’epidermide della fanciulla, la quale, tapina, è stata costretta a trascorrere le vacanze di Natale 2007 colorata come un ravanello!

L’attrice ha inoltre confidato ai presenti di avere un rapporto non idilliaco con le tecnologie, d’essere capace di guastare elettrodomestici e apparecchiature d’ogni sorta solo avvicinandovisi. Si è in tal senso assimilata ad ‘Agata e la tempesta’.

Ecco, infine, tutti i vincitori di Taormina:

NASTRO D’ARGENTO 2011 REGISTA DEL MIGLIOR FILM: Nanni Moretti (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE COMMEDIA: Nessuno mi può giudicare (di Massimiliano Bruno);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE: Alice Rohrwacher (Corpo celeste);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR PRODUTTORE: Nanni Moretti e Domenico Procacci (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE SOGGETTO: Nanni Moretti, Federica Pontremoli e Francesco Piccolo (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE SCENEGGIATURA: Massimo Gaudioso (Benvenuti al Sud);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA: Kim Rossi Stuart (Vallanzasca – Gli angeli del male);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: Alba Rohrwacher (La solitudine dei numeri primi);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA: Giuseppe Battiston (La passione, Figli delle stelle, Senza arte né parte);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: Carolina Crescentini ( Boris e 20 sigarette);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE FOTOGRAFIA: Alessandro Pesci (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE SCENOGRAFIA: Paola Bizzarri (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORI COSTUMI: Lina Nerli Taviani (Habemus Papam);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR MONTAGGIO: Consuelo Catucci (Vallanzasca – Gli angeli del male);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE SONORO IN PRESA DIRETTA: Mario Iaquone (Il gioiellino e 20 sigarette);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE COLONNA SONORA: Negramaro( Vallanzasca – Gli angeli del male);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIORE CANZONE ORIGINALE: “Amami di piú”, di Francesco Cerasi, Emilio Solfrizzi e Alessio Bonomo, canzone del film Se sei cosí ti dico sí;

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR FILM EUROPEO: Il discorso del re (di Tom Hooper) (UK/Australia);

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR FILM EXTRAEUROPEO: Hereafter (di Clint Eastwood);

NASTRO DELL’ANNO: Noi credevamo (di Mario Martone);

NASTRO D’ARGENTO 2011 EUROPEO: Michel Piccoli, Valeria Bruni Tedeschi;

NASTRO D’ARGENTO 2011 MIGLIOR DOCUMENTARIO: 1960 (di Gabriele Salvatores);

NASTRO D’ARGENTO 2011 SPECIALE DELLA 65a EDIZIONE: Pupi Avati;

TARGA PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA: Dante Ferretti scenografo italiano, di Gianfranco Giagni.

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