brevi dai media (100)

  • È ormai sicuro che il calendario del definitivo passaggio della televisione italiana ai nuovi parametri subirà uno slittamento. Si concluderà comunque entro il 30 giugno 2022, lo chiede l’Europa e lo conferma il ministro Giorgetti, ma partirà un po’ dopo. Molti i nodi ancora da sciogliere, dal digital divide all’obsolescenza di molti televisori e decoder, ai ritardi nell’emanazione dei bandi per le emittenti locali. Il bonus per le famiglie partirà ad agosto, per un massimo di 100 euro, rapportato al costo del dispositivo che si vuole acquistare. Il processo di liberazione della banda 700 partirà invece a gennaio e, come si sa, porterà il nostro Paese a passare dalla vecchia  codifica  DVBT-MPEG 2 alla nuova MPEG-4 o finanche alle piú evolute HEVC. Tale passaggio permetterà almeno il raddoppio della capacità trasmissiva indispensabile a liberare la banda 700 senza penalizzare la trasmissione dei canali televisivi attuali. Per l’attivazione dello standard DVBT-2 che permetterà di fare il 4 K e le trasmissioni a più alto standard il processo a livello nazionale è disposto a  partire dal 1° gennaio  2023. Il CTO della Rai, Stefano Ciccotti, ha dichiarato che la Rai proporrà in MPEG 4 i canali specializzati (Rai4, Rai5, Rai Premium, RaiMovie, Rai Storia), già da ottobre. Mediaset pone in essere una martellante campagna già da qualche tempo ed è probabile che La7 si muova in modo analogo.  Per quanto riguarda il “refarming”, cioè la liberazione della banda 700 per lasciare spazio al 5G, comincerà la Sardegna (area 1A), dal 15 novembre al 18 dicembre; seguiranno l’Area 2 (Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza) e l’Area 3 (Veneto e provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza), dal 3 gennaio al 15 marzo 2022; l’Area 4 (Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche) dovrà entrare nel futuro dal 1° marzo al 15 maggio; l’area 1B (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania) potrà farlo a partire dal 1° maggio e fino a quel già citato, fatidico 30 giugno 2022. 
  • È stato presentato al Giffoni Film Festival il secondo lungometraggio dedicato ai ‘Paw Patrol’, i simpatici cagnolini che si prodigano per difendere la legalità e la giustizia. ‘Paw Patrol – il film’ sarà nelle sale il 23 settembre, distribuito in Italia da Eagle Pictures. Cecilia Padula, Senior Director Kids South Hub, ViacomCBS, intervistata dall’ANSA, si è cosí espressa: «è una grande occasione avere un titolo così importante da proporre in sala in un momento in cui speriamo di vedere la luce alla fine del tunnel. Vogliamo offrire un momento per le famiglie di stare insieme e ritrovare la gioia di condividere, per rilassarsi al cinema con un film che regali spensieratezza. Abbiamo rimandato piú volte, speriamo sia la volta buona!».
  • Ha luogo in questi due giorni (29 e 30 luglio) a Roma, il G20 della Cultura. Si comincia con un’apertura straordinaria all’interno dell’arena del Colosseo con il premier Mario Draghi, ci sarà poi un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti al Quirinale, indi i lavori a Palazzo Barberini ed il gran finale alla Galleria Borghese. L’obiettivo di questo G20, ha detto Franceschini, è quello di arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri dei Paesi coinvolti e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura «che preveda una serie di impegni su molti temi» nonché «la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo». I temi al centro di questa dichiarazione sono cinque:

    • la tutela e la promozione della cultura e dei settori creativi come motore di una crescita sostenibile ed equilibrata;
    • la protezione del il patrimonio culturale, soprattutto se colpito da fenomeni come il terrorismo;
    • la transizione digitale e le nuove tecnologie per la cultura;
    • la possibilità di affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura.
    • affrontare il cambiamento climatico attraverso la cultura”. “

Trentasei le delegazioni a Roma, con i piú i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui l’Unesco, l’Ocse, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l’organizzazione doganale Wco. Per l’Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l’Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali. Sono presenti, ovviamente, i ministri dei Paesi membri ed invitati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

DarkLight