relazioni pericolose

Lungi dall’essere un inno alla zoofilia, ‘Pasifae’, di Filippo Gessi, muove dall’intento di affrescare la libertà dei sentimenti e l’anticonformismo di un comportamento facilmente stigmatizzabile.

Rappresentato lo corso marzo nell’ambito del Globo Teatro Festival e di recente riproposto nell’ambito della rassegna ‘Miti contemporanei’, il reading, a cura di  Filippo Gessi e Teresa Timpano, prodotto da Scena Nuda, tratta il mito della moglie di Minosse che, come si ricorderà, giacque con un toro inviato da Poseidone.

Secondo il mito piú conosciuto, Poseidone aveva inviato a Minosse un bellissimo toro bianco, con le corna a forma di lira, perché gli fosse sacrificato; Minosse non lo fece e il dio, per vendetta, fece in modo che la moglie, la detta Pasifae, s’invaghisse dell’animale (vi era, inoltre, un anatema di Afrodite, che condannava i figli di Helios ad avere amori improbabili).
La regina, figlia di Helios e dell’oceanina Perseide, chiamò Dedalo, l’artigiano dall’ingegno multiforme che avrebbe creato anche il Labirinto e le ali di Icaro, e gli chiese di costruirle una struttura che potesse sembrare una vacca, nella quale le fosse possibile inserirsi e conquistare il desiderato mammifero artiodattilo della famiglia dei Bovidi.
Dedalo le costruí una struttura di legno, assimilabile al cavallo di Troia ma di piú specifiche ambizioni, nella quale la regina si allocò disponendo le sue membra in quelle pseudobovine. Dall’unione nacque il Minotauro, adorabile mostriciattolo con il corpo umano e la testa taurina, che venne chiuso nel Labirinto costruito da Dedalo. Ogni anno Atene doveva inviare sette giovani e sette fanciulle a Creta per essere dati in pasto al Minotauro e l’eroe ateniese Teseo, orientandosi nel Labirinto grazie al filo di Arianna, lo uccise. Poi, però, Teseo abbandonò Arianna, che sarebbe stata salvata da Dioniso.
Secondo gli specialisti di cultura antica, l’unione di una donna, soprattutto di una regina, con un animale non deve stupirci; non poche sono le mitologiche attestazioni di accoppiamenti di dèi in forme animali (Zeus e Leda in forma di cigni, per esempio) e si può ricordare come nell’antica India la moglie del rajah si accoppiasse con un cavallo per conferire alla futura stirpe reale maggiore potenza.
Quanto al reading, Teresa Timpano, intervistata dalla testata adexo.it, ha dichiarato:

“È una mia idea. Mi sono ritrovata a visionare e approfondire un testo su Fedra, la figlia. Allora ho sentito l’esigenza di avvicinarmi, volevo parlare di una donna che le fosse prossima, ma che non fosse lei. Leggendo, approfondendo, mi sono resa conto della forza di questa donna, conosciuta per lo più come la madre del Minotauro, non tanto come Pasifae. Mi ha subito affascinato quindi, questa figura che rappresenta l’emancipazione per eccellenza: sposata con tanti figli ma che insegue una storia di fuoco e passione.(…) abbiamo lavorato molto sul concetto di “normalità” all’interno delle comunità.  E siamo giunti alle conclusioni che se fossimo tutti uguali, omologati a un concetto principe e predominante di “normale”  saremmo drogati, nel senso più ampio del termine. Il  significato sociale della normalità risulta, di conseguenza, escludente. Anche  la parte umana di Pasifae dentro la stessa comunità ci ha interessato molto: Filippo Gessi ha tenuto relativamente conto del sortilegio per il quale la dea Afrodite per vendetta aveva infuso a tutti i figli di Elios, tra cui proprio Pasifae, degli amori riprovevoli. Anche il toro, da cui lei avrà il figlio Minotauro, era presentato come una punizione del dio Poseidone. Ma così si rischiava, nella drammaturgia, che il sortilegio potesse sminuire la sua lotta di donna che rappresenta, oggi come allora, nuove forme di coraggio, di trasformazione ed emancipazione. ”

La storia di Pasifae è ben documentata dalla storia dell’arte: le rappresentazioni classiche, tra cui l’affresco dalla Casa dei Vettii a Pompei, Pablo Picasso, Ansel Krut, Marco Denevi, Pepe Yagües, Oscar Estruga.

Dedalo mostra a Pasifae la vacca di legno, Affresco nella casa dei Vettii, Pompei

Oscar Estruga, Pasifae
Oscar Estruga, Pasifae, spiaggia di Ribes Roges, Vilanova i la Geltru.

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