le lacune di un grande giornalista

Sabato 24 un noto giornalista italiano ha riportato un caso di cronaca parlando di una madre infanticida e di un medico compiacente, come se si fosse trattato di un caso isolato. A noi risulta che in corso ci sia un procedimento giudiziario con 144 indagati.
Sabato 31, ieri, qualcuno ha detto che Imposimato è stato il candidato Presidente del Movimento 5 stelle solo in virtú di una collaborazione con una trasmissione televisiva.

È crociata tra le meno efficaci.

A noi risulta che Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, vanta una carriera lunghissima, della quale erano perfettamente consapevoli le 16.653 persone, non necessariamente anime candide, tra le 51000 che hanno votato alle consultazioni on line, alle Quirinarie. La sua candidatura è stata portata avanti per difendere il democratico responso della rete, a prescindere dalle strategie che avrebbero potuto, secondo qualcuno, danneggiare il PD. Si sarebbe fatta una nuova consultazione se determinante.

Suvvia, Grande Giornalista, un po’ d’attenzione! La medesima che viene effusa sugli interessanti romanzi, almeno! La medesima che viene effusa quando si consiglia, dall’alto di chissà quale scranno, di vedere il lavoro come un modo per andare avanti e non come qualcosa che deve rendere giustizia alla preparazione e al profilo!

Si coglie l’occasione, comunque, per augurare buon lavoro all’onorevole Sergio Mattarella,

chiamato alla poco malleabile carica di Presidente degli italiani.

Per concludere, un messaggio di Imposimato:

“Sento anzitutto il bisogno di esprimere la mia profonda gratitudine al‪#‎M5S‬, che mi ha proposto come candidato alla più alta carica istituzionale, e del quale sento l’affetto grande, l’amicizia sincera e la stima riservatami.

Riconosco nel movimento una straordinaria passione civile e l’amore per la eguaglianza dei diritti sociali, nonché il principio che morale e politica possano coesistere e che la corruzione è il male più grave che affligga la nostra società. Considero un grande onore ed un privilegio avere partecipato alla competizione per l’elezione a Presidente della Repubblica col compatto e leale sostegno dei parlamentari grillini.

Formulo i miei complimenti al nuovo capo dello Stato Sergio Mattarella, al quale va il mio saluto rispettoso, ritenendo che possa svolgere con rigore e saggezza le sue funzioni costituzionali quale rappresentante dell’unità nazionale e garante della Costituzione, secondo la quale base della democrazia è la libertà, che si manifesta nell’alternanza nel governo del Paese. Tuttavia la decisione della maggioranza è sovrana, ma solo se assunta nel rispetto dei diritti della opposizione, parte essenziale della sovranità popolare. Ove la maggioranza governi, ignorando o limitando i diritti della opposizione, allora si ha il regime, che è dittatura della maggioranza e cioè non democrazia.

Sono certo che il nuovo Presidente della Repubblica, forte, tra l’altro, della sua esperienza di giudice costituzionale e di docente universitario, porrà la massima attenzione alla legittimità costituzionale della legge elettorale (cd Italicum) affinché essa non riproduca i vizi della legge Calderoli, bocciata per la violazione dei principi di libertà ed eguaglianza nell’esercizio del diritto di voto.

Auspicando altresì che la legge di revisione della Costituzione sia coerente col principio di equilibrio dei poteri, cardine della Costituzione, rivolgo al Presidente Mattarella gli auguri di un proficuo lavoro al servizio della comunità nazionale.”

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