Raperonzolo alla riscossa!

Chiomalunga, cuore puro, Rapunzel (da noi Raperonzolo) è l’eroina di una vecchia fiaba della tradizione, messa per iscritto per la prima volta dai fratelli Grimm.
In passato già si era cimentata Barbie, a fare Barbie Raperonzolo. Stavolta invece la principessa rivive grazie alla Disney, per la regia di Nathan Greno e la produzione esecutiva di John Lasseter.

Gli studios californiani, forti di una tecnologia 3D di prim’ordine, hanno valorizzato i capelli della fanciulla e trasformati in una sorta di coltellino svizzero, una risorsa dalle infinite potenzialità, che può servire a immobilizzare i birboni, fungere da tarzanesca liana ma, soprattutto, guarire le ferite e garantire l’eterna giovinezza.

Qualcuno ha rilevato che questa dev’essere stata una delle sfide più difficili, vista la difficoltà dell’animazione delle chiome e dei peli (sarà bastato Maya?).

Raperonzolo in Italia parla e canta con la voce di Laura Chiatti, il principe Flynn ha le corde vocali di Giampaolo Morelli mentre quelle, effettivamente da cantante, di Mario Biondi, sono andate in prestito ad Uncino, il brigante con ambizioni musicali.

Previsto un grosso merchandising. La Torre ove la povera Rapunzel è tenuta prigioniera diventerà un giocattolo, ma anche un videogioco e un playset. Ci saranno inoltre dei libri, uno dei quali avrà un lettore ottico in grado di trasformare le parole in suoni.
Inoltre, vista la chioma, non poteva mancare una spazzola magica.

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