le frontiere dello Spirito (5)

Dal 2013 al 2016 il numero di ore di fiction su preti e suore nella televisione italiana è quasi quadruplicato, passando da 283 a 912. È il dato che emerge dall’indagine* di ‘Critica Liberale’, ripresa da Marco Franchi del ‘Fatto Quotidiano’ nel simpaticamente intitolato articolo “(…) l’invasione degli ultrapreti”.
Qualche grande esperto di comunicazione affermerebbe tout court che “agli italiani piacciono i sacerdoti”…
Papa Francesco è presente in televisione ogni giorno e molte redazioni di telegiornale hanno almeno un vaticanista.
La Rai, Concessionaria di Stato, deve trasmettere la messa cattolica e le altre funzioni religiose, dando spazio anche a confessioni diverse da quella cattolica, come la protestante, ad esempio, o l’ebraica.
Quanto alle fiction con preti, suore, presuli e porporati, nel 2015 Rai 2 ha mandato in onda 325 ore per 423 episodi, molti della serie tedesca ‘Un ciclone in convento’; Rai 1 148 ore. Il 96,1 per cento delle fiction sono classificate da Critica liberale come “cattoliche”, il resto come “giudaico/cristiane” (le serie sulla Bibbia).
Mediaset manda in onda da trentatré anni, su Canale 5, il tradizionale ‘Le frontiere dello Spirito’; su Rete 4 la messa cattolica e, nel solo 2016, 82 ore di film tra cui, molto spesso, le repliche di ‘don Camillo’.  Il tutto a tacere sui canali tematici e sugli spazi dedicati alla religione dalle emittenti locali.
*l’indagine di Critica Liberale si è appoggiata alla società di ricerche Geca nell’ambito di un progetto finanziato anche con i fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese-Unione delle chiese Metodiste

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