riaprono cinema, teatri e ludoteche

In data 15 giugno, teatri, cinema, musei, ludoteche possono riaprire. Riproduciamo qui di seguito lo stralcio del DPCM 11 giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale la notte del 12:

m) gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera. Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi;

(…)

p) il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Il servizio è organizzato tenendo conto dei protocolli o linee guida adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le amministrazioni e i soggetti gestori dei musei e degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di tutela dei lavoratori, tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi e delle attività svolte;

(…)

Soddisfazione è stata espressa dai sindacati e dalle associazioni di categoria. Dopo le perplessità sulle “astruse” norme lanciate dagli esercenti e dal presidente dell’Anica Francesco Rutelli, che avrebbero impedito alla maggior parte delle sale di ricominciare l’attività, l’ultima e definitiva versione del decreto ha consentito agli operatori di tirare un sospiro di sollievo. Nella scheda tecnica per cinema e spettacoli dal vivo, è spiegato che tutti gli spettatori devono indossare la mascherina “dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso”. Una volta seduti, la mascherina potrà essere tolta e si potranno consumare i prodotti acquistati nei punti ristoro. Nelle sale, però, non potranno entrare più di duecento spettatori, distanziati l’uno dall’altro da almeno un metro, a meno che non siano “componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale”.

A questo link il testo completo del DPCM, con le altre categorie.

Luigi Lonigro, presidente della sezione distributori dell’Anica, ha dichiarato all’Ansa:

«Siamo felici perché da oggi possiamo iniziare a lavorare alla ripartenza anche di titoli importanti, che sarà nella seconda decina di agosto, i due mesi classici che ci servono per lavorare su un titolo nuovo. (…) Dal 15 giugno avremo forse un 10% del mercato delle sale. Ora, alla luce delle nuove procedure gli esercenti si riorganizzeranno e penso che dal primo luglio si avrà il 20% per arrivare a Ferragosto a un mercato almeno dell’80% di sale».

Torneranno in proiezione ‘Gli anni piú belli’, di Gabriele Muccino, dal 15 luglio, e ‘Volevo nascondermi’, di Giorgio Diritti, con quell’Elio Germano che, nei panni del pittore Antonio Ligabue, si è ben meritato l’Orso d’Oro a Berlino come Miglior attore. Il vostro blogger preferito ha avuto illo tempore il potere di vedere i due film in sala appena prima della quarantena; per chi non avesse avuto tale fortuna, ‘Volevo nascondermi’ tornerà in sala e nelle arene in anteprima il 15 e il 16 agosto, poi dal 20 agosto in un’uscita tradizionale. Analoga strategia dovrebbe riguardare altre pellicole importanti, come ‘Bombshell’, con Margot Robbie, Nicole Kidman e Charlize Theron, ‘Il principe dimenticato’ di Michel Hazanavicius con Omar Sy, ‘Favolacce’ dei bravissimi fratelli D’Innocenzo, premiati anch’essi a Berlino e dai nostri gusti personali. Ancora da definire l’uscita italiana degli attesissimi ‘Tenet’, di Christopher Nolan, di ‘Wonder Woman 1984’ e del rifacimento dal vero di ‘Mulan’. Con riguardo alla Disney (e alla Pixar), tuttavia, è confermata al 22 luglio l’uscita in sala di ‘Onward’.

 

 

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