Riccardo, l’"enorme"

“Quello che sta succedendo oggi è un sogno. Il nostro Paese deve la sua storia a secoli e secoli di storia della musica. molti stili musicali e l’Opera sono nati in Italia. Gli strumenti piú richiesti sono nati in Italia. La sinfonia (dal greco: suonare insieme) è nata in Italia, emblema dunque dell’armonia, dello stare insieme, del vivere civile,. Chi ama la musica non è un criminale, e oggi da qui giunge un importante messaggio. Fare musica significa abituare i ragazzi al culto del bello nella consapevolezza della  nostra storia.

A questi ragazzi auguro ogni bene proprio all’insegna di questa armonia che stanno imparando con la musica

e che è d’esempio a tutto il resto d’Italia”.

Maestro Riccardo Muti

Ha avuto luogo ieri, 31 luglio 2012, a Reggio Calabria, un evento che è stato definito “enorme” dal suo stesso protagonista: il concerto di Riccardo Muti e delle bande calabresi.

I musicisti, provenienti da tutte e cinque le province calabresi, erano divisi in due gruppi:

  • uno, formato da circa mille ragazzi provenienti anche dai laboratori musicali e dalle scuole di musica giovanili della Calabria, ha esguito l’Inno Europeo e l’Inno di Mameli, che ha concluso la serata;

  • l’altro, formato da circa duecentosettanta artisti, ha eseguito tre sinfonie (da Nabucco, Norma e La Forza del Destino) dirette dal Maestro Muti man anche altri brani diretti da alcuni giovani direttori della provincia di Reggio, tra cui i maestri Maurizio Maragò e Gaetano Pisano (che avevano già lavorato insieme a Muti in occasione del Ravenna Festival del 2008).

A Muti, già insignito della cittadinanza onoraria di Delianuova (RC), è stato consegnato uno dei premi “Sud Umberto Zanotti Bianco 2012”, destinati a chi è rimasto, a chi è tornato e a chi è venuto nel sud realizzando iniziative positive, con la seguente motivazione:

“Il maestro Muti è un artista del sud che, nel corso della sua straordinaria carriera di direttore delle più prestigiose orchestre del mondo, ha sempre evidenziato le sue salde radici culturali meridionali e italiane.

Ha dimostrato  cosí quanto si può essere aperti al mondo senza voltare le spalle alla propria identità, contribuendo concretamente a sostenere le realtà positive emerse nel Mezzogiorno.

Ha portato difatti alla ribalta nazionale i giovani musicisti di Delianuova dirigendoli personalmente nel Ravenna Festival. 

La sua sensibilità si è estesa alla valorizzazione del prezioso principe degli agrumi, il bergamotto di Reggio Calabria, di cui è divenuto spontaneamente un testimonial cogliendo ogni occasione per esaltarne le qualità.

Il maestro Muti ha saputo pertanto divulgare tutti gli aspetti positivi di rinascita che stanno affiorando nella società meridionale. Elementi che sono spesso ignorati da un sistema di informazione squilibrato che tende a raccontare il sud d’Italia e gli altri sud del mondo soltanto per le negatività, alimentando pregiudizi e vecchi e nuovi razzismi” (Pasquale amato, presidente premio Nosside). 

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