sailor – Moon

Sailor Moon è stato uno dei cartoni animati di maggiore successo negli anni Novanta e a ragione, per l’accuratezza dei dettagli e la finezza del prodotto (a noi è sempre sembrata eccellente, ad esempio, la musica che fa da tema alle trasformazioni di Sailor Uranus e Sailor Neptuno).

Sailor Moon si distingue, tuttavia, anche per l’enciclopedia di riferimenti simbolici, culturali ed esoterici, giapponesi ma anche occidentali, che la pervadono e le conferiscono significati profondi.

Sailor Moon è una guerriera lunare che veste alla marinara; l’interpretazione ufficiale è che si sia voluto strizzare l’occhio alle uniformi utilizzate normalmente in Giappone dalle studentesse di liceo. “Sailor Moon”, tuttavia sembra richiamare anche “the Sailor man”, Popeye the Sailor Man, che ha insegnato ai bimbi a mangiare spinaci per combattere i bruti. Chissà.

Tra i miti lunari che il cartone richiama, c’è quello buddista di un coniglio che ogni notte stilla sulla Luna l’acqua dell’immortalità (in coniglio si mutò d’altro canto Buddha, per offrire le sue carni a un uomo che non aveva da mangiare). Non per niente Sailor Moon nella vita normale si Usagi Tzukino, che significa “coniglio lunare” né è necessario ricordare il italiano, Bunny, che significa coniglietto. È chiamata “coniglio” anche la piccola Kibiousa, che ricopre un ruolo tutto particolare, mirato a insegnare ai bimbi le diverse età della vita.

Bunny è in realtà la principessa Serenity (vedi il mare della Serenità, sul nostro satellite) e, in quanto Luna, dunque Selene, ha un compagno che si chiama Endimion, con evidente riferimento al mito di Endimione, del quale la detta Selene si è invaghita nel mito, chiedendone l’immortalità (il personaggio diventa nel quotidiano l’orfano Marzio in omaggio al dio Marte, visto non come nume della guerra ma come prototipo di ciò che è maschile.

Pur essendo legata alla Luna, ha un carattere luminoso ed è bionda come il Sole; tra le sue armi c’è un diadema che può essere lanciato lontano per aggredire il nemico, che è una citazione di Wonder Woman (che infatti si chiamava Diana); i suoi gatti si chiamano Luna e Artemis (ancora divinità lunari).

Ha le gambe molto lunghe, in comune coi suoi amici; come sappiamo, avere le gambe lunghe o essere dei gambalunga è una categoria spirituale, non anatomica (le bugie hanno le gambe corte ma le gambe lunghe indicano amore della Verità, che i passi che si compiranno nel cammino della vita saranno sempre orientati al Bene).

Le altre guerriere sailor, che vestono anch’esse alla marinara, sono legate ai pianeti del sistema solare:

  • Sailor Mercury, che mi pregio d’ospitare nel mio Codice Peyo, deriva il suo potere dal pianeta collegato al dio dell’eloquenza e della spigliatezza (nonché, nella cultura orientale, dell’acqua, donde i suoi poteri);
  • Sailor Venus, come intuibile, deve la sua magia al pianeta della bellezza e dell’amore (in Italia si chiama Marta, in omaggio al dio che piú spesso si accompagnava a Venere);
  • Sailor Mars, tenace e battagliera, ricava i suoi magici poteri dal pianeta della guerra e le appartiene il dominio del fuoco, l’elemento che meglio rappresenta il suo carattere (si chiama Rea, come la madre di Zeus);
  • Sailor Jupiter, che combatte in nome di Giove, nel cartone ha il potere del fulmine ma nel fumetto anche quello delle foglie di quercia, che era l’albero sacro a Zeus;
  • Sailor Uranus e Sailor Neptuno sono legate da intima amicizia; pur essendo una donna, Uranus ha un carattere molto maschile ed il mito di Urano, evirato da Crono con una falce, è legato al concetto di uranismo;
  • Neptuno è dolce e romantica come il pianeta (del dio) del mare, suona il violino ed è perfettamente complementare a Uranus;
  • Pluto è la guardiana del tempo e ha uno scettro – chiave con il quale gestisce la scansione tra passato, presente e futuro;
  • c’è poi Sailor Saturn, che finisce per diventare quasi una figlia adottiva di Urano e Nettuno ma ha in sé il terribile potere della distruzione nonché, guarda caso, uno scettro a forma di falce affilata, del tutto analogo a quello che aveva il dio Saturno (Crono per i greci).

4 Risposte a “sailor – Moon”

    1. I cartoni sono sicuramente prodotti commerciali ma questo non significa che non sia possibile interpretare i loro contenuti. i maestri dell’animazione sanno essere educativi e marketing oriented al tempo stesso!

    2. dicevano che è un cartone pericoloso, che fa leva sul desiderio delle preadolescenti di crescere

      1. Alcuni ingredienti servivano sicuramente ad avvicinarle, per esempio il fatto che le guerriere si truccano durante la trasformazione (in originale “Power Venus, make up!”)

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