Settanta… ma non li dimostrava

Rossella Rosa era nata nel 1937, come Cinecittà e questo basta a giustificare il titolo del post*. Comparsa storica, aveva lavorato in dozzine di film, conosciuto Fellini e Antonioni, Scola e Mel Gibson, da lei ribattezzato “Mel Gibbs” per una sua irresistibile tendenza a deformare le parole.
Diceva anche le parolacce, se per questo, Rossella; ospite del Maurizio Costanzo Show, si espresse in modo sboccato e fece infuriare il noto e baffuto anchorman.
Era una delle mascotte storiche di Cinecittà, di cui conosceva ogni singola pietra e che per lei costituiva non la seconda ma la prima casa, essendo orfana e avendo alle spalle una vita d’avventure e peripezie. Era anche una nostalgica del passato degli Studios; raccontava che, un tempo, gli stabilimenti erano piú grandi e non si riusciva nemmeno a vederne il fondo.

Una volta, mi capitò di aiutarla a raggiungere una casa dove voleva andare ad abitare ma quanto fatto da me fu letteralmente nulla rispetto a quanto fatto da altri, i colleghi di Cinecittà Entertainment che l’avevano praticamente adottata.
Bassina e spennacchiata, la si poteva forse accostare ad una sorta di Quasimodo “de’ noantri” che, nottetempo, saltellava probabilmente di riflettore in riflettore piuttosto che di campana in campana.
Religiosissima, mi chiese, di aiutarla a riparare la sua Bibbia personale; mi chiese anche, in un’altra occasione, se è vero che non si deve annusare il profumo dei fiori da offrire in chiesa perché, altrimenti, la “Madonnina non li gradisce”. Si sarebbe potuto fare un intero reality solo su di lei.
Indimenticabili le citazioni; tra le altre le seguenti:

“Tu ridi come un gallo nel deserto!”, “Gustavu, non ti voglio affriggere”, “Che maglietta telente!”, “Non posso prendere pesi che mi vengunu le vene capillari!”, “…alla prima fontana mi lavava”, “Non voglio fare la mendicante, voglio fare la principessa Pensilina!”, “Questo è poco ma ‘ssodato!”, “Sol Coff?”*

*‘Settanta.. ma non li dimostra era dedicato agli Studios in generale; ad essere pignoli, Rossella aveva compiuto i 78…

*”Sol Coff” era il suo modo di tradurre in inglese “Solo caffè?”

 #ancheicuratolipiangono

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