Vicenza, o cara!

Vicenza è una piacevolissima sorpresa. Talvolta manca, negli itinerari mentali e turistici delle persone, ed è un errore perché la città accoglie il visitatore con un senso d’innata armonia e mitezza che davvero non può non conquistare.

Sarà merito del Palladio che, onorando Pallade, ne progettò il centro storico e la piazza principale attorno alla Basilica, anche detta Palazzo della Ragione (difatti è proprio il senso d’armonia, di senno, d’equilibrio che sembra governare le scelte architettoniche e urbanistiche della città).

Sarà merito dei vicentini, gente garbata, che risponde con dolcezza e disponibilità.

Sarà stato merito, almeno in parte, di Daniele, Pasqual friend di recente acquisizione, con la sua passione per la fotografia ma il mio passaggio da Vicenza è stato davvero valida alternativa a mete piú ovvie.

Che dire, poi, del Teatro Olimpico, secondo molti il piú bello al mondo?

NB: questo articolo non è stato sovvenzionato dalla pro loco di Vicenza
NB (2): neanche Padova scherza, con il suo miscuglio di medioevale e contemporaneo
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