rai non in vendita

Mediobanca sostiene che si potrebbe vendere la Rai per due miliardi di euro (e poco piú, a dire il vero); in realtà, il viceministro per lo Sviluppo economico, Antonio Catricalà, ha ben chiarito che l’azienda di viale Mazzini non si vende né si svende né, presumibilmente, le si toglierà la concessione per il servizio pubblico radiotelevisivo, in scadenza nel 2016.  Il pericolo che la radiotelevisione pubblica italiana passi destini analoghi a quelli occorsi in Grecia sembra alquanto remota, dunque, ed il piano industriale della concessionaria di Stato sarà sicuramente uno dei punti caldi nell’audizione del presidente Annamaria Tarantola e del direttore generale Luigi Subitosi, martedì prossimo. In tale frenetica attesa, il presidente della commissione di Vigilanza, il grillino Roberto Fico, nel ribadire la non vendita dell’azienda di Stato, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio 24:

“Vogliamo fotografare la Rai in questo momento e capire per prima cosa il piano industriale, con le azioni messe in campo per risanare l’azienda, e il bilancio. Sicuramente in una tv pubblica i guadagni devono essere trasparenti. E credo debba esserci un tetto massimo anche per lo spettacolo. In parte un tetto c’é già ma riguarda gli amministratori e non i contratti per lo spettacolo. Ci vogliono tetti nuovi. Sappiamo che la Rai opera in un regime di concorrenza ma ha il canone, è finanziata dai cittadini e deve reinvestire i profitti. In ogni caso,  la cosa davvero importante è la trasparenza massimi sui compensi”.

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