spicchi di made in Italy tra baffi d’autunno

  • È stato presentato venerdí scorso a Roma il IV Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale dell’Associazione Produttori Audiovisivi, illustrato dal presidente Giancarlo Leone nell’ambito del MIA – Mercato internazionale audiovisivo. Stando agli studi dell’Associazione, il costo totale di produzione di contenuti originali video-televisivi in Italia nel 2021 è stato di 1.420/1.470 milioni di euro; la componente principale del valore della produzione audiovisiva è costituita dagli investimenti in serie e film per la televisione ed il video on demand. A seguire, intrattenimento, documentari, attualità, approfondimento, talk show, rubriche culturali.
  • Ancora notizie audiovisive su Ferrari e Lamborghini! Si gireranno da giovedí 20 a giovedí 27 ottobre le riprese del film ‘Ferrari’ relative alla storica Mille Miglia del 1957. ‘Ferrari’, di Michael Mann, risulta a oggi uno dei film piú ambiziosi girati sul Gran Sasso, con trenta mezzi tecnici, quindici macchine da gara, trecento persone di troupe; sul set Patrick Dempsey, Penélope Cruz, Adam Driver, Shailene Woodley, Sarah Gadon, Christian Bale, Gabriel Leone, Lino Musella.
  • Approda domenica 23, invece, ad Alice nella Città, il film ‘LAMBORGHINI – The man behind the legend’. Come si ricorderà, ‘LAMBORGHINI – The man behind the legend’ è liberamente ispirato a ‘Ferruccio Lamborghini, la storia ufficiale’ (Minerva Edizioni), uno dei cinque libri scritti da Tonino Lamborghini, che l’ha fortemente voluto; è stato scritto e diretto dal premio Oscar Bobby Moresco e ha visto la partecipazione di Frank Grillo, Mira Sorvino, Gabriel Byrne e Hannah Van Der Westhuy. È stato prodotto da Lambo Film, con produzione esecutiva di ILBE (Andrea Iervolino – Monika Bacardi) e Notorious Pictures, in collaborazione con Prime Video; proprio su Prime Video uscirà, il prossimo gennaio. È una storia tutta italiana: non solo la vita dello storico fondatore di una fabbrica di trattori diventata casa di fuoriserie ma anche la nota rivalità con Enzo Ferrari nonché, soprattutto, la storia dell’Italia degli anni Cinquanta.
  • Proseguono le iniziative contestuali al cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Oltre che alla Festa del Cinema di Roma, i due eroi di bronzo saranno celebrati sul palco del Cube Stage, da ottobre a dicembre e per tutto il 2023; informazioni dettagliate sul sito www.bronzi50.it
  • Per facilitare e supportare le produzioni audiovisive sul territorio, ingenerando proficue ricadute sull’occupazione e sul Cineturismo, Confindustria Reggio Calabria ha siglato un importante Atto di indirizzo. Domenico Vecchio, presidente dell”istituzione, ha dichiarato: (altro…)

Umbria Jazz, Ischia Global, #bronzi50 e altri demoni

  • In pieno 2022, in Iran, succede che il regista Mohammad Rasoulof sia in carcere perché, stando all’Associated Press, due suoi post sulla violenza della polizia, pubblicati insieme con il collega Mostafa Al-Ahmad, non sarebbero andati a genio alle forse dell’ordine. Rasoulof e Al-Ahmad sono stati arrestati insieme, e condotti in una località sconosciuta. La notizia dell’arresto è stata divulgata su Twitter da Kaveh Farnam e Farzad Pak, due produttori. Rasoulof, regista, produttore e sceneggiatore, cinquant’anni e una decina di film alle spalle, insignito dell’Orso d’oro a Berlino per ‘il Male non esiste’, non ha potuto ritirare il premio perché il governo iraniano gli aveva negato l’autorizzazione a viaggiare. Ancor prima, nel 2017, gli era stato vietato di girare film e viaggiare fuori dal Paese, accusato di “propaganda contro il sistema” portata avanti nei suoi film.
  • Venendo a piú ameni argomenti, è in corso a Perugia l’edizione 2022 di Umbria Jazz, che si concluderà domenica 17 luglio. Sono tornati a vivere tutti i palchi storici, come quelli dei Giardini Carducci e di piazza IV novembre, né sono le novità a mancare, come la musica in piazza Matteotti, tutta dedicata allo swing. Musica anche al teatro Morlacchi e alla Sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria. È previsto uno spazio dedicato ai bambini, ai giardini dell’Arena Santa Giuliana, UJ4Kids. Per la conclusione di domenica 17 luglio l’attesissimo live, già tutto esaurito, di Jeff Beck con Johnny Depp ospite speciale. Buona parte del pensiero di Umbria Jazz, tuttavia, è rivolta all’edizione del 2023, quella del cinquantenario.
  • D’estremo interesse sembra anche l’edizione 2023 del Festival internazionale di mezza estate, che si tiene ogni anno a Tagliacozzo, dove fu fellonescamente sconfitto Corradino di Svevia. Il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore artistico della kermesse, cosí si è espresso su Facebook:

Cari affezionati,
con gioia condivido gli spettacoli del Festival!
Il Volo con orchestra Sinfonica Abruzzese e Jacopo Sipari, Enrico Brignano, Carmen Consoli, Roby Facchinetti, Roberto Molinelli con gli Abba, Morgan con Orchestra Sinfonica Abruzzese, Fabrizio Moro, Mogol con Angelo Valori & Medit Voices, Alessandro Quarta con Progetto Syntagma, Javier Girotto con Servillo, Fabrizio Mancinelli, Napo e la grande opera con Donata D’Annunzio Lombardi, Amadi Lagha, Luca Bruno, Giuseppina Piunti e Sergio Bologna e International Opera Choir – Coro Internazionale Lirico Sinfonico! Insieme a loro Simon Krečič, Dian Tchobanov, Raffaella Cardaropoli, Giuseppe Albanese, Nikolay Sevastianov Lalov, Gyüdi Sándor, Ripalta Bufo, Lorenzo Martelli, Guido Cellini!

  • Vive dal 10 al 17 luglio il ventesimo Ischia Global Film & Music Festival. Tra le tante proiezioni gratuite, da menzionare ‘the Gray Man’, di Anthony e Joe Russo, con Ryan Gosling, per non parlare dell’attesissimo ‘Ghosted’, Ana De Armas e Chris Evans, in uscita su Netflix il 22 luglio. Saranno oltre duecento, comunque, i titoli complessivamente proposti tra le sale dell’isola e le piattaforme Mymovies.it e Eventive.org: settanta lungometraggi, trenta documentari e cento cortometraggi provenienti da circa quaranta Paesi del mondo. L’ Ischia Global Film & Music Festival è realizzato con il sostegno della direzione generale Cinema e Audiovisivo del MiC e della Regione Campania, ed è promosso dall’ Accademia internazionale arte Ischia insieme a Riflessi Tatatu RS Productions e Givova, Banca Ifs e MedMar.
  • È stato ufficialmente attivato il portale internazionale www.bronzi50.it, la “mappa” ufficiale delle iniziative e delle suggestioni che, da adesso alla fine dell’anno, accompagneranno il cinquantesimo anniversario della scoperta delle magnifiche statue greche. Notizie, aggiornamenti, eventi, itinerari, attività… Per la verità, sul portale, trovano spazio non solo i Bronzi ed il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ma anche altre importanti realtà e siti archeologici di tutta la regione: Archeoderi, Capo Colonna, Villa romana di Casignana, Castiglione di Paludi, Francavilla Marittima, Hipponion, Laos, Locri Epizefiri, Medma, Monasterace Marina e Caulonia, Mura greche, Scolacium, Sibari, Tauriani. Tutti i contenuti scientifici che arricchiscono le varie sezioni sono stati elaborati dagli studiosi prof. Filippo Arillotta, prof. Daniele Castrizio e prof. Fabio Cuzzola. A supporto di tutte le attività, anche cinematografiche, e per una maggiore diffusione globale, non potevano mancare i social, come le pagine ufficiali Facebook e Instagram @bronzidiriace50 e seguendo l’hashtag ufficiale #bronzi50. Ecco qualche anticipazione: (altro…)

cinquant’anni di Bronzi. E molto piú! (2)

È stata presentato ieri, a Reggio di Calabria, il programma d’iniziative che celebrerà il 16 agosto 2022, data del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, le due testimonianze piú interessanti, tra quelle attualmente ammirabili, della scultura bronzea del V secolo. Tra gli appuntamenti internazionali, il Gran Galà “I Bronzi di Riace a Vienna”, nell’Ambasciata italiana, in calendario nel mese di settembre e, nel mese di dicembre, la rappresentazione dell’‘Adriana Lecouvrer’ di Francesco Cilea, nel teatro cittadino intitolato al compositore, con Maria Agresta e Michele Fabiano. Accanto agli eventi, le campagne di promozione e comunicazione a livello nazionale ed internazionale: promozioni dei Bronzi nelle grandi stazioni su video-wall, screen promozionali nei grandi aeroporti, brandizzazione al Giro d’Italia, e al Salone del libro di Torino, nel mese di maggio.  Nonché, forse soprattutto, la candidatura dei Bronzi a patrimonio UNESCO. Alla conferenza tenutasi ieri, 14 aprile, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ne seguiranno delle altre ma quanto comunicato* sembra meritevole, fin da adesso, delle migliori attenzioni: (altro…)

cinquant’anni di Bronzi. E molto piú!

Nel 2022 ricorrono i cinquant’anni dal ritrovamento nel mar Ionio dei Bronzi di Riace. È ricorrenza della massima importanza ed il 2022 sarà all’uopo costellato d’iniziative, eventi, manifestazioni. Ieri, 25 gennaio, è stato istituito presso la Regione Calabria il Comitato di coordinamento interistituzionale, contestualmente al gruppo di lavoro.
Quanto alle iniziative progettate dalla Fondazione Italiani su incarico del Comune e proposte alla Regione, (altro…)

Giornate professionali di Cinema, Freddie Mercury, Bronzi di Riace e altri demoni

  • Rilanciamo in questa sede quanto proposto mercoledí scorso, per l’anniversario della scomparsa di Freddie Mercury: creare uno spettacolo, un film, una serie con un ologramma di Freddie oppure con le tecnologie dell’animazione.
  • Ricorrerà nel 2022 il cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace; ci sarà un intero anno di festeggiamenti tra Reggio Calabria, dove ha sede il Museo archeologico nazionale che li custodisce, Bari, Napoli, Messina e Roma. Quanto al logo ufficiale, è stato presentato venerdí e lo riproduciamo a fine post. A quando, peraltro, un MArRC Channel?
  • Cominciano oggi a Sorrento le Giornate professionali di Cinema, giunte alla quarantaquattresima edizione e arrivate ad una versione “Energy”; proiezioni, anticipazioni, incontri, convegni… tutto il cinema italiano si ritrova nell’appuntamento autunnale organizzato dall’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con la collaborazione dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali), con il sostegno del MIC, del Comune di Sorrento e della Regione Campania e il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica. L’anteprima è affidata al film ‘Caro Evan Hansen’, di Stephen Chbosky con Ben Platt, Julianne Moore, Kaitlyn Dever e Amy Adams; tra gli ospiti, sono attesi, tra gli altri, Denise Capezza, Francesco Ferrante, Alessandro Siani, Christian De Sica, Pio e Amedeo, Edoardo Leo, I Ditelo Voi, Fabio De Luigi, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Andrea Pisani, Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Sarah Felberbaum, Marisa Laurito; i registi Luigi Pane, Francesco Prisco, Paolo Genovese, Luca Miniero, Paolo Costella, Gabriele Mainetti. La serata del Biglietto d’oro, condotta da Gioia Marzocchi si terrà il 1° dicembre; a seguire, sarà proiettato in anteprima nazionale ‘Belfast’, ultima fatica di Kenneth Branagh.
  • Si conclude, purtroppo, in queste ore la rassegna ‘Incontri con il cinema buddhista’, organizzata al cinema Farnese di Roma dalla fondazione Maitreya, dall’Istituto di cultura buddhista e da Asiatica Film Festival. Sono stati tre giorni di incontri tematici, presentazione di libri e di dieci opere tra fiction e documentari, provenienti da Corea del Sud, Bhutan, Cina, India, Hong Kong, Nepal e Taiwan. Nelle intenzioni degli organizzatori, i film presentati “raccontano l’esperienza di chi ha percorso il sentiero indicato dal Buddha e ci avvicinano a questa grande via spirituale universale in un rapporto vivo e diretto tra Oriente/Occidente“.
  • Tra oggi e domani si snoda una serie d’iniziative organizzate in Calabria per ricordare il regista, documentarista, sceneggiatore Vittorio De Seta, scomparso dieci anni fa. Secondo quanto riportato dall’agenzia Agi, De Seta sarà omaggiato con degli eventi che si svolgeranno a Catanzaro e a Sellia Marina, il paese sulla costa ionica calabrese nel quale il regista, nato a Palermo, (altro…)

Bronzi all’Expo? C’è chi dice no!

 “Al di là dell’Expo (…), la mia ferma contrarietà all’ipotesi che i Bronzi possano venire spostati da Reggio Calabria è motivata da serie preoccupazioni circa la conservazione di questi incredibili pezzi d’arte e di storia. Basta informarsi per venire a conoscenza dei dubbi degli esperti e dei pericoli ravvisati dalle perizie effettuate negli anni scorsi, quando le statue dovevano essere spostate in Sardegna per il vertice del G8. Ed è sufficiente aprire i giornali per leggere gli appelli del personale specializzato affinché non si vada a rischiare inutilmente un trasferimento, quando queste opere hanno svariati punti di fragilità e microfratture che rendono assai rischioso qualsiasi azzardo. Basterebbe il principio di precauzione o il semplice buon senso per portare a considerare come non ipotizzabile l’utilizzo dei Bronzi come sfondo per allietare lo sguardo dei visitatori che vorranno recarsi a quella che, in ogni caso, resta una fiera. Ma c’è un’altra ragione che mi porta a rifiutare l’ipotesi che questo vero e proprio simbolo della Calabria venga impacchettato e portato in Lombardia. Questa è l’estrema faciloneria con cui si dispone di un patrimonio che dovrebbe essere il punto di forza della nostra Regione. Una bandiera che, seppur temporaneamente, viene espropriata per ragioni che nulla hanno a che fare col nostro territorio. Io credo che si tratti dell’ennesima mancanza di rispetto che i calabresi e specialmente i reggini debbano subire. Il Museo della Magna Grecia riesce ad essere attraente, al momento, quasi esclusivamente per la presenza dei Bronzi di Riace. Ora, invece di aprire tutte le sale e renderlo un polo di attrazione per turismo e cultura, si vuole rimuoverne i pezzi più pregiati. Si tratta dell’ennesimo schiaffo al Sud. Mi sembra evidente che la sfida dell’Expo di essere un’opportunità di rilancio per l’Italia intera – eventualità cui peraltro noi del Movimento 5 stelle non abbiamo mai creduto – sia già stata persa in partenza. Ora spero solo che i cittadini e gli esperti possano far mutare idea ad una compagine di governo interessata solo alla scenografia di uno spot e non certo all’arte, alla cultura o ad un vero rilancio del Mezzogiorno.”

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quella movimentazione non s’ha da fare

Il ministro Bray ha dichiarato che i Bronzi di Riace, a lungo in restauro nelle sale di Palazzo Campanella, torneranno al Museo nazionale di Reggio entro il prossimo gennaio, per la gioia di studiosi, visitatori e persone che abbiano una pur minima sensibilità culturale.

Altre nubi, tuttavia, si addensano sulla città dello Stretto e sulla sua dimensione archeologica perché è stata elaborata un’ipotesi di rifacimento dell’area antistante il Museo che lascia perplessi i piú. La strada che passa davanti all’edificio sarebbe chiusa al traffico e, sollevata di sessanta centimetri, diventerebbe l’accesso a una piazza de Nava completamente rifatta, al di sotto della quale verrebbero creati un bar, una sala conferenze, amenità di vario tipo, ricchi premi e cotillon.

Si tratta di un’iniziativa la cui logica lascia molto a desiderare perché:

  • le strutture previste nell’area ipogea, sotto piazza de Nava, si potrebbero tranquillamente realizzare in un palazzo che è dietro al Museo, da anni abbandonato;

  • la strada che passa davanti alla detta istituzione è d’importanza cruciale nella viabilità cittadina e la sua chiusura costituirebbe un serio intralcio a pedoni e ad automobilisti (per chi la frequenta, anche la processione che si svolge durante le festività patronali diventerebbe un problema);

  • si tratterebbe di lavori che richiederebbero un tempo lunghissimo, durante il quale la popolazione ed i turisti sarebbero costretti a vedere uno dei punti piú importanti del centro storico cittadino squarciato da una ferita orribile alla vista e al cuore;

  • i denari necessari si potrebbero spendere in modo ben piú saggio.

Si auspica che le autorità competenti vogliano prendere in considerazione queste argomentazioni unitamente alle altre che sono state sollevate e riconsiderare tale deleterio progetto.

PS: Va comunque ricordato che in questo periodo al museo di Reggio è in corso la mostra ‘Arte torna Arte’, dedicata alle opere di Guttuso, De Chirico, Dalí, Fontana ecc… sequestrate alla criminalità.

in effetti…

Poiché molti si sono espressi sulla campagna pubblicitaria ‘Pari montagna, dispari mare’, dedicata alla regione Calabria, sembra opportuno che anche gli specialisti ancora inespressi dicano la loro.

Dubbio non v’è che l’artefice delle due sculture bronzee del V secolo a.C note a ognuno come “Bronzi di Riace” avesse diverso anelito riguardo le sue creature.

La comunicazione pubblicitaria fa bene a servirsene, però alcune sfumature meriterebbero maggiore attenzione.

La dizione, ad esempio, dovrebbe essere più curata, per non conferire rozzezza al messaggio e inficiare l’altrimenti tollerabile “così mi abBronzo“.

Da levigare, inoltre, il portamento dei due “bellimbronzi” e l’analiticità dei contenuti.

due bronzi e molto più!

I Bronzi di Riace, com’è noto, sono due magnifiche e celeberrime sculture bronzee, imperituro motivo di vanto per la città dello Stretto.

Non è questa la sede per ribadire la loro pregevolezza o le caratteristiche specifiche del loro pregio, anche in considerazione degli studi che hanno messo in risalto come le due sculture in origine fossero, se possibile, ancora più belle.

Avevano due elmi corinzi, n’è prova la forma delle teste e delle acconciature, avevano lance appoggiate alle spalle e tenute con indice e medio, come ancora oggi i boy scout usano con i loro alpenstock.

Avevano degli scudi, n’è chiaro indizio l’attaccatura visibile attorno al braccio.

Di recente il ricercatore vibonese Giuseppe Braghò, autore di ben due saggi sui Bronzi e i loro misteri editi da Pellegrini, ha portato avanti alcune affascinanti e suggestive ipotesi.

Sostiene il Braghò che, nel 1972, al momento del ritrovamento delle due statue, lo scudo di uno dei bronzi fu portato a Roma, venduto ad esponenti della criminalità in un ristorante e infine rivenduto all’incaricato di un importante museo americano, che l’avrebbe pagato seimila dollari (mannaggia, pare ne avessero chiesti venticinquemila!)

All’opinione pubblica si fece credere che scudo e lancia fossero scomparsi.

Un elmo finì forse nelle mani di un archeologo, ma su tale aspetto il Braghò non è ancora in grado di sbilanciarsi.

Inoltre, dulcis in fundo, i bronzi erano forse tre!

Sulla scomparsa dello scudo e della lancia è attualmente in corso un’indagine dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri.

Una donna, incontrata dal Braghò nel corso delle sue ricerche, sarebbe stata testimone del ritrovamento dei reperti e del loro furto, pare che il suo racconto sia agli atti dei carabinieri.

L’ex ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli aveva manifestato interesse verso il problema e desiderio di trovarvi soluzione.

Nei giorni scorsi si è espresso anche il ministro Bondi.

Concludo il post con alcuni, ulteriori segnali di speranza:

  1. il sangue versato dai martiri produce frutto. Oggi, proprio a Locri, sono previste manifestazioni in ricordo dell’onorevole Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria barbaramente trucidato tre anni fa;
  2. come avrete saputo dai media nazionali, due pericolosi capicosca sono stati arrestati;
  3. è stato scoperto un villaggio neolitico sull’A3, tra Scilla e Gioia Tauro;
  4. l’A3 sarà ultimata nel 2013;
  5. il ponte sullo Stretto sarà percorribile dal 2016 (garantisce Pietro Cucci, presidente della società Stretto di Messina);
  6. un amico mi chiedeva di citare l’associazione Attendiamoci, lo faccio volentieri. Già sul nome “Attendiamoci” si potrebbe ragionare a lungo…
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