spicchi d’arte tra baffi di storia (92)

  • Aggiornamento 4 aprile: sono state comunicate le cinquine dei David di Donatello 2022, le si elenca a fine post. Si ricorda, peraltro, che la cerimonia di premiazione avrà luogo il 3 maggio, a Cinecittà, con diretta su Rai 1 alle 21.20.
  • Tornano oggi, 3 aprile, le domeniche gratuite nei luoghi della Cultura. A seguito dell’adozione del Decreto Legge 24 marzo 2022, n°24, che ha sancito la cessazione dello stato d’emergenza per la pandemia, ogni prima domenica del mese i musei, i parchi archeologici e i luoghi statali di cultura garantiranno l’accesso gratuito a tutti i visitatori sebbene, in qualche caso, sia opportuno prenotare: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo. Già da venerdí scorso, 1° aprile, per accedere a monumenti, musei, gallerie, parchi, giardini monumentali dello Stato non è piú richiesto il possesso del certificato verde rafforzato, né di quello base, mentre resta l’obbligo delle mascherine. La certificazione è ancora richiesta, purtroppo, fino al 30 aprile, unitamente alle mascherine FFP2, per l’accesso alle sale cinematografiche, ai teatri e per la fruizione dei concerti al chiuso; per gli spettacoli che si svolgono all’aperto, fino al 30 aprile, oltre alle FFP2 è richiesta la certificazione di base.
  • Aderisce alle iniziative anche il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria dove, come si ricorderà, signoreggiano i Bronzi di Riace, insieme con numerose altre testimonianze. È di questi giorni, tuttavia, la dolorosissima nota levata dal direttore della struttura, Carmelo Malacrino, il quale, anche contestualmente ad alcuni recenti cambiamenti, lamenta una grave contrazione dell’organico: «Auguro al nostro funzionario i migliori successi per il proseguo di una brillante carriera e lo ringrazio per l’impegno profuso in questi anni. Non posso, tuttavia, non segnalare un’ulteriore contrazione dell’organico che mette a rischio tutte le attività che avevamo programmato per la primavera e l’estate. Anche e soprattutto in vista delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace. Restano ora scoperte funzioni nevralgiche relative a mostre e procedure di prestito di opere, sia in entrata che in uscita, ma anche la didattica e i progetti con scuole e università. Con sofferenza mi trovo obbligato a sospendere le manifestazioni già programmate per il mese di aprile, auspicando la rapida assegnazione di nuovo personale. (…) la gestione di una visita in sicurezza all’interno del Museo diventa estremamente complessa. Per questa ragione domenica 3 aprile, in concomitanza con la ripresa dell’iniziativa #domenicalmuseo, ci sarò anch’io tra le sale per supportare in prima persona il personale di vigilanza».
  • Nasceva cent’anni fa a Roma Carlo Lizzani, figura di spicco del cinema italiano; la Cineteca Italiana gli dedica un progetto speciale, promosso dalla Direzione Cinema del Ministero e realizzato insieme all’Aamod (Archivio storico Movimento operaio e democratico) e alla Casa del Cinema: ‘Carlo Lizzani, la Storia e le storie’, progettato con l’intento di percorrere la seconda metà del Novecento attraverso il lavoro del regista, con particolare riguardo ad opere quali ‘Mussolini ultimo atto’, ‘La vita agra’ con Ugo Tognazzi, ‘La guerra segreta’ con Henry Fonda, ‘Svegliati e uccidi’, ‘Banditi a Milano’, ‘Barbagia’), ‘San Babila ore 20’, ‘Nucleo Zero’. Critico dapprima, aiuto regista e sceneggiatore per i film del primo dopoguerra, Carlo Lizzani cominciò a lavorare con Aldo Vergano (lo si vede in una piccola parte ne ‘Il sole sorge ancora’), conobbe Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis, frequentò il set di ‘Roma città aperta’ e seguí Roberto Rossellini a Berlino per ‘Germania anno Zero’ (1948). Rientrato in Italia, si cimentò nelle sue prime regie da documentarista: ‘Togliatti è ritornato’, ‘Viaggio al Sud’, ‘Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato’; un anno dopo affronta il suo primo lungometraggio: ‘Achtung! Banditi’. Pienamente incastonati, ed efficaci esempi, del cinema neorealista di quegli anni altri suoi film, come ‘Ai margini della metropoli’ e soprattutto ‘Cronache di poveri amanti’, tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini. Coniugò, nondimeno, talento politico ed estetico, in pellicole quali ‘Il gobbo’(1960) e ‘L’oro di Roma’ (1961); del ‘63 il suo film piú celebre e riuscito, ‘Il processo di Verona’, sceneggiato da Ugo Pirro, nel quale raccontò la condanna di Galeazzo Ciano e degli altri congiurati che avevano deposto Mussolini il 24 luglio del ’43. Riuscí a dare nuova vita alla Mostra del Cinema di Venezia, dopo dieci anni di paludosa acquiescenza. Nel 2014, insieme all’Anac, i suoi figli Flaminia e Francesco hanno istituto il “Premio Lizzani”, assegnato ogni anno proprio alla Mostra di Venezia.
  • Marvel in fundo, (altro…)

la Scossa (anche cinematografica) di Reggio e Messina

Era il 28 dicembre 1908, le 5 del mattino. Mia nonna aveva cinque mesi.

Un tremendo terremoto – maremoto devastava le due città di Reggio Calabria e Messina in modo esiziale, catastrofico. Nei manuali di storia, nei francobolli e nei discorsi da bar è ricordato come ‘terremoto di Messina’ ma tale denominazione è, come intuibile, erronea perché non tiene acconto di quanto avvenne sulla sponda calabrese.

Esce oggi nelle sale di Roma e della Sicilia, dopo il passaggio fuori concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il film collettivo ‘Scossa’, prima grande ricostruzione cinematografica del sisma, composta a otto mani da Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Citto Maselli e Nino Russo, autori dei quattro brevi film che compongono l’opera.

aspettando Venezia

Finalmente ufficiale l’elenco dei titoli italiani in lizza per la 68ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia:

  • Quando la notte, di Cristina Comencini, con Claudia Pandolfi e Filippo Timi, tratto da un omonimo romanzo della stessa Comencini;

  •  con Terraferma, di Emanuele Crialese, con Donatella Finocchiaro e Beppe Fiorello;

  •  L’ultimo terrestre,  del fumettista Gipi (al secolo Gianni Pacinotti) al suo esordio cinematografico (VEDI TRAILER).

 Fuori concorso:

  • Scossa, di Citto Maselli, Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti e Nino Russo

  • Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi

  • e Marco Bellocchio: Venezia 2011, cortometraggio di Pietro Marcello .

 Infine l’Evento Speciale Fuori Concorso Questa storia qua, documentario su Vasco Rossi di Alessandro Paris e Sibylle Righetti.

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