Luce su Repubblica e un po’ su tutto

Un nuovo canale video nasce in questi giorni dalla collaborazione tra Repubblica.it e l’Archivio Storico dell’Istituto Luce e va ad aggiungersi a quelli già esistenti su YouTube e Dailymotion.
Si tratterà di una serie di playlist decise tra le due redazioni che consentiranno di accedere a filmati spesso inediti e consentiranno di navigare negli sconfinati materiali dall’Istituto che, proprio in questi giorni, vede il compimento del proprio novantesimo genetliaco.
Gli articoli dei giornalisti accompagneranno i video, che diventeranno piú numerosi di settimana in settimana; le prime playlist che andranno on line riguarderanno la storia del mondiali di calcio, la Grande Guerra, gli italiani al mare negli anni Trenta, i naufragi del secolo scorso, compreso quello dell’Andrea Doria (ed è ancora dir poco, visto che la totalità di quanto esistente in magazzino consta di decine di migliaia di filmati e tre milioni di fotografie, che hanno meritato l’ingresso nel Registro Memory of the World dell’Unesco).
Dulcis in fundo, sul canale saranno ospitati anche filmati correlati alla mostra ‘Luce -L’immaginario italiano’, che si tiene a Roma, al Vittoriano, dal 4 luglio al 21 settembre e ricorda i novant’anni dell’istituzione con una selezione curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica.
Si apprende in queste ore, inoltre, che a Cinecittà, nella stessa area che ospita anche l’Istituto Luce, nascerà il primo Museo Nazionale del Cinema Italiano, sulla base di un progetto concepito anni fa dal Ministero ed in collaborazione con le Teche Rai; per evitare gelosie con Torino, l’attuale responsabile del MiBac, Franceschini, si è cosí espresso:
In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino ma è un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi. Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano”.
Si prevede che il Museo debba contenere filmati epoca, fotografie ma anche le prime macchine da presa usate in Italia, le pizze con le pellicole dei primi film o la sedia da cui Federico Fellini dirigeva i suoi capolavori.

archivio Luce channel

Nasce il canale Dailymotion di Archivio Luce: www.dailymotion.com/LuceCinecitta. La prestigiosa istituzione, indispensabile in Italia già dagli anni Venti del Novecento e Memoria del Mondo dell’Unesco dal 2013,  mette a gratuita disposizione degli appassionati oltre cinquemila video, di cui molti cinegiornali, in gran parte inediti (chi scrive è particolarmente contento perché, in virtú dell’esperienza fatta a Cinecittà, è ben consapevole delle potenzialità dell’archivio).

Intervistati dall’ANSA, i dirigenti delle due realtà coinvolte hanno espresso orgoglioso e comprensibile entusiasmo; Rodrigo Cipriani Foresio, presidente di Istituto Luce Cinecittà, ha dichiarato che

Raccontare il passato su piú piattaforme digitali possibili è il modo per raggiungere il piú vasto pubblico, per condividere la nostra identità e – in particolare con Dailymotion – per parlare a un pubblico che, nel cercare l’attualità, ha così l’occasione di conoscere e scoprire le nostre origini”

mentre Giuseppe De Martino, EVP EMEA Dailymotion, ha aggiunto che

Grazie a questa partnership la tradizione, la memoria e l’innovazione si uniscono per offrire un pezzo storico delle cronache italiane e non solo, sul web. Per Dailymotion è un’occasione di grande valore, vista l’importanza della funzione che ha svolto negli anni l’Istituto Luce, nel contribuire a formare una cultura unitaria, democratizzando l’informazione, grazie alla tv che ha saputo raggiungere anche la parte meno alfabetizzata della popolazione.  Ancora una volta Dailymotion vuole dare il suo contributo e offrire una grande occasione ai suoi utenti, mettendo a disposizione spazi virtuali nell’era in cui viaggia tutto più veloce, guardando ai giovani soprattutto, aprendo per loro con un semplice click interessanti contenuti degli archivi dello storico istituto romano”.

Dailymotion è la seconda piattaforma video al mondo; secondo comScore, in Europa è addirittura il primo sito per numero di visite, in tutte le categorie; vanta, infatti, 120 milioni di visitatori unici e due miliardi e mezzo di video visti al mese (classifica agosto 2013).

YouTube – Luce

Nasce su YouTube il canale di Cinecittà Luce, che racconterà quarant’anni di storia del nostro Paese, attraverso filmati dedicati all’arte, alla tecnologia, al cinema, alla politica e al costume.

Le fonti sono i diciassettemila Cinegiornali Luce, realizzati dal 1927 al 1945, per una durata complessiva di circa quattrocento ore e la Settimana Incom (1946-1964), quattordicimila titoli per circa trecentocinquanta ore. 

Testimonial dell’iniziativa Paola Cortellesi e Gianni Minoli, library di partenza di trentamila video.

Fiat Luce (semper!)

Luciano Sovena, amministratore delegato di Cinecittà Luce S.p.A., ha denunciato la situazione difficile della società in un’intervista rilasciata  a Paolo Conti del Corriere della Sera:

«È in gioco il futuro non di una qualsiasi società per azioni, ma del marchio audiovisivo più prestigioso d’Italia e tra i più antichi del mondo, sicuramente più dello stesso Disney. Tutto ciò avviene mentre si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia rischiando di chiudere un insostituibile archivio storico, un’agenzia di promozione del cinema italiano all’estero e impedendo di valorizzare nuovi talenti con la distribuzione di film d’autore.
Siamo a un passo dal chiudere i battenti. Dal licenziare dipendenti. Dal sospendere un’attività preziosissima per il cinema contemporaneo e la memoria audiovisiva italiana. Quest’anno i soldi basteranno a pagare gli stipendi e poco più».

Venerdì si è aperta la procedura di crisi ministeriale e non è stato presentato alcun piano di rilancio.

Negli ultimi anni i finanziamenti riconosciuti dal Fus (fondo unico dello spettacolo) a Cinecittà Luce sono andati in caduta libera: nel 2004 29 milioni di euro, nel 2005 27, nel 2010 17,2 e solo 7,5 quest’anno. Appena sufficienti per pagare gli stipendi dei 126 dipendenti.

Cinecittà Luce spa (nata nel 2009 dalla fusione di Cinecittà Holding con L’Istituto Luce e l’incorporazione di Filmitalia, che promuove il cinema italiano all’estero) rivendica un vasto campo d’azione. Un archivio immenso: l’Italia audiovisiva dal 1923 agli albori della tv, 100 mila cinegiornali, 10 mila documentari, 350 mila foto, l’archivio di Stato dell’Albania fascista e pre-comunista, fondi come quello di Folco Quilici, di Mario Canale (centinaia di backstage dei film girati in Italia) gli archivi dell’Eni, del Movimento operaio e della Resistenza.

Una S.p.A. con mansioni da Ente pubblico, col bilancio in attivo e una gestione dei costi di gestione considerata virtuosa e apprezzata anche dalla Corte dei conti.

Il desiderio di salvare Cinecittà Luce e tutto ciò che essa rappresenta è stato accolto da molti politici e da molti professionisti, tra cui Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Saverio Costanzo, Angelo Barbagallo, Mimmo Calopresti. Un po’ tutti ricordano l’importanza dell’istituzione dal punto di vista storico, artistico, economico, del prestigio internazionale del Paese. Si ricorda l’importanza dell’Istituzione come memoria storica del nostro cinema, struttura che promuove all’estero la nostra cultura cinematografica e istituzione indispensabile agli esordi di un artista (“Private“, di Saverio Costanzo, ha visto la “luce”  – è il caso di dire! – proprio grazie alla società. Altrettanto il recentissimo Into Paradiso).

Inoltre, se davvero, come sembra, gli stranieri si sono  finalmente decisi a tornare alla Hollywood sul Tevere, sarebbe una perdita incommensurabile per il made in Italy.

Nell’intervista l’Ad  Sovena indica le possibili vie d’uscita:

  1. una mobilità di parte del personale verso il ministero dei Beni culturali;
  2. l’intensificazione di accordi già avviati con Telecom, Fastweb e Google per il video on demand.
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