auditel, trent’anni e molto piú
In occasione dei trent’anni di Auditel si è tenuta alla Camera dei Deputati la conferenza ‘Le nuove sfide, la società italiana che cambia’. Il presidente della società, Andrea Imperiali, ha ricordato che “negli ultimi anni il mercato televisivo ha subito mutamenti radicali; la digitalizzazione dei contenuti e l’innovazione tecnologica hanno dato spazio a nuovi soggetti, nuovi linguaggi e nuove modalità di fruizione. In poco piú di un decennio, dalle sei -sette grandi reti generaliste storicamente rilevate, si è passati a monitorare centinaia di emittenti, 440 sul digitale terrestre e 290 tra soggetti free e pay sul satellite”. Imperiali ha ricordato due importanti traguardi di Auditel: la pubblicazione, a partire dal 30 luglio, dei dati del nuovo Superpanel, composto da 16.100 famiglie, pari a 41.100 individui nonché, entro la fine di quest’anno, (more…)
l’epinicio (comprensibile) di SuperQuark
Secondo i dati Auditel, l’edizione 2017 di ‘SuperQuark’ è stata la piú vista degli ultimi cinque anni e i dirigenti Rai intonano giustificati epinici.
A fronte del pur decoroso 12/13% di share delle passate estati, quest’anno l’interessante trasmissione di Piero (ma spesso anche di Alberto) Angela ha totalizzato una media del (more…)
panel contro panel (4)
È cominciata oggi, 31 luglio 2017, la pubblicazione dei dati d’ascolto del nuovo Auditel, quello del SuperPanel. In tempi di supereroi alla cinematografica ribalta sembrerebbe ovvio ma quello che qui sembra interessante sottolineare è che questo nuovo campione di 16.100 famiglie, corrispondenti a circa 41.000 individui, è il primo in Europa per numerosità, migliore al mondo nel rapporto panel/popolazione. Un dato che ci fa piacere sottolineare, è l’ascolto particolarmente alto della puntata di ‘Techetechetè’ di ieri sera, dedicata ad Anna Marchesini (3.581.000 spettatori, share del 22%).
Tornando agli aspetti tecnici, (more…)
panel contro panel
I dati Auditel e i criteri di rilevamento dei dati d’ascolto sono stati spesso oggetto di riflessione, spesso anche di critica. Nei primi anni duemila si tentò di aumentare il numero delle famiglie campione, facendole passare da circa 5.200 a 10.000, ma i competenti dell’epoca rilevarono che la differenza nei dati in uscita era minima (altri tempi? altra televisione?). Di recente sono stati introdotti concetti come il rapporto tra ascolto del programma e sua presenza sui social, soprattutto Twitter, o il ritorno all’indice di gradimento.
Sky Italia, tranche italiana di un impero che Rupert Murdoch vuol rendere sempre piú agguerrito, creando magari anche una pay tv unica per tutta Europa, varerà il prossimo luglio quello che ha definito Smart Panel, un nuovo sistema di rilevazione che andrà a integrare i dati Auditel e renderà piú completo e analitico il panorama dei dati.
Uno degli aspetti che lo Smart Panel proposto da Sky tenta di risolvere è legato al fatto che Auditel dava risultato ‘0’ (zero) per alcuni spazi pubblicitari ed è brutto dire al cliente ‘sa, lo spazio che ha pagato è stato visto da 0 persone‘; un altro aspetto è che Auditel misura 130 canali di Sky con circa 1.000 famiglie, senza misurare l’ascolto della pay-tv su dispositivi diversi dal televisore, mentre Smart Panel copre oltre 180 canali e misura anche l’ascolto di Sky On Demand, Sky Go, Sky Online. Smart Panel, inoltre, rileva gli ascolti differiti fino a un massimo di 28 giorni (contro i 7 di Auditel) e calcola l’ascolto di un programma ogni 10 secondi, contro il minuto netto di Auditel.
Dalle prime sperimentazioni, emerge che in molti casi, l’andamento dei programmi televisivi e degli spazi pubblicitari è più omogenero e meno altilenante di quello che propone Auditel, e lo 0 si raggiunge davvero in pochi casi che , secondo i dirigenti Sky, diventeranno ancora di meno quando il panel sarà completo.
Le famiglie che entrano nel campione ricevono in omaggio un buono acquisto di MediaWorld; vengono scelte da Ispos e le rilevazioni sono certificate da Deloitte (cfr. articolo di Massimo Galanto su TvBlog).
Tivin share: ascolti tv in tempo reale
Tivin share è diverso da Auditel, almeno promette di esserlo. I dati Auditel arrivano alle redazioni televisive e alle altre strutture interessate ogni mattina alle 10.10 circa; ai ragazzi che studiano marketing e management dei media si racconta che vengono stampati ed esposti nei corridoi, a mo’ di muro del pianto per chi non è stato baciato dal favore del pubblico e di imminente pericolo per chi li stesse contemplando alienandosi dalla realtà e corresse il rischio, pertanto, d’essere vittima di sodomie aziendali.
Tivin share è diverso; promette la valutazione in tempo reale del numero dei telespettatori e della share, cioè della percentuale di pubblico che sta seguendo il programma. Si annuncia come
“naturale estensione della piattaforma tivin second screen già utilizzata da importanti network televisivi italiani (…) consente di monitorare lo share televisivo in tempo reale per tutti i canali tv distribuiti sulle piattaforme digitale terrestre e satellite, grazie alla tecnologia di riconoscimento automatico del contenuto (…) permettendo di estendere le campagne televisive al mondo on line e sincronizzare l’advertising tv in tempo reale con quello presente su web, smartphone, tablet e smart tv. Permette inoltre l’integrazione dei dati televisivi su strumenti di analisi web, come Google Analytics, consentendo una misurazione in tempo reale da parte degli inserzionisti dell’impatto di ogni spot televisivo sulle performances del proprio web.”
(comunicato di Vetrya S.p.A.)
l’ascolto di Alessia
Il 16% (15.99 per la precisione) è esattamente quanto mi aspettavo
per la prima puntata di Extreme Make Over Home Edition Italia, parola!
fonte TvPro.it*
*le curve di TvPro sono calcolate sulla media delle fasce orarie, è una loro scelta editoriale
gli ascolti di san Martino
Dati Share dom 11-11-2012, totale Individui
02.00 – 07.00 | 07.00 – 09.00 | 09.00 – 12.00 | 12.00 – 15.00 | 15.00 – 18.00 | 18.00 – 20.30 | 20.30 – 23.00 | 23.00 – 02.00 | |
Rai 1 | 17.0 | 27.7 | 19.6 | 19.4 | 14.2 | 19.5 | 16.4 | 10.7 |
Rai 2 | 9.1 | 2.9 | 5.1 | 9.7 | 8.8 | 8.8 | 9.8 | 15.5 |
Rai 3 | 7.0 | 3.2 | 4.1 | 5.1 | 6.4 | 9.8 | 10.0 | 4.2 |
Rete 4 | 4.6 | 2.1 | 8.4 | 3.4 | 3.7 | 4.4 | 4.9 | 5.2 |
Canale 5 | 12.6 | 16.8 | 6.0 | 13.7 | 11.0 | 16.8 | 12.5 | 10.8 |
Italia 1 | 6.7 | 2.4 | 4.5 | 11.2 | 4.1 | 5.9 | 6.6 | 8.4 |
La 7 | 2.5 | 4.6 | 2.8 | 2.1 | 1.6 | 3.8 | 2.0 | 2.4 |
Altre |
40.5 | 40.4 | 49.6 | 35.3 | 50.1 | 31.1 | 37.8 | 42.9 |
Dopo il salto, i dati delle sette reti maggiori e le curve (more…)
figli di una TV minore?

LA REALE DIFFUSIONE DELLE RETI MINORI
Con l’avvento del digitale terrestre, la proliferazione delle reti e la diffusione dei canali satellitari, il telecomando ha trovato nuovi orizzonti che vanno ben al di là del tasto 9 cui eravamo abituati fino a poco tempo fa. L’offerta di canali è ora spropositata, anche se i contenuti non hanno seguito di pari passo l’espansione delle reti. Infatti se si tolgono i canali +1 e le repliche, i contenuti originali restano piuttosto limitati.
Quello che ci interessa fare oggi però, è scattare una fotografia agli ascolti delle reti televisive. Ci sono molte sorprese, al di là delle reti generaliste i movimenti di audience cominciano a premiare la ricchezza di contenuti.
Nella prima tabella sono evidenziati gli ascolti medi sull’intera giornata nelle ultime settimane.
In questa seconda tabella invece, le reti sono ordinate sugli ascolti medi del Prime Time.
È interessante notare alcune differenze rispetto alla tabella precedente. In particolare Iris e Rai4 che nel Prime Time surclassano Real Time, probabilmente perché trasmettendo prevalentemente repliche di programmi popolari tipiche da generalista, più si avvicinano al target largo del Prime Time. Continuano a rimanere molto distanziate le reti a pagamento.
Resta evidente come le reti di maggiore diffusione non necessariamente debbano essere distribuite su più piattaforme. Iris ad esempio è visibile solo sul digitale terrestre ed è più vista (ad esempio) di Cielo Tv, distribuita sia sul DTT che sulla piattaforma Sky.
Auditel, questo sconosciuto
Avvertenza: questo post risale al gennaio 2008, da allora molto è cambiato. Con riguardo al tag ‘Auditel’, si consiglia di leggere anche i post piú recenti.
Trovo utile a fini pedagogico – divulgativi riprendere (con qualche correzione) un interessante articolo apparso su Digital Sat, che permetterà ai profani e non (capita perfino di incontrare editori tv con le idee confuse) di capire cos’è l’Auditel, il boia da cui dipendono i destini dei programmi e delle star del piccolo schermo (comunque vi consiglierei di visitare anche www.auditel.it)
AUDITEL, I NUMERI CHE CAMBIANO LA TELEVISIONE (more…)