Cleopatras in comparison

As anyone remember, the diatribe on the Netflix series dedicated to Queen Cleopatra, written by Peres Owino and NneNne Iwuji, produced by Jada Pinkett as part of a project on African Queens, on air since tomorrow, May 10, in four episodes of 45 minutes each, dates back to a few weeks ago.
The reason for the controversy is the colour of the actress Adele James’ skin (black) whereas, according to many scholars, Cleopatra VII was of Macedonian blood. In Italy Alberto Angela also remembered it, in one of his shows.
Well, another TV Cleopatra is going to arrive! The Egyptian documentary channel “al-Wathaeqya”, of the Documentary Production Sector at the United Media Services Company, announced it has begun producing a documentary about the true story of Queen Cleopatra, one that aims to tell a historically accurate depiction of her life.
The documentary channel said in a statement: (altro…)

Tutankhamon, Fast & Furious, altri demoni

  • Gianvito Casadonte ha ricordato sul suo profilo Facebook le date del prossimo Magna Græcia Film Festival, il diciannovesimo. Si terrà dal 30 luglio al 6 agosto; John Landis sarà premiato con la Colonna d’Oro e sarà protagonista di una masterclass per l’omaggio al suo cult-movie ‘The Blues Brothers’, in occasione dei 40 anni dalla scomparsa di John Belushi.
  • Festeggerà invece quarant’anni il Torino Film Festival, il prossimo 25 novembre. Ci sarà una serata d’apertura al Teatro Regio del nobile capoluogo sabaudo, trasmessa in diretta su Rai Radio nell’ambito del programma Hollywood Party; protagonisti Francesco De Gregori e Steve della Casa, quest’ultimo direttore del Tff e storico conduttore della trasmissione. Tema della serata: Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan al cinema.
  • Si svolgono in questi giorni a Roma le riprese di ‘Fast & Furious 10’; fino alla mezzanotte di sabato le riprese si svolgono da Lungotevere Aventino a via del Teatro Marcello, passando per via de’ Funari, via degli Astalli, piazza Campitelli. Una dozzina in tutto le strade interessate dalle limitazioni. Nei giorni seguenti, il set si sposterà anche ai Castelli romani: il 16 e 17 maggio le riprese interesseranno le vie di Genzano.
  • Sarà nelle sale dal 9 all’11 maggio il film documentario ‘Tutankhamon. L’ultima mostra’, diretto da Ernesto Pagano e prodotto da Laboratoriorosso e Nexo Digital. È stato realizzato in occasione dei cento anni dalla scoperta della tomba del faraone forse piú conosciuto della storia, insieme con Rammesse II, quel grande di Akhenaton e pochi altri. Gli spettatori potranno rivivere sul grande schermo quei momenti unici e seguire in esclusiva lo spostamento di centocinquanta oggetti del tesoro di Tutankhamon per la più grande mostra internazionale mai dedicata al Faraone, che il fotografo Sandro Vannini ha seguito in esclusiva mondiale: l’ultima mostra in assoluto dedicata al tesoro perché per volere del governo egiziano ora questo patrimonio immenso diverrà inamovibile e potrà essere visitato solo nella sua sede del Cairo. La voce guida del documentario sarà quella di Manuel Agnelli.
  • Poste Italiane celebra i suoi primi centosessant’anni e ha all’uopo organizzato un evento alla Nuvola di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Quella di Poste Italiane – ha dichiarato, fuori programma, il Capo dello Stato – è la storia del nostro Paese, per tanti aspetti è la storia del costume e della cultura del nostro Paese”.
  • Tornano, a partire da domani, 6 maggio, gli appuntamenti di “Note in Biblioteca”, rassegna di incontri musicali a ingresso gratuito della Istituzione Universitaria dei Concerti in collaborazione con il Sistema Biblioteche di Roma e l’Accademia Chigiana di Siena. La serata d’apertura, alle 20:30, è prevista alla Biblioteca Ennio Flaiano, in via Monte Ruggero 39, con una conferenza-concerto di Giovanni D’Alò intitolata “Morricone Proibito” con Luca Pincini al violoncello; il 20 maggio, alle 20.30, alla Biblioteca Vaccheria Nardi (via Grotta di Gregna, 37), la violista Martina Santarone eseguirà musiche di Schumann e Vieuxtemps con Antonino Fiumara al pianoforte; il 27, alle 20.30, alla Biblioteca Villa Leopardi (via Makallè, ingresso parco), il violinista Alessandro Marini si esibirà in duo con la pianista Silvia D’Augello, su musiche di Schnittke, Mozart e Grieg; l’ 11 giugno, alle 11.30, alla Biblioteca Vaccheria Nardi, il gruppo di percussionisti ALL – Ars Ludi Laboratorio diretti da Rodolfo Rossi proporrà un percorso alla scoperta di alcune delle culture piú rappresentative dei diversi continenti attraverso e alla conoscenza della storia degli strumenti. In chiusura, il 24 giugno, alle 20.30, alla Biblioteca Villa Leopardi, ci sarà una bella serata jazz, con Damiano De Matteis al contrabbasso, Vittorio Esposito al pianoforte e Cesare Mangiocavallo alla batteria.
  • Politica in fundo, abbiamo spostato ad altra sede il testo del disegno di legge per lo spettacolo

brevi dai media (89)

  • aggiornamento 15 luglio: sono iniziate sui terreni dietro Cinecittà World, a Castel Romano, le riprese della serie in dieci puntate ‘Romulus’, che muove le mosse dal coraggioso e filologico film ‘il Primo Re’, di Matteo Rovere. L’ambientazione è quella di un’Alba Longa dell’800 a.C; Matteo Rovere, creatore, show runner e regista degli episodi insieme con Michele Alhaique e Enrico Maria Artale, spiega che nella serie sarà raccontata la “realtà che ha fatto da genesi a quella leggenda, sui movimenti e gli scontri delle tribú latine, su chi ci sia dietro il personaggio leggendario di Romolo”. Produzione Sky, Cattleya e Groenlandia, distribuita da Itv, ‘Romulus’ debutterà nel 2020.
  • Una conduttrice, anche attrice, che stimo particolarmente, tornerà finalmente in televisione con un programma tutto suo. La conduttrice è Enrica Bonaccorti, la trasmissione si chiamerà ‘Ho qualcosa da dirti’ e andrà in onda su Tv8, nel pomeriggio; sorta di emotainment, ospiterà persone vere che non sono mai riuscite a dire qualcosa davvero importante a chi tenevano davvero. Per partecipare basta mandare un messaggio di posta elettronica a [email protected] o chiamare il numero 3914173072.
  • Carlo Verdone è stato invitato dall’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences ad entrare nella giuria che, ogni anno, assegna le preziose statuette. L’attore simpaticamente confessa d’averlo saputo da un messaggino di Anna Praderio, la giornalista del Tg5, e d’aver esclamato: «Ma davero? Famme guarda’ su Internet…». Bisogna precisare, ma la cosa assolutamente non va a detrimento di Carlo, che l’Academy prevede l’iscrizione dei membri in una sola delle diciassette categorie; Carlo è stato inserito in quella degli attori, in compagnia, tra gli italiani, di Giancarlo Giannini, Matteo Garrone e Toni Servillo.
  • Il liquidatore della società “Edizioni Musicali Acqua Azzurra”, che custodisce i dodici album storici di Lucio Battisti, ha deciso di (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (27)

  • ‘Luchino Visconti. Alla ricerca del tempo perduto. Storia di un film mai realizzato’ è il titolo della mostra a cura di Alessandro Romanini e Francesco Frigeri, ospitata al Palazzo Ducale di Lucca dal 17 marzo al 21 aprile, promossa da Lucca film festival e Europa cinema insieme con il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. L’intento è quello di illustrare, con piú di quaranta progetti scenografici e altrettanti bozzetti di costumi, oltre a un vasto apparato di documentazione, un sogno che Luchino Visconti non riuscì a realizzare, una trasposizione cinematografica della monumentale opera letteraria di Marcel Proust.
  • Il “Piccolo Cinema America”, a Roma, è salvo, lascerà piazza Trastevere per approdare nel cortile del liceo Kennedy; la tradizionale arena estiva si terrà anche quest’anno dal 1° giugno, parola dei ragazzi del Piccolo America e di una convenzione stipulata con il liceo. 
  • Nell’ambito della consegna dei David di Donatello 2018, il prossimo 21 marzo, Steven Spielberg riceverà il ‘David alla Carriera – Life Achievement Award’;  il regista americano (altro…)

gods of egypt

The film ‘Gods of Egypt’ has wonderful visual effects. As for aesthetics, it seems inspired to ‘Saint Seiya – the Legend of Sanctuary’, due to the metallic shining of the divine clothes and armors, and some elements in cinematography and screenplay. (My hope is my readers will not get me wrong for such an ambitious comparison with an animated film, but boundaries are sometimes likely to be challenged).
Enormous, moreover, the amount of quotations.
Good actors, but (altro…)

per grandi e per piccini

* Sky Italia produce ‘In fondo al bosco’, noir di Stefano Lodovichi nelle sale cinematografiche giovedí 19 novembre. Una tradizione della Val di Fassa, in Trentino, la cosiddetta “notte dei Krampus”, vuole che gli abitanti di Croce di Fassa sfilino vestiti da diavoli. Secondo la leggenda, inoltre, i bambini cattivi possono essere rapiti. Caso vuole che quella notte Tommi, figlio di un alcolizzato (Filippo Nigro), scompaia e che il padre venga arrestato, condannato dall’opinione pubblica, infine scagionato per mancanza di prove. Cinque anni dopo viene ritrovato un bambino che, secondo il DNA, dovrebbe essere Tommi; la madre (Camilla Filippi), però, non riconosce e alcuni abitanti del villaggio lo ritengono una presenza maligna.
Giffoni Experience sbarca in Albania per il decimo anno, portando con sé un mese di cinema ed eventi. Diventa itinerante da quest’anno e parte da Tirana per poi raggiungere Durazzo, Scutari, Korka, Berat, Valona.
(altro…)

web in Italy and development countries

Two interesting studies, (Censis – UCSI and Pew Research Center) have highlighted the relationship of people with internet, respectively in Italy and in some countries in the developing world. A casual combination.
The landline is disappearing; only 1% of the population of Ghana, Nigeria, Bangladesh and Uganda have a fixed line, compared to 60% of the citizens of the United States of America. By them as well, mobile and smartphones have replaced the drive.
52% of Chinese buy on the web; 93% of Filipinos use forms of social networking, 75% of Lebanese do it for talking of politics (66 in Egypt, 63%in Jordan).
In Ukraine only 53% of the population has access to the network but 80% of the population said they follow politics thanks to the internet.
And in Italy?

Due interessanti studi, (Censis – Ucsi e Pew Research Center) hanno messo in luce il rapporto delle persone con internet, in Italia e in alcuni Paesi in via di sviluppo. Accostamento casuale.
Il telefono fisso sta scomparendo; solo l’1% della popolazione di Ghana, Nigeria, Bangladesh e Uganda possiede una linea fissa, contro il 60% dei cittadini degli Stati Uniti d’America. Anche da loro, cellulare e smartphone hanno soppiantato il fisso. Il 52% dei cinesi compra sul web; il 93% dei filippini utilizza forme di social networking, il 75% dei libanesi lo fa per parlare di politica (in Egitto il 66 e in Giordania il 63%).
In Ucraina ha accesso alla rete solo il 53% della popolazione ma l’80% della popolazione ha dichiarato di seguire la politica grazie a internet.
E in Italia?

(altro…)

War & Peace in the international cinema

The cinematographic relationships between East and West are very topical at this time, no doubt about it. If North Korea, whose computers still work hiccups, called ‘monkey’ Barack Obama, even the writers, the director and producers of ‘Exodus – Gods and Kings‘ do not fare much better. Apparently the film by Ridley Scott enjoyed very little to the competent Egyptian authorities, that stigmatize the poor historical correctness of some details, like the fact that the Jews are presented as the builders of the pyramids and Moses a general rather than a prophet, together with the problem of the impossibility to represent the prophets and religious figures in the Muslim Nations. Even the Egyptian Coptic Orthodox Church, in its own small way, expressed its opinion and has hinted a possible boycott of the film.
Moreover, it is from another country of Islamic culture, Pakistan, that comes the attack on the television series ‘Homeland‘, aired on Showtime, centered on a CIA agent suffering for bipolar disorder. According to the government of Islamabad, the series, winning in the West Global Award and Emmy, gives an image of Pakistan that is not correct at all to the truth, by representing the capital as a chaotic babel devoid of green and the entire country a kind of hell hole, inhabited only by rude, unpleasant and ignorant people, as well as terrorists. Terrorists, however, that would be inserted in series with the sole purpose of endorsing the cliché according to which Pakistan protects them, whereas, on the contrary, the sacrifice of those who work for the security of the country. should be praised Islamabad, moreover, is linked to the United States from many years of friendship and it is paradoxical, according to the Pakistani diplomacy, that the scenes that are in the movie were filmed in South Africa, in Cape Town.
As for Italy and its relationship with China, it is instead to detect a fruitful exchange of amorous feelings. At this time Italy, particularly Puglia, Tuscany and Lombardy are subject of a special attention but also of concrete initiatives by an Hong Kong production, on which reigns absolute secrecy. It seems that in the last two years, at least 14 Indian films and two blockbuster Chinese have been shot in Milan, and one under construction, to release in the spring of 2015, is also presented as a potential blockbuster, with a couple strolling so pleasant in the midst of boutique of the fashion and have a strictly oriental toast of tea against the backdrop of the Duomo.
The Chinese market is huge and you can bet that a film made in Milan, home of Expo 2015, by the way, may constitute a promotion strategy with outstanding performance and an attractive asset for the city’s economy which grossed in 2014 only 11 EUR 205 million for the film.
Alberto Contri, former head of Lombardia Film Commission, told the ‘Corriere della Sera’:
“The classic comedies and Oriental love stories provide continuous shifts then replicated by viewers fans. A typical example? Poor chasing him for the world the beloved woman, usually rich or vice versa. Movements that often are due also to the cachet that the same city are willing to offer: I saw the film on paper ambientati the sea change plot and be filmed in the mountains just to get more money. Films like the Chinese one are extraordinary opportunities not only to attract tourists. But also for product placement of Italian excellence or the linked activities in the city. Now equipment and workers are always choosen directly in Italy. As last item in the chapter “linked activities” there is the shopping of the troupe: the protagonists of a mysterious film are told to have spent in via Montenapoleone 40 000 euro in two hours. Nothing to do with five Indian gourmet documentary filmmakers, able to leave in the ‘quadrilateral of fashion’ 600 000 euro in a single afternoon”
Le relazioni cinematografiche tra Oriente e Occidente sono di grande attualità, in questo periodo, non c’è che dire. Se la Corea del Nord, i cui computer funzionano ancora a singhiozzo, ha dato della scimmia a Barack Obama, non se la passano molto meglio nemmeno gli sceneggiatori, il regista e i produttori di ‘Exodus – Dei e Re‘. Pare che il film di Ridley Scott sia piaciuto ben poco alle competenti autorità egiziane, che stigmatizzano la scarsa correttezza storica di alcuni particolari, come il fatto che gli Ebrei vengano presentati come i costruttori delle piramidi e Mosè un generale piuttosto che un profeta, unitamente al problema di non poter rappresentare profeti e figure religiose nelle Nazioni di fede musulmana. Anche la Chiesa ortodossa copta egiziana, nel suo piccolo, si è fatta sentire e ha lasciato intendere un possibile boicottaggio della pellicola.
Da un altro Paese di cultura islamica, il Pakistan, proviene peraltro l’attacco alla serie televisiva ‘Homeland‘, in onda sul canale Showtime, incentrata su un agente della Cia affetto da disturbi bipolari. Secondo il governo di Islamabad, la serie, premiata in Occidente con Global Award ed Emmy, restituisce un’immagine del Pakistan che non rende punto giustizia alla verità dei fatti, con una capitale che viene rappresentata come una caotica babele priva di verde e l’intero Paese una sorta di buco infernale, abitato solo da gente rozza, sgradevole e ignorante, nonché da terroristi. Terroristi, peraltro, che sarebbero inseriti nella serie al solo scopo di avallare il luogo comune secondo il quale il Pakistan li protegge, laddove, al contrario, andrebbe elogiato il sacrificio di chi lavora per la sicurezza del Paese. Islamabad, oltretutto, è legata agli Stati uniti da pluriennale amicizia ed è paradossale, sempre secondo la diplomazia pakistana, che le scene che la rappresentano nel film siano state girate in Sudafrica, a Città del Capo.
Quanto all’Italia e al suo rapporto con la Cina, è invece da rilevare un proficuo scambio d’amorosi sensi. In queste ore l’Italia, in particolare Puglia, Toscana e soprattutto Lombardia sono oggetto di attenzioni ma anche di concrete iniziative da parte da parte di una produzione di Hong Kong, sulla quale regna assoluto riserbo. Pare che negli ultimi due anni, iano stati girati a Milano almeno 14 film indiani e due kolossal cinesi e quello in fase di realizzazione, in uscita nella primavera del 2015 presentato come un potenziale blockbuster, con una coppia che passeggia in modo ameno in mezzo alle boutique del quadrilatero della moda e pasteggia tè e sakè rigorosamente orientali sullo sfondo del Duomo.
Il mercato cinese è vastissimo e c’è da scommettere che un film realizzato a Milano, peraltro sede di Expo 2015, possa costituire una strategia di promozione di rara efficacia ed un interessante asset per l’economia della città che ha incassato nel solo 2014 11 milioni di euro per 205 film.
Alberto Contri, già responsabile della Lombardia Film Commission, ha dichiarato al Corriere:
“Lo schema classico delle commedie e delle storie d’amore orientali prevede continui spostamenti poi replicati dagli spettatori appassionati. Un esempio tipico? Lui povero che insegue per il mondo la donna amata, di solito ricchissima o viceversa. Spostamenti che spesso sono dovuti anche ai cachet che le stesse città sono disposte a offrire: ho visto film sulla carta ambientati al mare cambiare trama ed essere girati in montagna solo per ottenere più denaro. Pellicole come quella cinese sono occasioni straordinarie non solo per attirare turisti. Ma anche per il product placement delle eccellenze italiane o per l’indotto cittadino. Ormai e attrezzature e maestranze sono sempre scelte direttamente in Italia. Per ultima voce al capitolo «indotto» c’è lo shopping della troupe: i protagonisti del misterioso film avrebbero speso in via Monte Napoleone la bellezza di 40 mila euro in due ore. Niente a che vedere con cinque documentaristi enogastronomici indiani, capaci di lasciare nel Quadrilatero 600 mila euro in un solo pomeriggio.”

il papa faraone

Le fumate del conclave si susseguono simpaticamente e alcuni, tra cui il mio settimo senso, sospettano che oggi potrebbe essere la giornata giusta per la nomina del Papa (l’amico vincenzillo tifa per Scola, #sapevatelo).

Nell’attesa della nomina del nuovo successore di Pietro, detentore delle chiavi del Vaticano, servo dei servi di Dio, è simpatico ricordare alcune analogie tra i paramenti del Pontefice e i faraoni dell’antico Egitto.

Già, perché l’estetica delle istituzioni vaticane ha seguito in modo pedissequo il gusto che i costruttori delle piramidi avevano dimostrato tremila anni or sono! La tiara è la corona che univa l’Alto e il Basso Regno ma anche scettri, pantofole e altri accessori sono di gusto prettamente egizio, come alcune immagini potranno dimostrare:

pope pharaoh pope pharaoh 2
pharaoh crown corona faraone tiara del papa pope's tiara

 

rileggi Benedetto XVI lascia il pontificato,

Habemus Papam,

Che humour!

 

 

piú in basso di quelle piramidi…

Mi ha fatto molto male ieri apprendere che un manipolo di scellerati è entrato nel museo del Cairo e ha distrutto reperti dal valore inestimabile, perfino due mummie.

Non credo fossero soltanto ladri, c’era anche del vandalismo intenzionale.

Qualcosa di analogo accadde in Irak qualche anno fa, le povere vittime in quel caso furono le vestigia del museo di Baghdad, che risalgono alle Civilità della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi, Assiri).

Ma anche durante la Seconda guerra mondiale e in molti altri casi.

Alcuni egiziani hanno diveso le vestigia della loro civiltà creando una catena umana attorno al Museo nazionale del Cairo, opponendo uno scudo umano ai malintenzionati.

DarkLight