Nastri d’argento 2016

Oltre al calcio, anche il cinema merita attenzione nelle sere d’estate, ben lo sa l’organizzazione dei Nastri d’Argento (quest’anno, peraltro, orgogliosa del settantesimo anniversario). Sono stati consegnati oggi, infatti, al Teatro Antico di Taormina, da Matilde Gioli e Laura delli Colli, presidente del SNGCI, sindacato nazionale giornalisti cinematografici, i riconoscimenti piú ambiti del cinema italiano subito dopo i David. È opportuno ricordare che la trasmissione della cerimonia sarà mandata in onda su Rai 1 il 23 luglio mentre mercoledí prossimo, su Rai Movie, ci sarà uno speciale.
La pazza gioia’, di Paolo Virzí, ha ottenuto il massimo riconoscimento e sono state premiate anche le bravissime Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti , nonché la sceneggiatura (Archibugi – Virzí) e i costumi (Catia Dottori). La miglior commedia è ‘Perfetti sconosciuti’, di Paolo Genovesi, che porta a casa il Nastro d’argento, collettivo, per il cast, ad Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Kasia Smutiak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea , nonché per la migliore canzone originale, interpretata da Fiorella Mannoia e scritta da costei assieme a Cesare Chiodo e Bungaro. Il pluripremiato ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, di Gabriele Mainetti, miete ulteriori riconoscimenti con il Nastro al migliore esordio a Mainetti e quello a Luca Marinelli come migliore attore non protagonista, premio assegnato anche ad Alessandro Borghi. ‘Non essere cattivo’, di Claudio Caligari, è film dell’anno; miglior produttore è Pietro Valsecchi per ‘Quo vado?’ Migliore attore protagonista a Stefano Accorsi, in ‘Veloce come il vento’. 

Per il resto, ecco il riepilogo dettagliato: (altro…)

Taormina e Islam: approfondimenti

Oltre al film su Maometto, la religione musulmana è di cinematografica attualità anche per la rassegna ‘Gli schermi e l’Islam’, al Museo Nazionale del Cinema di Torino dall’8 al 26 giugno. È prevista la proiezione di dieci film, tutti sul mondo arabo: ‘I’m Gay and Muslim’ di Chris Belloni, documentario sull’omosessualità nel mondo islamico, ‘Sotto le rovine del Buddha’, di Hana Makhmalbaf, ‘Koran by Heart’, di Greg Barker , ‘La petite Jérusalem’, di Karin Albou, ‘Dans la vie’, di Philippe Fauçon, ‘Ladder to Damascus’, di Mohammad Malas, ‘Sta per piovere’, di Haider Rashid, ‘Les terrasses’, di Merzak Allouache, ‘The Attack’, di Ziad Doueiri, ‘Inch’Allah’, di Anaïs Barbeau-Lavalette.
Quanto al festival di Taormina (11 – 18 giugno), ci piace aggiungere (altro…)

può diventare un Jeeg…

Lo chiamavano Jeeg Robot’ è l’ultima fatica di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Stefano Ambrogi, il bravo Luca Marinelli, la bravissima e pazzesca Ilenia Pastorelli.
Passa attraverso i cliché senza subire i cliché.
È italiano e romano senza essere provinciale.
È basato su un supereroe che non lancia raggi laser dagli occhi né si serve di particolari caverne né svolazza con fluorescenti mantelli.
Ci fa ridere. Ci fa piangere. Ci (e si) ricorda, laddove necessario, che i superpoteri vanno usati per il Bene.
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a volte ritornano (3)

  • Il 2016, anno del trentennale dell’arrivo nel nostro Paese di David Gnomo e di Mila e Shiro, nonché del ventennale dei Pokemon, sarà anche l’anno del rilancio di Cristina d’Avena. È stata infatti ufficializzata, anche sul sito della cantante, la partecipazione a Sanremo della Cristinona nazionale, record -woman delle sigle dei cartoni animati sull’intero globo terracqueo; sarà ospite ad una delle serate, forse l’ultima, e in rete c’è già chi progetta uno spazio, magari l’intera serata cover, da dedicare alle canzoni che hanno accompagnato la nostra catodica infanzia (né si potrà mai affermare che, quanto a qualità, la sigla di un cartone animato sia inferiore a talune canzoni di musica leggera…). Una sigla tra le cover è prevista già quest’anno, per la verità, non la ricordiamo per non influenzare…
  • Nel suo piccolo, Bruno Vespa ha rinnovato il contratto, in virtú di un’opzione che ha consentito alla Rai di esercitare il diritto d’opzione per un altro anno. Tutto è avvenuto nell’ambito del consiglio d’amministrazione di mercoledí, il medesimo che ha deciso la nomina di Antonio di Bella alla direzione di RaiNews24 e ha ratificato ad Antonio Campo Dall’Orto i poteri di amministratore delegato. Fino al 2017, però, il compenso di Vespa è ridotto del 15 per cento: circa 1,08 milioni di euro per 100 puntate di ‘Porta a Porta’, piú gli extra per gli speciali in prima serata. (<- il Giornale)
  • Il vampiro Nosferatu tornerà invece in auge grazie alla Cineteca di Bologna, nell’ambito del progetto (altro…)
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