Giornata dell’infanzia: nuovo codice per media e minori

Oggi, 20 novembre, nella Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, viene presentato al governo il nuovo Codice di autoregolamentazione del Comitato media e minori, unica autorità governativa sul tema.
Promulgato per la prima volta nel 2002, “il Codice è rivolto a tutelare i diritti e l’integrità psichica e morale dei minori, con particolare attenzione e riferimento alla fascia di età più debole (0 –14 anni); esso nasce dalla volontà delle Emittenti televisive pubbliche e private, nazionali e locali, di migliorare la qualità delle trasmissioni dedicate ai minori, per aiutare le famiglie ed il pubblico più giovane ad un uso corretto della televisione e per sensibilizzare chi produce i programmi alle esigenze dei minori.” (dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
Rispetto al testo del 2002, mantenuto nell’impianto originario e nei principî ispiratori, il Codice è stato rinnovato per adeguarlo alle innovazioni tecnologiche e al nuovo scenario televisivo. È stato votato dal Comitato insieme con le maggiori emittenti e associazioni di settore (Rai, Mediaset, La7, Confindustria Tv, Aeranti Corallo); in base alla nuova legislazione, una volta ratificato dal ministero del Made in Italy, varrà per tutte le realtà con responsabilità editoriale.
È ampliata la platea dei fornitori di servizi media audiovisivi aderenti al Codice e sono inclusi i servizi non lineari offerti dagli editori.
Per quanto riguarda i contenuti, (altro…)

World Children’s Day (2021)

Update: of course, it is World Children’s Day for Unicef as well!

International days and weeks are occasions to educate the public on issues of concern, to mobilize political will and resources to address global problems, and to celebrate and reinforce achievements of humanity. The existence of international days predates the establishment of the United Nations, but the UN has embraced them as a powerful advocacy tool. We also mark other UN observances.
World Children’s Day was first established in 1954 as Universal Children’s Day and is celebrated on 20 November each year to promote international togetherness, awareness among children worldwide, and improving children’s welfare.
November 20th is an important date as it is the date in 1959 when the UN General Assembly adopted the Declaration of the Rights of the Child. It is also the date in 1989 when the UN General Assembly adopted the Convention on the Rights of the Child.
Since 1990, World Children’s Day also marks the anniversary of the date that the UN General Assembly adopted both the Declaration and the Convention on children’s rights.
Mothers and fathers, teachers, nurses and doctors, government leaders and civil society activists, religious and community elders, corporate moguls and media professionals, as well as young people and children themselves, can (altro…)

Giornata internazionale 2018 dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Il 20 novembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, per ricordare il giorno in cui, nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò una convenzione per tutelare i diritti di minori e ragazzi, un documento ratificato da oltre 190 Paesi che riconosceva per la prima volta espressamente ai bambini, alle bambine e agli adolescenti la titolarità di diritti civili, sociali, politici ed economici. Mamma Rai è in prima linea anche quest’anno e (altro…)

per grandi e per piccini (7)

“Oggi è la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e ricorre l’anniversario della Convenzione dell’Unicef. Eppure le Nazioni Unite ricordano che oggi nessuno potrà impedire che muoiano 15 mila bambini sotto i 5 anni. O che 385 milioni restino in povertà assoluta.”

www.osservatoriodiritti.it

Ricorre oggi, 20 novembre, la Giornata mondiale per l’Infanzia, istituita dall’ONU nel giorno in cui fu firmata la Convenzione generale sui diritti dell’infanzia. Nulla si può dare per scontato e ancora oggi, soprattutto in alcuni contesti, i diritti dei piú piccoli devono essere ribaditi e difesi.
Nel suo piccolo, la Rai, Radiotelevisione italiana (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (18)

  • La legge di riordino del settore dello Spettacolo è stata approvata con 265 voti, tredici no. Ecco le principali novità della legge sullo spettacolo dal vivo:
    • Aumentano le risorse per il Fondo Unico dello Spettacolo: altri diciannove milioni di euro per i prossimi due anni e 22,5 dal 2020;
    • Stanziati quattro milioni di euro per spettacoli nelle zone del sisma del Centro Italia.
    • Estensione dell’ArtBonus a tutti i settori dello spettacolo; anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d’imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservate esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.
    • Stabilizzazione del Tax credit musica, beneficio riconosciuto alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e produttrici di spettacoli di musica dal vivo per la promozione di artisti emergenti, con oneri pari a quattro milioni e mezzo a decorrere dal 2018.
    • Sostegno statale a nuovi settori dello spettacolo, quali la musica popolare contemporanea, i carnevali storici, le rievocazioni storiche; sarà riconosciuto il valore di diverse forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.
    • È aggiornata la disciplina delle fondazioni lirico-sinfoniche, che godranno di un fondo specifico governato da nuovi criteri di erogazione dei contributi statali, parametrati in base alle risorse ricevute da privati, Regioni e Enti Locali e alle capacità gestionali dimostrate.
    • Graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante.
    • Nascita del Consiglio superiore dello Spettacolo, organismo consultivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che sostituisce la Consulta per lo spettacolo. Il Consiglio avrà compiti di consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo.
  • Milena Gabanelli ha lasciato definitivamente la Rai, scrivendo sui social: (altro…)

Pupi Avati e il bambino cattivo

Ricorre oggi la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza  e Rai 1 ha ben pensato di programmare’Il bambino cattivo‘, fiction diretta da Pupi Avati; strategia tra le più opportune, voluta dal direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta per esprimere sensibilità verso le tematiche dell’infanzia e dell’adolescenza).

Prodotta dalla citata Rai Fiction e Duea Film, ‘Il bambino cattivo‘ , sembra rendere perfetta giustizia alla sensibilità del Maestro bolognese, che ha dichiarato d’essersi profondamente commosso per i fatti di Cittadella, di quel bambino bistrattato dai genitori e dai mezzi di comunicazione di massa, portato via da scuola dai poliziotti. È la storia di Brando, figlio dodicenne di una madre alcolizzata e di un padre che va dietro alle giovanette, nipote per parte di madre di due persone che odiano suo padre e, per parte di padre, dell’unica persona che sembra costituire un’ancora di salvezza, la nonna. Nessuno sembra curarsi di lui e finisce in una casa famiglia dove cercherà di trovare un po’ di serenità e amore.

Nel ruolo del fanciullo si è impegnato Leonardo Della Bianca, figlio di due affermati doppiatori; i genitori sono interpretati da Donatella Finocchiaro e Luigi Lo Cascio, mentre la nonna – ancora è Erica Blanc.

Avati ha dichiarato di avere scritto il film in pochi giorni e di essersi commosso perché, a settantacinque anni, “tornano disponibili tutte le età (…) Bambini e vecchi comunicano in modo straordinario, perché sono entrambi vulnerabili”. È il film – il regista non ama dire fiction – per il quale ha inventato di meno, cercando, man mano che lavorava, “un margine di verosimiglianza sempre maggiore”.

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