brevi dai media (81)

  • La serie televisiva della ‘famiglia Griffin’ compie vent’anni. Tanti auguri a loro, a Seth McFarlane e a quanti se ne occupano!
  • ‘Bohemian Rhapsody’, di Bryan Singer, con Rami Malek, è stato il film che, nel 2018, ha ottenuto, in Italia, il migliore riscontro di botteghino. Il 14 marzo arriverà negli store digitali in Digital HD, il 28 uscirà anche in Blu-rayTM, 4K Ultra HDTM e DVD. Quale contenuto extra, sarà possibile (altro…)

il Cavallo ed il Biscione

Sono state annunciate e sono ricavabili dai palinsesti pubblicitari le principali novità che riguardano la programmazione Rai e Mediaset nel 2016.
Per quanto riguarda la Rai, si può senz’altro affermare che sarà confermato alla fiction un ruolo di prim’ordine: dal 7 gennaio tornano le avventure di ‘don Matteo’, giunto alla decima edizione, dal 22 febbraio ‘Il commissario Montalbano’ e, globalmente, da gennaio a marzo, cinque prime serate di Rai 1 su sette saranno occupate da tv movie e miniserie.
Il 3 gennaio andrà in onda ‘Tutto può succedere’, serie italiana basata sull’americana Parenthood; il 25 è previsto ‘il paradiso delle signore’, fiction in costume. Mercoledí 9 marzo ritorna ‘Velvet’, alla terza stagione.
Le serate di venerdí e sabato saranno destinate all’intrattenimento, leggero o impegnato; il 15 gennaio è previsto uno speciale ‘Porta a Porta’, dal 22 la nuova edizione di ‘Cosí lontani cosí vicini’, con Albano e Romina Power, a marzo due serate evento, una il 18 con Tiziano Ferro.
Al sabato, ‘Il dono’, con Marco Liorni e Paola Perego; dal 16 gennaio al 6 febbraio ‘Sogno e son desto 3’, con Massimo Ranieri; dopo Sanremo (9 – 13 febbraio), sarà la volta di ‘Ballando con le stelle – 11’.
Andranno in onda su Rai 1 anche le partite (altro…)

un nuovo caso per Montalbano (2): il felice epilogo

La triste vicenda relativa ai finanziamenti che ‘Il commissario Montalbano‘ non ha mai percepito sembra giunta ad un felice epilogo:

il Comune di Ragusa, nella persona del suo primo cittadino, il pentastellato Federico Piccitto, e della sua Giunta,

ha stipulato un’intesa con la casa di produzione Palomar

e s’impegna a destinare parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno alla produzione della fiction,

a patto che le riprese de ‘il Giovane Montalbano‘ e quelle di Montalbano senior previste per la primavera 2015

siano girate nella ridente località siciliana.

Lo stanziamento sarà di 50 mila euro quest’anno e di altri 100 mila distribuiti nei successivi tre.

rileggi un nuovo caso per Montalbano

un nuovo caso per Montalbano

C’è un caso del quale il commissario Montalbano si occuperebbe ben volentieri, in queste ore: è in corso una diatriba sul possibile spostamento della produzione dalla Sicilia alla Puglia, dalla terra in cui le avventure immaginate da Andrea Camilleri hanno preso vita ad un’altra, pur nobile e solare ma non altrettanto correlata. Il caso è scoppiato perché Carlo Degli Esposti, fondatore e proprietario dalla casa di produzione Palomar,  ha dichiarato di voler trasferire la produzione in Puglia perché la regione Sicilia non l’avrebbe appoggiato una sola volta in tutti questi anni:

”da 15 anni. Non hanno mai contribuito. All’inizio con l’assessore alla cultura Fabio Granata ci intendevamo, siamo andati insieme in Svezia a coinvolgere produttori di lì nella produzione e il turismo da quel paese verso la provincia di Ragusa si è più che centuplicato. Poi più niente. E pensare che la procedura per l‘UNESCO per la tutela della zona è stata provocata proprio dal Montalbano tv. Insomma, l’attenzione internazionale per quell’area è stata indotta dal successo non solo italiano della fiction”.

 Camilleri, da par sua, ha rincarato la dose affermando:

“Sono completamente d’accordo. La Regione Siciliana ed i suoi governi in questi anni non hanno fatto niente per aiutare o coadiuvare la produzione del Commissario Montalbano. Malgrado l’indotto creato per il turismo dalle riprese cinematografiche, soprattutto nella parte sud orientale dell’Isola. Sappiamo che i turisti arrivati in Sicilia dal resto dell’Italia e dall’estero si sono moltiplicati quando gli episodi di Montalbano sono andati in onda sulla Rai e di recente in Gran Bretagna”.

(altro…)

Topalbano è

Lo scrittore Andrea Camilleri spegnerà ottantanove candeline giovedí prossimo ma, sicuro di fargli cosa gradita, Topolino ha preparato «Topolino e lo zio d’America», una nuova emozionante avventura del commissario Topalbano, disegnata da Giampaolo Soldati.

È, Salvo Topalbano, serioso commissario siculo, che già ha fatto la sua comparsa nel 2013, nella storia «Topolino e la Promessa del Gatto», disegnata da Cavazzano; va da sé che vive sulla falsariga del commissario Montalbano nato nella letteratura di Andrea Camilleri e approdato in televisione nella riuscita fiction di Rai 1, venduta anche all’estero.

Anche Topolino ride, ogni tanto.

il futuro della fiction (2)

Alcune fonti d’informazione lamentano uno stato di forte crisi per la nostra fiction.

Sebbene, infatti, un prodotto in lingua italiana come ‘Il commissario Montalbano venga trasmesso dall’inglese BBC in lingua originale (coi sottotitoli), non è particolarmente idilliaco il IV Rapporto ‘Il mercato audiovisivo e la fiction: quali leve per lo sviluppo?’, curato dall’Istituto Economia dei Media della fondazione Rosselli per l’assessorato Cultura – Arte- sport della Regione Lazio, Sviluppo Lazio, l’Associazione Produttori Televisivi e la Camera di Commercio di Roma.

Il 2012, secondo il rapporto, ha visto un accentuarsi delle politiche di contenimento dei costi e un verticale assottigliarsi dei budget destinati dai broadcaster alla produzione indipendente, con perniciose ripercussioni su fatturati e livelli occupazionali (ovvio riflesso della crisi economica generale che attanaglia l’economia nel suo complesso).

Né è di conforto il paragone con gli altri Paesi che, pur a fronte di un volume d’affari ridimensionato, mostrano comunque migliori performance: 720 milioni di euro il Regno Unito, 537 la Francia (il mercato piú stabile da quando è cominciata la crisi), 270 l’Italia.

È interessante notare, tuttavia, che la riduzione degli investimenti in produzione non corrisponde a un ricavo proporzionale dei ricavi delle reti televisive che, ciò nonostante, hanno diretto le maggiori risorse verso altri generi o voci di costo.

La spesa in fiction in Italia, Francia e Regno unito nel 2011 è stata compresa tra il 12,3 e il 20,9% dei costi di programmazione; nel nostro Paese la contrazione è stata di quasi sei punti dal 2009 al 2011, con un trend che va peggiorando. 

Dal 2008, anno in cui è cominciata la crisi, il fatturato delle imprese di fiction si è ridotto del 24% (stima 2012 a 650M€); addirittura del 31% quello dell’intero settore audiovisivo. Venti aziende coprono oltre il 70% del mercato.

Quanto alle quote di programmazione, nel periodo settembre 2011 – agosto 2012 solo il 33% della fiction trasmessa è stata d’origine italiana, concentrata sulle reti ammiraglie (le cadette si nutrono di prodotti esteri); l’Italia è il Paese europeo che importa dall’estero il maggior numero di ore di serie di fiction televisiva e che spende la cifra maggiore in acquisto di serie straniere in primo luogo dagli Stati Uniti.

I palinsesti accolgono quote sempre maggiori di prodotto estero e sempre minori di autoproduzione e la nostra fiction, salvo alcune eccezioni, non riesce a vendere all’estero.

La sintesi suggerita dal Rapporto si concretizza in una precisa agenda da affidare ai politici:

  • innanzitutto una terapia d’urto,  per coniugare interventi tempestivi con una visione di medio e lungo periodo;
  • accesso al credito e alla finanza agevolata;
  • sostegno alle imprese sui mercati internazionali;
  • programmi di educazione all’immagine e promozione dell’audiovisivo;
  • misure di contrasto alla pirateria e offerta legale in rete;
  • sostegno alle start up creative, diffusione del video on demand, incentivi allo sviluppo;
  • estensione della leva fiscale all’intero comparto audiovisivo;
  • istituzione di vere e proprie cabine di regia per rilanciare le industrie creative e culturali (perché non un vero e proprio Ministero della Creatività?)
  • un patto Stato – Regioni per l’accesso ai fondi UE;
  • modernizzazione del Servizio pubblico;
  • revisione del Testo unico;
  • rispetto delle quote d’investimento e programmazione;
  • accordi di co – regolamentazione sui preacquisti;
  • nuova valorizzazione della titolarità dei diritti secondari (freno al total buy out, valorizzazione delle libraries);
  • maggiore severità del sistema di monitoraggio e sanzionatorio;
  • definizione e condivisione delle linee editoriali;
  • chiarezza nei criteri di selezione e valutazione dei progetti;
  • diversificazione dei generi in funzione delle reti;
  • preferenza della lunga serialità per trarre vantaggio dai costi orari ridotti e dalle economie di scala e ottenere livelli di occupazione piú stabili;
  • maggiori investimenti in contenuti originali per i canali digitali e per il web (cfr. il fenomeno delle web series);
  • maggiore serietà nelle politiche regionali: centralità all’audiovisivo nella gestione dei fondi strutturali, burocrazia piú snella, razionalizzazione del sistema delle Film Commission, valorizzazione dei Centri locali della Rai;

 La mentalità che questa sintesi vuol dunque promuovere, anche al di là della realizzabilità dei singoli punti, è quella di una collaborazione fattiva tra le realtà del settore, al di là delle istante particolaristiche, in una consapevolezza di sistema.

il futuro della fiction (1) riguardava le programmazioni del momento

il futuro della fiction

RAI, Mediaset e Sky investiranno anche nel 2012  risorse umane e finanziarie ingenti in serie e miniserie, con progetti nuovi e gradite conferme.

All’indomani di ‘Walter Chiari, fino all’ultima risata, con un bravissimo Alessio Boni, ci si chiede  se andrà in porto anche un altro progetto RAI, la miniserie dedicata alla vita di Mike Bongiorno, che vedrebbe il detto Alessio nei panni del re del quiz.

Per il resto, gli appuntamenti con le fiction 2012 sembrano essere i seguenti:

MEDIASET

Già sul set ‘Ris Roma 3′, a breve ‘Onde’, serie diretta da Luis Prieto, con Francesco Montanari, Vanessa Incontrada e Daniele Liotti.  ‘Baciamo le mani’, di Eros Puglielli, con Sabrina Ferilli, Virna Lisi e Francesco Testi, verrà girata tra la Sicilia e Cuba.

RAI

In attesa del “Piano fiction” ufficiale, sembrerebbero sicuri ”Medico in famiglia 8′‘, ‘Un passo dal cielo 2′‘, ‘Il restauratore 2′, ‘Paura d’amare 2′, ‘Un caso di coscienza 5′, ‘Che Dio ci aiuti 2′ e la nuova serie de ‘Il commissario Montalbano’. Previsti anche nuovi progetti come ‘K2′, ‘Una buona stagione’, ‘I 57 giorni’, con Luca Zingaretti nei panni di Paolo Borsellino, e la miniserie ‘Domenico Modugno’. In ballo poi altri progetti, come ‘Patrioti’, ‘Bentornato Nero Wolfe 2′, ‘Olivetti’ diretto da Michele Soavi, ‘Le memorie di Adriano’.

SKY

Si farà di nuovo ‘Natale per due‘ con Gassman e Brignano, che andrà in onda, come intuibile, durante le festività natalizie. Sky ha anche annunciato la fase di sviluppo e scrittura della serie ‘Mani pulite’, ideata da Stefano Accorsi, in dieci puntate che racconteranno ciascuna un mese del famigerato 1992. Prevista anche la serie ispirata a ‘Gomorra‘.

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