i ragazzi (non piú in)visibili

Pellicola tra le piú simpatiche, ‘Il ragazzo invisibile’ è stata la piú recente fatica di Gabriele Salvatores. Dal cinema alla scuola il passo è breve e, nell’ottica di un ‘Ragazzo invisibile 2’ (a mio modesto avviso, perché no, anche di una serializzazione televisiva…), la Indigo Film, con il patrocinio di Agiscuola, ha indetto un concorso riservato a tutti gli studenti d’Italia, d’ogni ordine e grado. Chi, tra i detti discenti, ritiene d’avere buona penna, visionaria ispirazione e idilliaci rapporti con la decima musa, può provare a scrivere la sceneggiatura del sequel, magari anche ‘Il ragazzo invisibile 2 – la vendetta’ o, per dire, ‘Il ragazzo invisibile 2: contro Godzilla’ (suvvia, per scherzare…).

I premi in palio sono:

  • la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia, nella giuria del Leoncino d’Oro;
  • un’esperienza con la Indigo Film, direttamente sul set;
  • un campus di cinema con incontri professionali;
  • un week end a Roma per visitare Cinecittà.

Le fortunate scuole nelle cui aule svolgono il loro scolastico dovere i primi tre classificati riceveranno un buono spesa di cinquemila euro da investire nel potenziamento dell’educazione all’immagine, organizzando corsi di cinema e matinée oppure acquistando computer con programmi dedicati, videocamere, sale di proiezione, varie ed eventuali.

Tutti gli istituti iscritti riceveranno comunque cinque copie del libro da cui è stato tratto il film (edito da Salani) e cinque copie della graphic novel che, parimenti, la Panini ne aveva ricavato.

Ecco, ad ogni buon conto, la nota stampa nella sua versione orginale: (altro…)

la grande bellezza su canale 5, critiche delle associazioni

L’Italia non ha ancora finito di festeggiare il trionfo de ‘La grande bellezza‘ agli Oscar 2014 che la televisione già la ospita nei suoi palinsesti.

Come abbondantemente annunciato, infatti, Canale 5 e Canale 5 HD manderanno in onda questa sera il film che ha consentito all’Italia di ‘fare 13’ nel senso piú nobile e cinematografico del termine, saltando il normalmente fisiologico passaggio dalla pay tv.

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pirateria? no, grazie!

Nell’ambito della medesima rassegna ‘Screenings Rai di Firenze che ha fatto da location al post di ieri sulle fiction Rai, l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, con Marco Belardi di Lotus, Marco Gianani di Wildside, Benedetto Habib di Indiana, Riccardo Tozzi di Cattleya, Alessandro Usai di Colorado e Nicola Giuliano di Indigo hanno lanciato un grido d’allarme contro lo sfruttamento illegale dell’opera cinematografica:

«In Italia non abbiamo una legge antipirateria, che sottrae risorse gigantescheAltrove il problema è stato risolto. In Germania se scarichi illegalmente ti arriva una multa. In Francia, dopo un po’, ti sospendono la connessione internet».

Secondo Habib, grazie al download il «consumo di musica e video è centuplicato. Il tema è quindi remunerare il video on demand, facendo pagare il giusto, e modificare le finestre di distribuzione»; Usai aggiunge che  «per trasmettere film sulla televisione free bisogna attendere due anni, è un’eternità».

Gianani ha ricordato: «dobbiamo lavorare sulla qualità delle saleVai in sala in centro a Roma e l’offerta di cibo sono pop corn e caramelle. Abbiamo Eataly e vendiamo pop corn»; Tozzi che «la frequentazione delle sale all’estero aumenta, da noi non succedeIn Francia basta un anno per aprire una sala, in Italia servono 7 anni. Occorre rompere il terribile intreccio burocratico che c’è nel nostro Paese».

Del Brocco, a fronte di una riduzione complessiva degli incassi nel primo semestre, ha comunque sottolineato il buon andamento del cinema italiano, che ha raggiunto nello stesso periodo una quota di mercato del 31% contro il 26% dell’intero 2012 ed in particolare di Rai Cinema e 01 Distribution che, con il suo 22%, detiene il primato tra le case di produzione con il 22%. Risultato garantito, secondo l’ad, anche da film che hanno ottenuto buon successo all’estero, come La migliore offerta di Giuseppe Tornatore e Educazione siberiana di Gabriele Salvatores.