Laika e le altre. Soprattutto le altre…

Space Dogs 3D è film d’animazione di produzione russa che  ha furoreggiato nell’est Europa la scorsa stagione e viene distribuito in Italia da quei birichini della One Movie Entertainment (uscita venerdì prossimo, 25 marzo).

Laika fu l’eroica cagnetta che morì nello spazio nell’ambito della spedizione  del 1957 (racconta Alberto Angela che il cuoricino dell’animale si fermò quasi subito,  in seguito allo spavento e all’accelerazione).

Fine migliore attese le due cagnette Belka e Shelka che, a bordo dello Sputnik 5, trascorsero l’intero 19 agosto 1960 nello spazio e tornarono sulla Terra ancora abbaianti e scodinzolanti.

Nel film, Strelka (randagia) e Belka (stella del circo di Mosca) vengono rapite da un’auto misteriosa e portate in un centro d’addestramento alle missioni spaziali, dove vengono allenate e supervisionate dall’arcigno pastore tedesco Kazbek (doppiato da Pino Insegno).

Particolarmente simpatico il topolino Vanja, alla continua quête di un pezzetto di formaggio, come Skratch con la ghianda ne L’era glaciale.

un sole a quattro zampe (2)

Cari,

ringrazio con la presente coloro che mi hanno espresso solidarietà per la separazione (che spero non definitiva) da Laika.

Al momento non posso tenere un cane, non sarei in grado di concedergli le attenzioni che merita, ma conto di farmene uno il prima possibile, perché no, magari rilevando la stessa indimenticabile Laika dai suoi attuali proprietari.
Alla prossima!

un sole a quattro zampe

Credo che il buon Dio abbia privato gli animali della parola per renderli incapaci di mentire, e donare loro l’assoluta trasparenza nei sentimenti.

È privilegio raro, incompatibile con l’umana genia, atta invece per propria natura alla menzogna e all’ipocrisia.

Il mio sole a 4 zampe si chiama Laika, è un delizioso Pincher femmina di due anni che, per motivi che non mi dilungo a spiegare, sono stato costretto a dar via.

La sua intelligenza e la sua nobiltà d’animo sono superiori a quella di buona parte degli uomini.

Tutte le mattine alle 7, puntuale come l’orologio atomico di Francoforte, la cagnetta mi svegliava e mi zompava sul letto con l’agilità di un coguaro (i cani non dovrebbero giammai salire sul letto dei padroni ma alla piccola Laika tutto era concesso).

Ogni tanto la rivedo appollaiata sul davanzale della sua nuova casa e invidio i suoi nuovi padroni, ai quali starà regalando la sua simpatia e tenerezza.

DarkLight