Anna e l’uomo che ride

Ci sono due possibili collegamenti a ‘L’Uomo che ride’ anche in ‘Anna Karenina’:

  1. In un punto particolare, infatti, Lev Tolstoj parla del libro che la donna sta leggendo e fa esplicito riferimento alla storia di un uomo che era riuscito a diventare un baronetto inglese.
  2. Quel che è piú ovvio, il finale: come Gwynplaine, Anna decide che la fine può essere una soltanto, quella che conosciamo:

“Adesso ho capito cosa devo fare!”

le buone letture

Da un classico letterario si deve pretendere il miglioramento spirituale di chi lo legge. Lo si vorrebbe dire con riguardo anche ad altri ambiti ma tali e tante sono le pieghe del transeunte che le decodifiche sembrano scontate.
Quali libri, quali letture non possono mancare nel cammino culturale, intellettuale e spirituale di un uomo? La mia classifica delle priorità è la seguente:

  1. V. Hugo, L’Uomo che ride;

  2. AA. VV., la Bibbia (almeno il Pentateuco, l’Ecclesiaste e il Nuovo Testamento);

  3. F. DostoevskijDelitto e Castigo, I fratelli Karamazov, L’Idiota;

  4.  L. TolstojResurrezione;

  5. C. Collodi, Le avventure di Pinocchio (da leggere nella versione originale, la prima volta da fanciulli, poi da adulti);

  6. P. Levi, Se questo è un uomo;

  7. V. Hugo, I Miserabili;

  8. D. Alighieri, la Divina Commedia;

  9. F. Pessoa, intera produzione;

  10. G. Leopardi, Canti, Operette morali;

  11. F. Nietzsche, Cosí parlò Zarathustra;

  12. S. Freud e  C.G. Jung, un po’ tutto;

  13. Omero (?), Odissea, Iliade;

  14. Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane, Shakespeare, un po’ tutto;

  15. G. Orwell, 1984;

  16. H. Hesse, Siddharta;

  17. Platone, la Repubblica, il Timeo, il Simposio;

  18. Ch. Dickens, A Tale of two Cities, Hard Times,  Little Dorrit, Great Expectations, altri;

  19. sant’Agostino, le Confessioni;

La classifica intende, tra l’altro, controbilanciare le categorie che derivano dalla scuola o dal successo editoriale.

L’elenco (sui millecinquecento che ha letto) dei libri che hanno cambiato la vita ad Alessandro Poggiali è invece il seguente (molte le analogie col sottoscritto): (altro…)

la (seconda) Resurrezione dei Taviani

 Le migliori congratulazioni, nel nostro piccolo,

ai fratelli Taviani,

per il giusto e doveroso riconoscimento a un film che valorizza l’intrinseca dignità delle persone, insegna a non giudicare il prossimo e s’ispira al grande Teatro di Shakespeare.

Era dai tempi di Lev Tolstoj (‘Resurrezione‘) che non si usava tanta sensibilità nei confronti di queste problematiche.

E non si volava cosí in alto.

 Dopo il salto, l’elenco dettagliato dei vincitori del David (altro…)