made in Italy: un decreto, un museo della lingua, una serie sulle Lancia

  • È in libreria, per i tipi di Garzanti, l’interessante saggio ‘Gran Teatro Italia’, di Alberto Mattioli. È un viaggio entusiasmante che, dal punto di vista storico, prende le mosse da quel 6 ottobre 1600 in cui, a Firenze, l’‘Euridice’ di Jacopo Peri, composta su libretto di Ottavio Rinuccini, dava il La al recitar cantando (sebbene il primo capolavoro della storia della musica sia considerato l’‘Orfeo’ di Monteverdi, in scena per la prima volta nel 1607). Alla presentazione ufficiale, in Mantova, di questo suo ultimo lavoro, Alberto Mattioli ha ricordato: «L’Opera diventa un architrave dell’ immagine italiana, l’idea dell’ Italia come Paese del Bello e del Buono. In un Paese disunito dove ogni trenta chilometri cambia tutto, dal cibo ai dialetti, il teatro d’opera è uno dei pochi interessi condivisi, comuni, davvero nazionali e anzi nazionalpopolari ma in ogni luogo in maniera un po’ diversa.» Il teatro accoglie tutti: l’aristocrazia nei palchi, la borghesia in platea, il popolo nel loggione; lungi dall’essere un tempio chiuso in se stesso, lo spazio teatrale è stato concepito per passarci la serata, farsi vedere e stare insieme, come dimostrato dall’ampiezza degli spazi comuni, foyer, gallerie, caffè.
  • Oltre a Ferrari, Lamborghini, Fiat, Maserati, anche Lancia è termine fortemente evocativo, foriero di prestigio, tecnologia, made in Italy. Per centosedici anni centosedici, l’azienda automobilistica Lancia ha rappresentato uno dei marchi di spicco dell’italico know how distinguendosi, per esempio, nel rally degli anni Settanta, Ottanta, Novanta. Nel rally, anzi, Lancia è stato il marchio che ha vinto di piú; nato a metà degli anni Sessanta, con pochi soldi e grande voglia di vincere, il Reparto Corse Lancia è la storia di un’eccellenza tutta italiana, che ha portato la piccola Lancia Fulvia Coupé HF a vincere, contro ogni pronostico, il primo Mondiale, nel 1972. Quello che in questa sede, tuttavia, preme sottolineare è che sabato prossimo, 3 giugno, sugli schermi di Sky Documentaries, NOW TV e Sky Sport Uno, arriva ‘Lancia. La leggenda del rally’, una nuova docu-serie, strutturata in tre emozionanti puntate; vi si racconta delle automobili e di chi le ha immaginate, costruite e portate alla vittoria. Il tutto scandito dalle voci dei protagonisti (dirigenti, piloti, progettisti, giornalisti, appassionati) e dal rombo dei motori, ad esempio quello della Stratos, la prima automobile progettata appositamente per i rally.
  • La lingua è parte integrante del made in Italy. Ed è visitabile da oggi, 1° giugno, il “Multi”, il primo museo multimediale e interattivo interamente dedicato allo studio ed al racconto della storia della lingua italiana. Ideato e curato da un gruppo di ricerca coordinato dall’università di Pavia e comprendente le università di Napoli L’Orientale e l’università della Tuscia, realizzato grazie a un progetto finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Fisr 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca), è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature. La struttura si snoda attraverso un atrio introduttivo e sei percorsi tematici interattivi e intuitivi, che rispondono ad altrettante domande fondanti sulla nostra lingua: Com’è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Com’è circolato l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo? Tutti i testi sono disponibili anche in formato audio, tra qualche settimana anche in inglese. Come chiarito da Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi, si tratta di “sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica”. Navigando nel Multi, è ad esempio possibile consultare gli autografi di Dante e Petrarca, il memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria, la prima edizione del Vocabolario della Crusca ad alta definizione, il testo di Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o una tavola di Zerocalcare. La realizzazione del museo è stata affidata allo studio milanese Dotdotdot ed il tutto prende vita a meno di un anno dall’apertura delle prime due sale del MUNDI – Museo Nazionale dell’Italiano, il cui allestimento, nel complesso fiorentino di Santa Maria Novella, dovrebbe concludersi entro la primavera 2024.
  • Con riguardo, poi, al disegno di legge sul Made in Italy, con tanto di indirizzo liceale dedicato, riproduciamo il comunicato stampa del competente ministero, senza entrare, almeno per il momento, nel merito: (altro…)

XI Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali

Aggiornamento: mi sovviene, peraltro, l’importanza delle lingue locali e delle minoranze linguistiche, ad esempio nelle aree grecofone, slavofone o arbëreshë; l’articolo 6 della Costituzione recita infatti: “la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche“.

Adesso che abbiamo imparato l’italiano, possiamo ricominciare a parlare in dialetto
Berruto, Gaetano, Fondamenti di linguistica generale

La Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali rientra nella piú ampia azione avviata dall’Unpli per la tutela e salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali. Ogni singola espressione in dialetto è veicolo delle conoscenze e delle tradizioni dei nostri territori. Dialetti e lingue locali sono pertanto indispensabili alla trasmissione di tali patrimoni culturali fra le generazioni“.
La Spina, Antonio, presidente Unpli, in un comunicato

Sebbene il dialetto sia il nemico numero uno della dizione, non si può disconoscere la sua importanza a livello antropologico, storico, artistico. Esiste una letteratura dialettale, sia in poesia, sia in prosa. Esiste un teatro dialettale. Ed i linguisti s’interrogano spesso se, ed in che misura, tutti, od almeno alcuni dialetti debbano essere considerati lingue vere e proprie.
Si celebra quest’oggi, 17 gennaio, l’undicesima edizione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. Istituita dall’Unione Nazionale Pro Loco Italiane (UNPLI) per sottolineare, tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale rappresentato dai dialetti e dalle lingue locali, la Giornata è organizzata in piena armonia con le direttive dell’Unesco presso cui l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia ed è accreditata nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali. Consta di letture in pubblico, rappresentazioni teatrali, mostre; il cartellone è in costante aggiornamento ed è consultabile sul portale Unpli.info nonché consultando le realtà del territorio.
È possibile dare un contributo alla Giornata anche con un semplice post su Facebook, Twitter e Instagram, inserendo gli hashtag #giornatadeldialetto e #dilloindialetto.
È possibile realizzare un evento dedicato ed è anche possibile inviare un messaggio WhatsApp (+39 3515495460) o via e-mail ([email protected]) pronunciando in dialetto la frase:

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a volte ritornano (52)

  • Dal Gattopardo alla Ciociara, a innumerevoli altri film, la storia della Titanus non ha certo bisogno di presentazioni. È, insieme con la francese Pathé, la piú antica società cinematografica del mondo. Si presenta oggi con interessanti energie di rinnovamento, nuovi dirigenti e nuovi partner. L’archivio è stato restaurato, digitalizzato in 2k e 4k ad uso delle piattaforme, con sottotitoli in lingua straniera; nei mitici Studios di via Tiburtina si lavora a pieno ritmo; sono nate due nuove linee editoriali, Titanus Legacy e Titanus Originals, vari altri progetti sono in cantiere, tra cui un rifacimento di ‘Piedone lo sbirro’, di Steno, con Bud Spencer. È in fase di preparazione la serie ‘La Ciociara’, che, basandosi sull’opera di Alberto Moravia, racconterà la saga di Cesira dal 1924 al dopoguerra. Non ultimo, un piccolo gioiello ritrovato: il primo film, con annessa serie televisiva, diretto da Giuseppe Tornatore per Titanus, nel 1986.
  • Anche Scooby Doo sta per tornare. Si apprende da Variety che il simpatico cagnolone abbaierà nuovamente sulla piattaforma Hbo Max, a partire dal 16 ottobre, in un nuovo film basato sulla serie televisiva animata ‘Scooby-Doo! Dove sei tu?’, prodotta nel 1969 da Hanna & Barbera. Quello che in questa sede preme sottolineare è che Velma Dinkley, l’intellettuale del gruppo, rivelerà il suo lato affettivo e rimarrà incantata da un’altra donna, la stilista Coco Diablo.
  • Franco e Ciccio tornano in libreria, nel saggio ‘Franco e Ciccio, storia di due antieroi’, scritto da Alberto Pallotta e Andrea Pergolari per i tipi di Sagoma editore. Francesco Ingrassia, detto Ciccio, avrebbe compiuto cent’anni l’altro ieri, il 5 ottobre, d’altra parte, laddove Franco Franchi decise di lasciarci il 9 dicembre 1992, quasi trent’anni or sono.
  • Le parole sono importanti, #leparolevalgono, ed è proprio sul manzoniano ramo del lago di Como, a Lecco, che vive la quinta edizione del Festival Treccani della lingua italiana. In vita da oggi, 7 ottobre, fino a domenica, questa quinta edizione è dedicata all’Ambiente, all’insegna di tre parole chiave: cambiare, abitare, narrare. Tra gli ospiti, Carmen Consoli, Chadia Rodriguez, Concita De Gregorio, Paolo Di Paolo. Nella giornata conclusiva, dedicata al narrare, ci sarà anche Paolo Di Paolo che, con la trasmissione di Radio 3 ‘La Lingua Batte’, presenterà la nuova edizione del Dizionario dell’italiano Treccani, la prima a introdurre la parità di genere, con Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, direttori dell’opera.
  • In quel d’Urbino, invece, nelle medesime giornate, torna il Festival del Giornalismo Culturale (FGCult). Giunto alla decima edizione, presieduto da Paolo Dorfles e diretto da Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini, si presenta ponendo come insegna “Dal Web alla Terza pagina” laddove, nel 2013, s’era titolato (altro…)

Chi ha incastrato il Dop online?

Aggiornamento 7 marzo 2023: la nuova edizione multimediale del Dizionario di Ortografia e Pronunzia della lingua italiana, curata da Renato Parascandolo, è stata presentata ufficialmente oggi, nell’ambito del convegno ‘L’italiano parlato, oggi’. Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, ha dichiarato: “Il nuovo Dop è molto di più di quanto, pur corrispondendo al vero, il suo titolo indica. Il nuovo Dop è l’aggiornamento di un percorso lungo, cominciato quando il nostro Paese procedeva verso una fase di sviluppo economico avendo avuto alle spalle la distruzione di una guerra mondiale. Il servizio pubblico fornito dalla Rai, allora radiotelevisivo e adesso multimediale, ebbe grandi meriti nel permettere che la Repubblica Italiana consolidasse una propria identità nazionale“. Pronta eco è arrivata dalla presidente Marinella Soldi: “Il Dop è un’opera nata in Rai, ai tempi del monopolio. Strumento di lavoro per professionisti della comunicazione ma anche occasione di riflessione sulle trasformazioni del nostro idioma parlato, sulla relazione con l’italiano scritto, sulle evoluzioni della norma. Il Dop ha saputo mantenersi al passo con i tempi, registrando – non acriticamente – le evoluzioni del linguaggio, il passaggio da un’epoca più normativa ad un presente maggiormente inclusivo, ma sempre mettendosi al servizio di un messaggio chiaro, universalmente comprensibile, culturalmente autorevole“. (⇐Ansa)

Aggiornamento 9 gennaio 2023: il sito www.dizionario.rai.it è tornato all’antico splendore!

Aggiornamento: a prescindere da quello che la Rai deciderà di fare, sono consultabili in rete il Dizionario di Tullio De Mauro e lo stesso DIPI, dizionario dell’italiano in uso. 
Non riusciamo a comprendere per quale motivo sia scomparsa la possibilità di consultare online il mitico DOP – Dizionario d’ortografia e pronuncia della Rai, che da sempre costituisce una sorta di Bibbia per attori, doppiatori, speaker e per chiunque debba usare la lingua italiana in modo foneticamente (e professionalmente!) corretto.

Con tutto il rispetto per i contenuti ora ospitati (l’Archivio storico dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai), alla pagina dizionario.rai.it eravamo soliti consultare velocemente la pronuncia corretta delle parole in situazioni d’emergenza, quando la versione cartacea (insostituibile!) era rimasta a casa e non ci sovveniva se si pronuncia latèbra o latébra (latèbra, per la cronaca, a limite làtebra).
E sia, la versione online non era aggiornatissima, il programma Flash già da un po’ non funzionava ma la pagina era davvero utile e la Rai, in quanto Concessionaria di Stato,

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centenario Rodari e settimana della lingua italiana

  • aggiornamento: ecco, peraltro, la proposta di Rai Ragazzi
  • Gianni Rodari, a nostro avviso il piú grande scrittore italiano per l’infanzia subito dopo Collodi, compirebbe cent’anni domani, 23 ottobre 2020. Sky Arte celebra l’importante ricorrenza con ‘C’era due volte Gianni Rodari’; documentario tra i piú interessanti , è stato concepito con l’intento d’affiancare al Rodari piú noto quello meno conosciuto, “l’autore civile, schivo eppure autenticamente popolare, coltissimo ma mai oscuro, spinto da una tensione morale che si è incarnata nel gioco, nel divertimento, nell’utopia e soprattutto nella fantasia”. Il tutto con le parole di Rodari stesso, per come ci sono pervenute da lettere, articoli, diari, filastrocche letti da Neri Marcoré in una scenografia di carta, con il contributo di numerosi ospiti.
    LaF, invece, dedica a Gianni Rodari la serata di sabato 24 ottobre. Il canale 135 di Sky, appartenente al gruppo Feltrinelli, propone ‘Rodari 2.0 – Spazio alla parola’, film documentario che, nell’indagare le vicende biografiche dello scrittore, si chiede quale sia oggi il potere della fantasia e dell’immaginazione, in un contesto che sembra dominato dalla tecnologia e dalla quantità industriale d’immagini. È questione non da poco e sarà trattata da Frankie Hi-nrg MC con contributi di Stefano Accorsi (nella lettura di ‘Favole al telefono’), poi Stefano Bartezzaghi, Marco Missiroli, Roberto Piumini, Pino Boero, Luciana Castellina, intellettuali e pedagogisti, con il contributo di materiali d’archivio inediti, italiani e russi. Per l’occasione, peraltro, tre illustratori e fumettisti quali Francesco Tullio Altan, Anastasia Arkhipova e Gaia Stella mostreranno alcuni loro disegni, realizzati proprio per celebrare il centenario di Rodari.
  • Lunedí 19 ottobre 2020 alle ore 10.30 si è svolta alla Farnesina l’inaugurazione della XX Settimana della Lingua italiana nel mondo. Giunta alla ventesima edizione, la Settimana della Lingua Italiana nel mondo “è divenuta nel tempo una delle piú importanti iniziative di celebrazione della lingua italiana. Gli eventi e le attività previsti verteranno su forme espressive per valorizzare la lingua italiana attraverso l’immagine, con particolare attenzione al fumetto, la novella grafica e piú in generale alla filiera dell’editoria per l’infanzia e l’adolescenza”. Quest’anno si svolge dal 19 al 25 ottobre 2020.
    Nel corso dell’evento inaugurale, è stato discusso il tema dell’edizione 2020 della Settimana: ‘L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti’; sono state inoltre presentate le attività dedicate all’insegnamento dell’italiano all’estero e di sostegno all’editoria messe in campo dal Ministero e da altri soggetti in risposta alla pandemia da Sars-Cov-2 (incluso il portale newitalianbooks.it), il video promozionale della Settimana e le principali iniziative istituzionali organizzate per questa occasione dalla rete delle Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di Cultura nel mondo.
    Dal 19 al 25 ottobre la Rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura organizza eventi, incontri e rappresentazioni in piú di 110 Paesi per mostrare la ricchezza della nostra lingua in occasione della ‘Settimana della Lingua Italiana’ promossa come ogni anno dalla Farnesina e che per l’edizione 2020è dedicata all’italiano tra parole e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti. Tra gli appuntamenti in programma c’è, ad esempio, il viaggio nel fumetto italiano contemporaneo con approfondimenti e interviste organizzato dagli Istituti Italiani di Cultura di Copenaghen, Helsinki, Oslo e Stoccolma che portano il Fumetto al Nord attraverso le loro piattaforme social.
    Romics, il festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games, vola oltreoceano per (altro…)

ah ah ah, la mutina che (non) ride

Vedete, bambini? Questa lettera si chiama acca ed è la mutina dell’alfabeto!
la maestra, in prima elementare

“La h ha due funzioni:
(a) posta dopo ‹c› e ‹g› (singole o doppie) e prima delle vocali ‹i› ed ‹e›,
indica che le consonanti rappresentate dai digrammi ‹ch› e ‹gh› sono ➔ velari
(…);

(b) aiuta a distinguere tra parole che hanno diverse funzioni grammaticali e che, senza questo elemento, sarebbero omografe.”
Enciclopedia Treccani

La lettera acca, nella lingua italiana, non ha il minimo valore fonologico, non corrisponde cioè a suono alcuno. Alcune persone, ragionando come se fossero inglesi, ritengono di dover scrivere “Ha Ha Ha” invece di “Ah ah ah!” per rendere la risata. È una bestemmia. Quella piccola aspirazione che talvolta sembra sentirsi quando si esplode in una fragorosa, schietta, risata, laddove esistente, non è in alcun modo rappresentabile nel nostro alfabeto.
Chi di noi, d’altra parte, sente un’aspirazione quando dice “io ho”, “ahimè”, “beh”?
Non meno blasfeme sono alcune grafie che pure capita di leggere: mha, hey, bhe. Si tratta di tre disgustosi mostriciattoli, preferiti dagli incolti alle forme corrette: “mah”, “ehi”, “beh”. Hey, se del caso, si può usare in inglese.
Torniamo alla Treccani: (altro…)

la (retoricamente) ineluttabile figura di Thanos

Ha destato molto scalpore, l’anno scorso, il fatto che molti italiani abbiano avuto bisogno di consultare il vocabolario per verificare il significato della parola ineluttabile, usata dal personaggio Thanos in un film* della saga degli Avengers, o del Marvel Cinematic Universe, se si preferisce. Dando per scontato che il significato di ineluttabile sia ormai noto ai piú, se non altro per averlo recuperato, vogliamo riflettere sulla possibilità che “Thanos ineluttabile” sia una figura retorica ben precisa: (altro…)

passata la festa… (3)

aggiornamento ulteriore: in Italia il 10 febbraio è il giorno in cui si commemorano i martiri delle foibe. A questo link il comunicato della Rai con la programmazione dedicata.
aggiornamenti 10 febbraio: si fornisce a fine post acconcia elencazione dei vincitori dei premi Oscar® 2020. Di cuore, le migliori congratulazioni a tutti! È suggestivo notare, nondimeno, come Tom Hanks abbia comunicato durante la cerimonia la data d’apertura dell’Academy Museum of Motion Pictures, del quale abbiamo trattato proprio in questo post.
Concluse le celebrazioni per il recente genetliaco, è tempo di tornare ai temi d’attualità nei campi dello spettacolo, della cultura e della Bellezza.

  • In attesa dell’assegnazione dei premi Oscar® 2020, vogliamo riflettere sull’Academy Museum of Motion Pictures, in costruzione nel Downtown di Los Angeles. Concepito per diventare una mecca “museale” del cinema, progettato da Renzo Piano su trecentomila metri quadri con un investimento di 388 milioni di euro, il museo sarà inaugurato quest’anno il prossimo 14 dicembre sulla cosiddetta “Museum Row”, all’incrocio tra Wilshire Boulevard e Fairfax Avenue,  nel quartiere di Miracle Mile; si estenderà su sei piani, con spazi per eventi, un’immensa galleria, la Rolex Gallery, sede della collezione permanente con l’evoluzione del mezzo cinematografico dal Secondo Dopoguerra a oggi, un teatro, sale per laboratori, ristoranti, caffè e librerie. È prevista una terrazza panoramica, con una vista che sembra strizzare l’occhio a ‘La La Land’, con le colline di Hollywood e le altre “altezze” della Città degli Angeli.
  • Sorgerà invece in Italia, probabilmente, in una parte del complesso di santa Maria Novella a Firenze, il nuovo Museo della Lingua italiana. Quella di creare un museo della lingua è un’idea avanzata da tanti importanti italianisti, rimasta in auge dal 2003, quando fu inaugurata la grande mostra sulla lingua italiana ‘Dove il sí suona. Gli italiani e la loro lingua’, ospitata agli Uffizi. L’idea di far nascere la struttura proprio a Firenze, patria di Dante e sede della Crusca, è stata lanciata qualche settimana fa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte; in data 8 febbraio, il responsabile del MiBact, Dario Franceschini, accompagnato dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dall’assessore comunale alla cultura Tommaso Sacchi, ha effettuato un sopralluogo nel citato complesso monumentale di Santa Maria Novella, con particolare attenzione all’ala che si affaccia su via della Scala, grande circa 2500 metri quadri, dichiarando: (altro…)

festival a confronto (43)

  • Romics, il festival internazionale dedicato a fumetto, animazione, games, entertainment, cosplay e crossmedia, giunge alla ventiseiesima edizione. Tra le imperdibili chicche di questa edizione autunno 2019, vogliamo segnalare:
    • la presentazione di ‘Aquile Randagie – il Film’,  alla presenza del regista e di parte del cast. Una produzione indipendente per raccontare una storia ancora poco conosciuta, quella di un gruppo di giovani e giovanissimi scout ‘fedeli e insieme ribelli’. Venerdí 4 ottobre ore 16:10 – Palco Comics & Movie (Padiglione 5)
    • Le offerte di Lucky Red: ‘Pupazzi alla riscossa – Ugly Dolls, ‘Un giorno di pioggia a New York, l’attesissimo nuovo film di Woody Allen e ‘Le Ragazze Di Wall Street’.
    • la presenza di un calciatore, Alessandro Florenzi, centrocampista e difensore della Roma, di cui è capitano, e della nazionale italiana, oltre ad aver doppiato il film d’animazione I Primitivi, diretto da Nick Park, è stato protagonista di tre mini episodi realizzati per PlaystationPlanet (il canale YouTube ufficiale di PlayStation Italia) dagli autori della web-series The Pills, incentrati sulla passione per la console Sony, in concomitanza con l’uscita della PlayStation 4.  Ed è proprio la passione per i videogiochi ed il pallone, che lo porta sul palco del Pala Games di Romics, dove incontrerà i ragazzi della Onlus Insuperabili in una sfida imperdibile a FIFA20. Non mancare venerdì 4 ottobre dalle ore 15:00 alle 15:45 presso il Pala Games, padiglione 6.
    • Inoltre, ma non è tutto, una finestra sul magico mondo dei mattoncini LEGO®, i festeggiamenti per Paperino, un omaggio a Tito Faraci e le consuete competizioni tra cosplayer.  Romics d’oro di questa edizione Francesco Tullio Altan, Federico Bertolucci, Tito Faraci, Stuart Penn.
  • La trentottesima edizione delle Giornate del Cinema Muto, invece, vive al teatro Verdi di Pordenone dal 5 al 12 ottobre. È dedicata al recentemente scomparso Richard Williams, premio Oscar, grande amico del festival nonché (altro…)

lecturae Dantis (2019 ⇒ 2021)

Si tiene dall’11 al 15 settembre 2019 la nona edizione di ‘Dante2021’, linguistico-letteraria (ma non solo!) kermesse che celebra il padre della nostra lingua e che lo omaggerà sempre meglio in vista del 2021, settimo centenario dalla morte. Come da Lui stesso affermato (Paradiso, canto XXXIII, v.72), Dante ha parlato “a la futura gente” e i suoi interlocutori di oggi si riuniscono in Ravenna, dove Quegli ancora riposa, per cinque giorni di spettacoli, incontri, conferenze, concerti. Fra gli studiosi coinvolti, possiamo citare Marcello Ciccuto, René De Ceccatty, Francesco Sabatini, (altro…)

verbi transitivi e verbi intransitivi (*)

Poiché molti, anche sui social network,  hanno espresso il loro pensiero sull’uso transitivo di alcuni verbi intransitivi, vorremmo aggiungere il nostro umile contributo.
L’articolo di Vittorio Coletti sul sito internet dell’Accademia della Crusca s’intitola ‘Siedi il bambino! No, fallo sedere’ e lo riproduciamo a fine post.
A nostro avviso, il fatto che una forma sbagliata sia attestata nell’uso e perfino in letteratura non può giustificarla. (altro…)

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