brevi dai media (21)

  • Una delle ricorrenze di quest’anno, al momento greve, per la verità, di eventi luttuosi, è il settantesimo anniversario dell’introduzione, nel nostro Paese, della forma repubblicana. Rai Cultura, come le compete, presenta ‘L’Italia della Repubblica’, venti documentari introdotti da Paolo Mieli, con la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci e la partecipazione di Michele Astori. Un viaggio nella storia del Paese, dal “risorgere della democrazia” alla “preparazione del nuovo assetto dello Stato”. Su Rai Storia, dal 22 aprile, alle 21.30. (⇐Ansa)
  • Dopo MacGyver, Xena, Baywatch e i Ghostbusters torneranno anche i Power Rangers, i coloratissimi giovanotti che difendono la Terra dagli invasori alieni. Nel nostro Paese sono arrivati negli anni Novanta, su Italia 1 ma stavolta bisognerà andare a vederli al cinema; sarà un film, infatti, nelle sale americane il 24 marzo 2017, a raccontarci cos’è successo esattamente a quei cinque studenti della città di Angel Grove. Secondo le fotografie apparse sul settimanale People, ad interpretare i giovanotti saranno Naomi Scott (Kimberly, il ranger rosa), Dacre Montgomery (Jason, il ranger rosso), Ludi Lin (Zack, il ranger nero), RJ Cyler (Billy, il ranger blu), Becky Gomez (Trini, la ranger gialla). (⇐Kataweb)
  • Secondo i dati elaborati da Geca Italia nello scorso mese di marzo per l’Autorità garante nelle comunicazioni, Matteo Renzi è apparso in televisione per ben 84 minuti (1 ora e 24 minuti) al giorno, tra edizioni principali dei telegiornali e programmi di approfondimento. Un record che sbaraglia tutti i politici ma anche personaggi che fanno la televisione per lavoro, come (altro…)

il canone di Renzi

Le ultime comunicazioni prevedono il pagamento del canone Rai contestualmente alla bolletta elettrica, in ragione di 100 euro l’anno. ‘Pagare meno, pagare tutti’, d’altra parte, fa molto sinistra. Le associazioni dei consumatori e la stessa Enel hanno bocciato l’idea ed il quotidiano Libero si è divertito a stilare un riepilogo delle annunciazioni annunciazioni che hanno riguardato l’argomento:

“1 giugno 2014: il canone sarà dimezzato (Renzi), si troverà, già dal 2015, nella bolletta elettrica (Graziano Delrio, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio), potrà essere pagato a consumo (de che?Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello sviluppo);

2 ottobre 2014: andrà da 35 a 80 euro, a seconda del reddito familiare (Giacomelli);

3 dicembre 2014: non lo aumenteremo (la sola annunciazione onorata, ma l’erario ha trattenuto per sé una parte dei quattrini riscossi);

4 ottobre 2015: sarà nella bolletta elettrica e calerà di 13 euro.

Si è passati dalla diminuzione del 50% a una del 70%, per assestarsi su un’ipotesi inferiore al 12%.”

La Presidente dell’Enel Patrizia Grieco, intervistata dall’Ansa, ha invece dichiarato:

“Mi sembra difficile da molti punti di vista. È difficile sia tecnicamente, per i sistemi di fatturazione e, probabilmente, anche dal punto di vista giuridico. Non so dire se questi problemi siano risolvibili o meno”.

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immagine dell’Italia all’estero

How is seen Italy abroad? How about stereotypes on our Country in the mass media perspective? ‘Prima on line’ reported ‘Stereotypes frame perception of Italy- Italy‘s international media image, 1/2012-3/2015’, a search among the most interesting ones, in which Roland Schatz focuses our Country image, between prejudices and optimism, demonstrating as well that Renzi, as a leader, actually is in a rather marginal position. Hereafter, a summary of the search:
Come viene vista l’Italia all’estero? Come vengono vissuti gli stereotipi sul nostro Paese nella prospettiva dei mezzi di comunicazione? Prima on line ha ripreso ‘Stereotypes frame perception of Italy- Italy‘s international media image, 1/2012-3/2015’, studio tra i piú interessanti, nel quale Roland Schatz inquadra l’immagine attuale del nostro Paese, tra pregiudizi e ottimismo, dimostrando però che Renzi, come leader, è in una posizione alquanto marginale. Qui di seguito, un sunto dello studio:

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manca solo che la fanno papa

Stefania Giannini è veramente una forza della natura.

Chi scrive ha studiato a Perugia negli anni in cui l’auricrinita neoresponsabile del dicastero di viale Trastevere era presidente di corso di Tecnica pubblicitaria prima, di Comunicazione internazionale poi. Sarebbe successivamente diventata rettore, con una carriera fulminante, avendo conseguito il titolo di professore associato tredici anni prima. Vanta molte pubblicazioni e un’ottima attività di ricerca. È stata insignita d’incarichi presso la Commissione Europea, il Ministero degli Affari Esteri, il CRUI, il Comitato di orientamento strategico per le relazioni scientifiche e culturali fra Italia e Francia. È presidente della Società Italiana di Glottologia.

Entrata in politica nel 2013, è stata eletta senatore nelle file di Scelta civica ed è subentrata a Mario Monti lo scorso autunno.

Donna dal carattere forte e dalla dialettica quasi curatoliana, era solita a lezione sciogliere i capelli e parlare di universali linguistici e grammatica generativa con le bionde chiome che fluttuavano flessuose e sembravano echeggiare il petrarchesco sonetto “Erano i capei d’oro a l’aura sparsi”.

Se un ragazzo non frequentante le chiedeva delle precisazioni su argomenti alquanto specifici, ella era in grado di rispondergli in modo particolarmente mirato grazie ad alcuni studi di sociolinguistica seguiti personalmente negli Stati Uniti.

Se una ragazza discuteva una tesi sui sistemi di comunicazione nelle metropolitane, al termine della discussione lei la congedava dicendole: “Signorina, adesso come torna a casa, in metropolitana?”.

Quanto alla carica di ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il suo nome circolava da tempo come quello piú probabile.

coincidenze di sinistra

Walter Veltroni, già segretario del Partito democratico e sindaco di Roma, sta per debuttare alla regia con il film ‘Quando c’era Berlinguer‘. Non ha mai nascosto, Veltroni, la sua passione per il cinema, affermando anzi d’essere capace di ricordare tutti i film che ha visto in sala unitamente alla sala in cui li ha visti.

Quando c’era Berlinguer‘, prodotto da sky e Palomar, sarà distribuito dalla Bim e uscirà nelle sale il 27 marzo; verrà anche trasmesso in televisione, ovviamente su sky, il 6 di giugno.

Un soggetto cosí interessante sarà sicuramente in grado di muovere l’attenzione e l’interesse dei nostalgici della Sinistra italiana degli anni Settanta e Ottanta.

Si vuol concludere, peraltro, con una coincidenza squisitamente politica:

17 febbraio 2009: Walter Veltroni rassegna le dimissioni dalla segreteria del PD;

17 febbraio 2014: Matteo Renzi, segretario del PD, riceve formalmente l’incarico di formare il governo.

Matteo Renzi, Tinto Brass, Tosca e la Traviata

Tinto Brass su Renzi, al quotidiano Qui Firenze: Lo vedrei bene in un mio film! Con la sua aria da primo della classe, a Messa tutte le domeniche con il suo giubbettino da Fonzie, ha tutta l’aria di uno che non la disdegna e a letto non le manda a dire. È ‘na bronsa coverta’, come si dice a Venezia, cioè braci che ardono sotto la cenere“.

Matteo Renzi, sindaco di Firenze ed esponente di spicco del PD: non pervenuta

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Da un’iniziativa forse provocatoria a una sicuramente lodevole: i prossimi 28 maggio e 4 giugno, in cento sale italiane, saranno proiettate le rappresentazioni delle opere ‘Tosca’, di Giacomo Puccini, e ‘La Traviata’, di Giuseppe Verdi. Sembra un modo interessante di avvicinare all’opera le persone che non possono accedere ai templi istituzionali di questa nobile arte, un esperimento già compiuto in passato.

le scelte di Giorgio

È sembrata poco efficace la critica di qualcuno alla stesura del programma di Matteo Renzi da parte di Giorgio Gori. I valori professionali e quelli personali sono liberi di sovrapporsi oppure no e le decodifiche poco originali non sollevano il dibattito.

Anyway, la notizia piú recente è che il fondatore di Magnolia ha lasciato la carica di CEO di Zodiak South Europe & America Latina nell’ambito di Zodiak Media Group (ZMG), società leader internazionale nella produzione e distribuzione di contenuti per la televisione e i nuovi media, nonché di Presidente di Magnolia e di Zodiak Active.

Il glaucopide, che  rimarrà comunque consigliere di Zodiak Media Group  e azionista della società. ha motivato la scelta con il desiderio di cimentarsi in ambiti diversi da quelli del settore Media (politica?), in cui ha saputo esprimersi magistralmente in tutti questi anni:

«Lascio gli incarichi esecutivi – ha dichiarato – con il completamento di questa fase di sviluppo del Gruppo per intraprendere nuovi percorsi professionali. Ringrazio sia il Gruppo De Agostini per la fiducia cha mi ha accordato in questi anni e per l’opportunità avuta di partecipare attivamente ad un progetto strategico stimolante quale la costruzione di Zodiak Media, sia David Frank per il lavoro svolto assieme in questo ambito. Vorrei ringraziare anche tutti i miei collaboratori che hanno vissuto con me l’entusiasmante esperienza di questi anni. Resterò comunque vicino a questo Gruppo, assicurando il mio contributo nel ruolo di Consigliere del Board di Zodiak Media».

David Frank, CEO di Zodiak Media Group, ha commentato cosí:

«Ringrazio Giorgio per l’impegno e la dedizione che ha riservato a ZMG fin dalla sua nascita, per il suo inestimabile supporto ed il contributo sempre fattivo in termini di idee ed iniziative che hanno favorito la realizzazione di questo ambizioso progetto. Sono lieto che Giorgio prosegua come consigliere all’interno del board di ZMG, certo che con la sua grande esperienza e conoscenza del mercato televisivo italiano ed europeo possa contribuire ulteriormente allo sviluppo futuro del Gruppo. A Ilaria Dallatana, dal febbraio 2011 Amministratore Delegato con responsabilità operativa di Magnolia, va la nostra massima stima e fiducia per i risultati che potremmo raggiungere insieme».