Gabanelli dixit

Questa settimana potrebbe essere quella decisiva per definire la Presidenza Rai. Milena Gabanelli, da molti auspicata in tale carica, oggetto finanche di una petizione, è stata alla festa del ‘Fatto Quotidiano’, a Marina di Pietrasanta (LU), rilasciando interessanti dichiarazioni: (altro…)

Dogliani, Orfeo e altri demoni…

#Leideecontano è stato il tema dell’edizione 2018 del Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, tenutosi nel ridente centro delle Langhe dal 3 al 6 maggio. In che modo la creatività e le idee emergenti rispecchiano la società a cui si rivolgono?”, ci si è chiesti. In attesa di maggio 2019 per la prossima edizione, si può ben affermare che il 2018 è stata un’annata buona per l’incontro di idee, opinioni e parole che tradizionalmente ha luogo in Piemonte. Oltre 40 mila persone nel pubblico, d’altra parte, centoventi ospiti e cento volontari hanno contribuito al successo, con gran parte degli appuntamenti andati in tutto esaurito.
Effervescente, neanche a dirlo, Rosario Fiorello, che ha parlato di “periodo trolley per la Rai” in vista della scadenza del consiglio d’amministrazione, con il toy boy di Orietta Berti(©Fiorello) che ha vinto le elezioni.
E con il trolley s’è ironicamente presentato Mario Orfeo, attuale direttore generale della Rai: (altro…)

brevi dai media (55)

  • Secondo l’ultimo rapporto di Confindustria, a settembre 2017 i canali televisivi italiani ricevibili a livello nazionale sulle principali piattaforme erano complessivamente 427 e facevano capo a 118 editori (nazionali e internazionali), di cui 71 con sede in Italia.  Il dato includeva le versioni time-shifted, quelle in alta definizione, 3D, servizi a pagamento in pay-per-view (PPV) e i cosiddetti temporary channel, trasmessi nel periodo considerato, anche nello standard Ultra HD (4K) e legati ad eventi speciali.
    Relativamente ai soli editori nazionali, i canali Tv erano361, di cui 125 presenti sulla piattaforma DTT e 290 distribuiti sul satellite (free e pay); le versioni time-shifted (+1, + 2, +24) erano39 mentre i servizi in pay-per-view sono 35. I canali in alta definizione sono complessivamente 105, il 29% del totale, di cui sedici nativi “solo HD”; un solo canale trasmetteva contenuti 3D. 128 erano i canali accessibili gratuitamente (DTT e TivúSat) mentre si contavano in 233 i servizi a pagamento all’interno dei principali bouquet nazionali (Sky Italia e Mediaset Premium). Gli editori nazionali con piú di due canali televisivi erano il Gruppo Sky Italia (114), il Gruppo Mediaset (42), la Rai (26), Fox International Channels Italy (24) e il Gruppo Discovery Italia (21). Tutti presentano un’offerta diversificata tra gratuita e a pagamento, ad eccezione dell’operatore di servizio pubblico Rai, con una offerta completamente gratuita e di Fox Channels, completamente a pagamento. Relativamente alla sola piattaforma DTT, gli editori nazionali che emergono per numero di canali tv sono Mediaset con (42), Rai (19), Discovery Italia (9). Il lancio di nuovi canali e il riposizionamento di quelli esistenti, sarà particolarmente evidente nell’ultimo trimestre dell’anno con la ripresa della stagione autunnale.
  • Milena Gabanelli (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (18)

  • La legge di riordino del settore dello Spettacolo è stata approvata con 265 voti, tredici no. Ecco le principali novità della legge sullo spettacolo dal vivo:
    • Aumentano le risorse per il Fondo Unico dello Spettacolo: altri diciannove milioni di euro per i prossimi due anni e 22,5 dal 2020;
    • Stanziati quattro milioni di euro per spettacoli nelle zone del sisma del Centro Italia.
    • Estensione dell’ArtBonus a tutti i settori dello spettacolo; anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d’imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservate esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.
    • Stabilizzazione del Tax credit musica, beneficio riconosciuto alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e produttrici di spettacoli di musica dal vivo per la promozione di artisti emergenti, con oneri pari a quattro milioni e mezzo a decorrere dal 2018.
    • Sostegno statale a nuovi settori dello spettacolo, quali la musica popolare contemporanea, i carnevali storici, le rievocazioni storiche; sarà riconosciuto il valore di diverse forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.
    • È aggiornata la disciplina delle fondazioni lirico-sinfoniche, che godranno di un fondo specifico governato da nuovi criteri di erogazione dei contributi statali, parametrati in base alle risorse ricevute da privati, Regioni e Enti Locali e alle capacità gestionali dimostrate.
    • Graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante.
    • Nascita del Consiglio superiore dello Spettacolo, organismo consultivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che sostituisce la Consulta per lo spettacolo. Il Consiglio avrà compiti di consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo.
  • Milena Gabanelli ha lasciato definitivamente la Rai, scrivendo sui social: (altro…)

brevi dai media (53)

Aggiornamento 3 novembre: il programma di Massimo Giletti si chiamerà ‘Non è l’Arena’, in queste ore è andato in onda il primo promo del programma, con una vista dello studio.

  • Massimo Giletti torna in onda domenica 12 novembre, alle 20.30, su La7; in un’intervista al settimanale Oggi, il conduttore ha dichiarato: «In Rai mi avevano detto: non parlerai più la domenica. Questa è la mia risposta (…) per dare voce alla gente che la domenica è stata messa a tacere, quei 4 milioni di telespettatori che mi hanno sempre seguito… Per me quel giorno ha anche un valore etico più forte degli altri. (…) Mi piacerebbe piuttosto sapere perché si è chiesto di chiudere un programma di informazione per… fare polpette in tv». E la parola ‘Arena’? Rimarrà? “Credo che lo scopriremo in onda. A me non spiacerebbe che la parola restasse. L’ho trovata io, con Federico Moccia”.
  • Lo switch off con la liberazione della banda 700 MHz avverrà con una transizione di due anni, dal 2020 al 2022, anche se il governo ha iniziato il percorso già lo scorso anno quando ha previsto che dal primo gennaio del 2017 fosse obbligatoria la commercializzazione esclusivamente di televisori con tecnologia T2-Hevc al fine di avviare con largo anticipo il naturale ricambio degli apparecchi. Solo a partire dal 2020 (altro…)

Rai in autunno: un cielo di stelle

Aggiornamento 11 agosto 2016: il programma che Gianluca Semprini condurrà su Rai 3 dal 6 settembre, nella posizione storica di Ballarò, si chiamerà ‘Politics. Tutto è politica’, come annunciato dal promo del programma. Lo slogan di Semprini sembra essere: “A domande precise, risposte precise“.
Aggiornamento: dopo molte indiscrezioni, Pippo Baudo ha confermato che sarà conduttore e direttore artistico di ‘Domenica in’:

“Sarò conduttore e direttore artistico della prossima Domenica In. Quasi come un regalo per i miei 80 anni! Vivo questo rientro bene con felicità, allegria, sicurezza fisica e anche sentimentale. Il mio ruolo? Presento, scrivo, intervisto, suono e canto: quello che faccio sempre. La formula sarà quella classica di Domenica In, perché funziona sempre. Niente delitti, ci sono altri investigatori. Sarò solo ma stiamo cercando una partner. Mi piacerebbe trovare un’altra Cuccarini o una Parisi. Forse sono un po’ presuntuoso, ma sento che il pubblico mi vuole bene. Anche se un pizzico di emotività ci deve essere sempre”.

Il programma sarà realizzato a Cinecittà, per circa due ore di diretta. (< -Ansa)
Ha avuto luogo oggi a Milano la presentazione dei palinsesti autunnali delle quattro reti televisive generaliste: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4. Sarà difficile ad altri editori fare di meglio. Non impossibile, certo, ma difficile. Per soffitto un cielo di stelle, talvolta cadenti; il parterre formato da stelle in carne e ossa, da ritenere tutte viventi; alle spalle dei dirigenti che hanno condotto l’incontro, dei led wall con stelle virtuali, talvolta cadenti, icone di conduttrici e conduttori, tutti viventi.
Lo slogan della conferenza (prossima tag line editoriale?) è stato ‘Per te, per tutti’.
Le danze sono state aperte da una suggestiva intro, che si sarebbe potuto mandare in onda come contributo ma non lo si è fatto perché molto scenografica.
Annunciato dall’inconfondibile voce di Francesco Pannofino, che ha introdotto anche gli altri, ha fatto il suo ingresso Antonio Campo dall’Orto, che ha fatto alcune affermazioni di raro spessore: ‘Il mio approccio verso le televisioni non è finalistico, non è teleologico’ può essere un esempio. Ha parlato di Rai Play, anche se en passant, lasciando intendere che si tratterà di una piattaforma on line per la catch up tv, la personalizzazione dei contenuti, l’interazione del telespettatore. Ha però ribadito che Rai Play è nata internamente, senza ricorso a strutture esterne, la qual cosa, oltre a porre l’accento sulla valorizzazione delle risorse della Rai, potrebbe anche configurarsi come una stoccata verso qualcun altro.
Ha ricordato che la Rai, oltre al primato televisivo, detiene anche quello di primo editore italiano per posizionamento su Twitter, in un contesto in cui un po’ tutti “hanno perso pezzi di pubblico”. Ha parlato di gioco di squadra e altre belle cose. Sarà cambiato il 33% della programmazione delle generaliste, con trentasette programmi nuovi e cinque nuovi titoli di fiction. Ha parlato anche di radio, in un’ottica di gioco di squadra che ben vede Carlo Conti, oltre che conduttore su Rai 1, direttore di  Radio Rai, pur ammettendo che le radio di viale Mazzini sono al momento posizionate su un pubblico adulto maschile. È stato, poi, il turno dei responsabili delle reti, delle quattro citate generaliste; è sembrata oziosa la domanda di chi chiedeva per quale motivo non si parlasse anche delle tematiche, in una mattina cosí satura di contenuti.
Il primo, per storico privilegio è stato Andrea Fabiano, alla guida di Rai 1. Ancor prima di parlare, ha agevolato un video con molte delle novità autunnali di Rai 1, tra le quali ci piace citare la messa in onda in prima visione televisiva di ‘Belle et Sébastien’, ‘Maleficent’, ‘Saving Mr. Banks’. (altro…)

verso l’autunno

“Peccato che Giovanni Floris resti in Rai. Mi ero mosso, ne avevo già parlato in azienda, avevo previsto la cosa, il come e il quando. Avrei portato Giovanni Floris a Mediaset (…) Non ho parlato con mio padre di questa idea. Ma lui sa come lavoriamo in azienda e quali sono i criteri delle nostre decisioni”.
Pier Silvio Berlusconi
Se c’è una categoria che mai potrà essere espunta dalla tv del Biscione è quella di libertà, unita alla capacità di far bene il proprio lavoro. E la citazione testé riportata non è che l’ennesima conferma, anche a prescindere dalle pieghe che il divenire storico ha talvolta seguito (uno spostamento di Floris e magari anche di qualcun altro avrebbe anche migliorato l’immagine).
Quanto alle altre anticipazioni che profumano d’autunno, sembra ormai sicuro che:
  • Belen Rodriguez subentrerà a Rossella Brescia alla conduzione di Colorado, su Italia 1 (assieme a Paolo Ruffini);
  • Paolo Bonolis, in combutta col fido Laurenti,  occuperà il preserale di Canale 5 con un format nuovo di zecca, Avanti un altro, che comincerà ad andare in onda già ad agosto;
  • i canori enfant prodiges di Gerry Scotti (Io canto) torneranno in prime time a settembre  per fare concorrenza ai pargoli della Clerici, ed il conduttore sta inoltre preparando il ritorno del quiz in prima serata, con Money Drop (alla mia elefantesca memoria sovviene un’intervista nella quale Scotti dichiarava essere un suo sogno professionale fare un programma tipo TeleMike);
  • il sabato si affronteranno C’è posta per te e I migliori anni;
  • ci sarà il Gf 12, da ottobre;
  • sarà tentato l’esperimento di Io ballo, con Barbara d’Urso in versione tersicorea;
  • Checco Zalone condurrà uno spettacolo tutto suo a novembre (altrettanto farà Fiorello su Rai 1);
  • la fiction schiererà alcune corazzate di sicuro appeal: Gabriel Garko con Sangue Caldo Viso d’angelo, L’amore e la vendetta con Alessandro Preziosi e Anna Valle, Cerchi nell’acqua con Vanessa Incontrada e Alessio Boni, il tredicesimo apostolo, Distretto di poliziaDov’è mia figlia e Anna e i 5.
  • confermati tutti i programmi di day time, in prime torneranno anche Quarto grado (Rete 4) , le Iene show e Mistero (Italia 1);
  • Italia 1 varerà anche due novità: Il cubo, con Teo Mammuccari, e un nuovo programma di Chiambretti (Chiambretti Muzik Show).
Per la cronaca, la Rai ha raggiunto l’intesa, oltre che con Floris, anche con Fabio Fazio. Lo annuncia l’agente Beppe Caschetto, che precisa “l’efficacia dei contratti è sottoposta ora all’approvazione degli organi competenti: il cda per Fazio, la direzione generale per Floris”.
La conduttrice di Report, Milena Gabanelli, avrebbe invece definito “irricevibile” la bozza di contratto ricevuta.
Ciliegina sulla torta, sembra che alcune affermazioni di Michele Santoro possano aver inficiato il suo passaggio a La7.

lune rosse

Mercoledì prossimo, 15 giugno, la Luna si tingerà di rosso, a causa di un’eclissi totale.

Si preannuncia come uno spettacolo di sicuro fascino perché avrà un posizionamento “in palinsesto” pressoché perfetto (h 21.22 -23.03) e ottime condizioni di visibilità.

Nel cielo autunnale della nostra televisione sembrano confermati Ballarò, Che tempo che fa e Report, nelle medesime collocazioni di quest’anno e con gli stessi conduttori.

Si dà invece per scontata l’emigrazione su La 7 di Michele Santoro.

l'autunno di Rai Tre

Sembra che la programmazione della terza rete Rai possa subire trasformazioni drastiche a partire dalla prossima stagione.

Poiché, infatti, alcuni professionisti come Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini non sono stati ancora contrattualizzati a poche settimane dalla presentazione del palinsesto autunnale, sembra possibile che le loro trasmissioni in futuro non vengano realizzate (chi scrive crede d’aver intercettato una sfumatura in tal senso nel parlare di uno dei detti professionisti).

Fabio Fazio, peraltro, aveva annunciato di voler fare nuovamente Vieni via con me, con Roberto Saviano.

La7 o Sky diventerebbero lidi obbligati (secondo TV Sorrisi e Canzoni, anzi, sarebbe già in corso una trattativa tra La7 e il presentatore ligure).

In attesa di ulteriori informazioni sui già citati conduttori, domenica scorsa Neri Marcorè ha annunciato di voler lasciare Per un pugno di libri per fare altro. Dieci anni alla guida di un gradevole programma educational sono sicuramente una grande soddisfazione ma altrettanto importante, per un artista, è trovare nuovi stimoli.

Marcorè ha però auspicato che la trasmissione venga proseguita.

Chi scrive, pur conscio degli obiettivi professionali, si dispiacerebbe non poco se la garbata rubrica scolastico -letteraria della domenica venisse cancellata dai palinsesti.

Le squadre di giovani che si confrontano e scontrano a suon di libri, al solo scopo di vincerne degli altri e far fare bella figura a sé stessi e ai loro insegnanti, costituiscono adamantino modello di un’adolescenza buona e motivata, spinta da valori seri e concreti.

Da emittente di Stato.

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