la morte in culla

Questo non è un Paese per giovani né per neonati, a quanto sembra.

Angelino Alfano ha dichiarato che l’accordo tra Renzi e Berlusconi nasce col preciso intento di uccidere nella culla il neonato centro-destra né è questa la sede per enumerare tutte le interpretazioni che sono state date ai recenti accadimenti (alcuni interpretano l’italicum come un porcellum spagnoleggiante, Grillo parla di pregiudicatellum…).

Anche talune fiction sembrano trattare l’infanticidio e le associazioni di genitori esprimono preoccupazione e disappunto; in particolare, il Movimento italiano genitori (Moige) ha criticato duramente la fiction di Canale 5 ‘Il peccato e la vergogna 2‘ perché il piccolo Giulio tenta, fin dalla prima puntata, di far fuori il fratellastro appena nato.

Che lo si consideri natural born killer o frutto di un contesto familiare tra i piú delicati, Giulio è nato da Carmen e Giancarlo (Manuela Arcuri e Francesco Testi) e pensa di essere meno amato di Valerio, il detto fratellastro, che gli viene presentato come “figlio del Mostro” ed è nato dalla violenza che mamma Carmen ha subito da Nito Valdi, il personaggio interpretato da Gabriel Garko, nume della violenza.

Pianifica, pertanto, il pargolo di uccidere il germano, ancora in culla, come nemmeno Stewart della famiglia Griffin avrebbe pensato, prima allenandosi con dei bambolotti, poi provandoci davvero con un ferro da stiro, indi con degli accendini (e devono essere ritenuti provvidenziali gli interventi della genitrice che, accortasi delle perniciose intenzioni giusto in tempo, ha impedito la tragedia e rimproverato il bimbo, redarguendolo aspramente e ricordandogli che certe cose non si fanno, non sta bene).

Elisabetta Sala, vicepresidente e responsabile dell’Osservatorio Media del Moige, nel dare seguito con una denuncia al Comitato Media e Minori alle proteste arrivate, ha pubblicato questo comunicato:

 “Quello che sta accadendo nella fiction di Canale 5 Il Peccato e la vergogna, in onda in questi giorni in prima serata, è molto grave. Un bambino geloso del proprio fratellino neonato tenta di ucciderlo per ben due volte. Premesso che, in generale, la fiction appare un prodotto sciatto, con ricostruzioni approssimative, a scandalizzarci è l’aver fatto interpretare il ruolo di un sociopatico a un minore (…) Tutto questo, durante un programma di prima serata, in una fascia oraria in cui i bambini di ogni età si ritrovano a guardare la tv, inconsapevoli di ciò che li attende nello schermo. Il rischio di emulazione è fortissimo, non è possibile far interpretare scene così drammatiche proprio a un bambino”.

In effetti, il rischio c’è e l’infanzia va protetta.

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cronache marziane

Dopo il film “V per vendetta“, andato in onda lo scorso 15 febbraio su Italia 1, un’altra V ha conquistato l’interesse della televisione.

Come simpaticamente introdotto dai promo e dalle interferenze di promo andate in onda in questi giorni sulle reti Mediaset, ieri sera su Joi è stato il turno della V di Visitors.  

“Porteremo la cura per gravi malattie, porteremo tecnologie che miglioreranno il vostro modo di vivere, porteremo la pace in ciascuna Nazione  del vostro Pianeta. Siamo i Visitors.  Veniamo in pace. Sempre”, rassicurava Anna, la loro leader. 

Ciò non ci ha convinti. La memoria è tornata al 1985, ha rivissuto in modo random qualche fotogramma risalente all’età di nove anni, quando le gesta aliene servivano a chiacchierare con i compagni di classe.

Già all’epoca i perfidi lucertoloni che si nutrivano di roditori ostentavano intenzioni pacifiche ma erano in realtà orientati a piú spietati consigli.

Gli altri extraterrestri che hanno invaso il nostro pianeta virtuale (in attesa di conquistare quello reale) non sempre si sono comportati così.

Mork, Alf, ET, Roger di ‘American Dad’ sono venuti sulla Terra in modo pacifico, interagendo con gli umani in modo simpatico e (almeno televisivamente) produttivo. 

È un alieno anche Superman, d’altro canto. Indossati i panni d’un mite giovincello di provincia, vive in un mondo diverso dal suo per migliorarlo con i suoi poteri.

Dev’essere per questo che il Moige considera Smallville un prodotto idoneo ai giovani.

In altri casi è cosí acido…

stranezze

Il Moige, Movimento italiano genitori, si è espresso negativamente riguardo la messa in onda in prima serata di Romanzo criminale, stasera e domani su Canale 5.

Non è la prima volta che un film forte viene mandato in onda in prima serata.

Le posizioni dell’associazione sembrano talvolta semplici scelte di capri espiatori. 

DarkLight