Reghion: quando il passato risveglia il presente

Reggio Calabria: sembra una coincidenza decisa dal destino ma, a pochissimi giorni dalla riapertura, in versione completa, del Museo Archeologico Nazionale, una delle istituzioni museali piú importanti della Magna Grecia, in un’altra zona del centro di Reggio sono tornati alla luce i resti di un edificio magnogreco, forse un tempio, forse un’area votiva, forse funeraria. Forse, addirittura, la tomba di Giulia, figlia di Ottaviano Augusto! (altro…)

quella movimentazione non s’ha da fare

Il ministro Bray ha dichiarato che i Bronzi di Riace, a lungo in restauro nelle sale di Palazzo Campanella, torneranno al Museo nazionale di Reggio entro il prossimo gennaio, per la gioia di studiosi, visitatori e persone che abbiano una pur minima sensibilità culturale.

Altre nubi, tuttavia, si addensano sulla città dello Stretto e sulla sua dimensione archeologica perché è stata elaborata un’ipotesi di rifacimento dell’area antistante il Museo che lascia perplessi i piú. La strada che passa davanti all’edificio sarebbe chiusa al traffico e, sollevata di sessanta centimetri, diventerebbe l’accesso a una piazza de Nava completamente rifatta, al di sotto della quale verrebbero creati un bar, una sala conferenze, amenità di vario tipo, ricchi premi e cotillon.

Si tratta di un’iniziativa la cui logica lascia molto a desiderare perché:

  • le strutture previste nell’area ipogea, sotto piazza de Nava, si potrebbero tranquillamente realizzare in un palazzo che è dietro al Museo, da anni abbandonato;

  • la strada che passa davanti alla detta istituzione è d’importanza cruciale nella viabilità cittadina e la sua chiusura costituirebbe un serio intralcio a pedoni e ad automobilisti (per chi la frequenta, anche la processione che si svolge durante le festività patronali diventerebbe un problema);

  • si tratterebbe di lavori che richiederebbero un tempo lunghissimo, durante il quale la popolazione ed i turisti sarebbero costretti a vedere uno dei punti piú importanti del centro storico cittadino squarciato da una ferita orribile alla vista e al cuore;

  • i denari necessari si potrebbero spendere in modo ben piú saggio.

Si auspica che le autorità competenti vogliano prendere in considerazione queste argomentazioni unitamente alle altre che sono state sollevate e riconsiderare tale deleterio progetto.

PS: Va comunque ricordato che in questo periodo al museo di Reggio è in corso la mostra ‘Arte torna Arte’, dedicata alle opere di Guttuso, De Chirico, Dalí, Fontana ecc… sequestrate alla criminalità.

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