#OscarsSoWhite, a diatribe on ethnic diversity management

The world of Cinema is currently interested by a diatribe on the criteria of representation and voice -sharing of the different cultures, mainly regarding 2016 Oscars and, more, in general, the composition of the Jury of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences. The first thing I realized when I got into some professional fields is that Cinema, Communication, Marketing, Arts cannot be provincial or culturally limited. To be white, to be black, to be yellow, to be man, to be woman, should not be relevant at all.
And a diatribe on the racism in Cinema and in Oscars management really makes you suffer and worry about.
Everything started on January 18, Martin Luther King Day, when Spike Lee declared on Instagram he will be not at the 2016 Oscars Ceremony as a form of protest for the absolute absence of ethnic diversity among the nominated actors and actresses. The hashtag #OscarSoWhite was born and has become more powerful day by day; after Spike Lee, other professionals moved in favor of the cause, such as Michael Moore, Will Smith, his wife Jada Pinkett, David Oyelowo. Mark Ruffalo firstly agreed and changed mind in a second time.
Michael Caine told it is not possible to give an actor an Oscar just for being black, whereas Charlotte Rampling firstly defined Spike Lee’s initiative as a sort of “racism on the contrary, against the white ones” and then declared:

“I was misunderstood, I want to mean that in an ideal world any human being should have the same opportunities”.

George Clooney told a Variety journalist: (altro…)

brevi dai media (15)

  • Il Rischiatutto di Fazio fa una ritirata strategica, che rimanda al prossimo autunno la resurrezione del popolare quiz di Mike Bongiorno. Si sperava di cominciare il 18 febbraio, stando alle interviste di Duccio Forzano all’Ansa ma, stando a fonti non smentite, l’apertura ufficiale avrà luogo dopo l’estate.  Come si ricorderà, chi scrive dubitava, insieme ad altri, anche sulla rete di messa in onda, dato che i budget piú ambiziosi normalmente competono a Rai 1; adesso il blog Cave Visioni scrive:

“Dopo il Festival di Sanremo, su Raitre andrà in onda una striscia quotidiana dal lunedì al venerdì con il casting dei concorrenti, un po’ in stile reality. L’orario previsto è quello attualmente occupato da Sconosciuti. Sarà certamente una strategia per alimentare l’attesa, in verità già lunga, e fidelizzare il pubblico più giovane che di Rischiatutto ha sentito parlare dai nonni. In primavera Raiuno trasmetterà un’unica puntata, per dare appuntamento al prossimo autunno quando, nella tradizionale serata del giovedì, il nuovo Rischiatutto diventerà appuntamento fisso di Raitre”.

  • Si ricorderà anche dell’esodo dei canali Mediaset dalla piattaforma satellitare Sky verso Tivùsat; in realtà, in questi mesi Rete 4, Canale 5 e Italia 1 si son potute vedere ancora su Sky, con il semplice espediente di cercarle alle posizioni 5004, 5005, 5006, previo decoder integrato o smart key. Mediaset decide soltanto adesso di muovesi legalmente e, come riportato dal quotidiano Repubblica, cita Sky in tribunale per “ritrasmissione dei canali ex analogici di Rti via satellite”. Il Biscione rimprovera a santa Giulia di avere ritrasmesso i canali in modo illegale, Sky risponde a Mediaset di aver soltanto lasciato libera la fruizione di canali comunque gratuiti e senza abbonamento. Mediaset non ha quantificato la richiesta ma valuta i diritti in circa 40-45 milioni di euro.
    L’ultima parola spetterà al tribunale di Milano, sentenza fissata per maggio. Fonte: Repubblica Economia e Finanza
  • Federico Fellini è sempre attuale: ‘Giulietta degli spiriti’, del ’65, sarà proiettata domani, 20 gennaio, nella versione fresca di restauro presso la Sala Cineteca del Comune di Rimini, in occasione dell’anniversario della nascita del regista. L’operazione di restauro è stata possibile in virtú di una collaborazione tra la Cineteca Nazionale ed il Torino Film Festival.
  • Spike Lee ha dichiarato che, per il secondo anno consecutivo, le candidature ai premi Oscar non contemplano un solo  professionista nero. Ieri, nel giorno in cui si ricorda Martin Luther King, il regista ha annunciato:

“Com’è possibile che per il secondo anno consecutivo tutti i candidati sotto la categoria attore sono bianchi? E non entriamo neanche negli altri settori. 40 attori bianchi in due anni e nessuna diversità. Per caso non siamo in grado di recitare? Che cavolo!”. #OscarsSoWhite

  •  Il Cinema è anche impegno sociale. ‘Il Caso Spotlight’, (altro…)

Warner, China, Oscar, Topo Gigio, DiCaprio

Update of September 28: the film that will be presented by Italy at the Oscars will be ‘Non essere cattivo’, by Claudio Caligari.
Time Warner Inc. has signed an agreement with the private-equity company China Media Capital to create a joint venture for the production of films in Chinese, intended for the East market. Dow Jones speaks about; it would be a joint venture called Flagship Entertainment Group., based in Hong Kong, 49% owned by Warner Bros. It is to remember that the Chinese film market is the second in the world and shows no signs of abating; in the first eight months of this year ticket sales totaled thirty billion yuan (4.71 billion dollars), surpassing the entire 29.6 billion obtained in 2014.

 Here are the Italian films that will play a chance to win an Oscar in 2016 for best film not in the English language:
Aggiornamento del 28 settembre: il film che sarà presentato dall’Italia agli Oscar sarà ‘Non essere cattivo’, di Claudio Caligari.
 Time Warner Inc. ha siglato un accordo con la società di private-equity China Media Capital per creare una joint venture che produca film in lingua cinese, destinati al mercato orientale. Ne parla il Dow Jones; si tratterebbe di una joint venture denominata Flagship Entertainment Group., con sede a Hong Kong, al 49% proprietà di Warner Bros. È d’uopo ricordare che il mercato cinematografico cinese è il secondo del pianeta e non mostra segni di cedimento; nei primi otto mesi dell’anno in corso le vendite di biglietti hanno totalizzato trenta miliardi di yuan (4,71 miliardi di dollari), superando i 29,6 miliardi dell’intero 2014.

 Ecco i film italiani che si giocano la possibilità di vincere l’Oscar 2016 per il miglior film in lingua non inglese:

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