complimenti (2)

“Se Grillo vuol fare politica, fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende”

“Mi auguro che un giorno lei (la Appendino, nda) si segga su questa sedia e vediamo se poi sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di poter fare”

Piero Fassino

“Noi stiamo crescendo e loro stanno morendo. Ciò che ho sempre profetizzato sulla morte dei partiti sta avvenendo. Questa cosa gli brucia”.

Beppe Grillo

Una volta si parlava di self-fulfilling prophecies: le profezie che si autoavverano. A voler tacere valutazioni di merito sulla lucidità e sulle capacità di precisione di alcuni politici diversamente visionari. (altro…)

dormire, sognare, chissà

Gli indagati del PD forse dormono sereni. Ecco, per la completezza dell’informazione, due link per approfondire:
Quarto, Pd contro M5S. Ma a Marsala il consigliere dem indagato per voto di scambio resta al suo posto:

“in Sicilia il partito di Renzi fa quadrato intorno a Vito Cimiotta, su cui pende una richiesta di giudizio immediato per lo stesso reato che ha innescato il caso. In nome del “garantismo”

Pd, da Mafia Capitale a Ischia tutti gli indagati del partito di Renzi (altro…)

coincidenze di sinistra

Walter Veltroni, già segretario del Partito democratico e sindaco di Roma, sta per debuttare alla regia con il film ‘Quando c’era Berlinguer‘. Non ha mai nascosto, Veltroni, la sua passione per il cinema, affermando anzi d’essere capace di ricordare tutti i film che ha visto in sala unitamente alla sala in cui li ha visti.

Quando c’era Berlinguer‘, prodotto da sky e Palomar, sarà distribuito dalla Bim e uscirà nelle sale il 27 marzo; verrà anche trasmesso in televisione, ovviamente su sky, il 6 di giugno.

Un soggetto cosí interessante sarà sicuramente in grado di muovere l’attenzione e l’interesse dei nostalgici della Sinistra italiana degli anni Settanta e Ottanta.

Si vuol concludere, peraltro, con una coincidenza squisitamente politica:

17 febbraio 2009: Walter Veltroni rassegna le dimissioni dalla segreteria del PD;

17 febbraio 2014: Matteo Renzi, segretario del PD, riceve formalmente l’incarico di formare il governo.

Matteo Renzi, Tinto Brass, Tosca e la Traviata

Tinto Brass su Renzi, al quotidiano Qui Firenze: Lo vedrei bene in un mio film! Con la sua aria da primo della classe, a Messa tutte le domeniche con il suo giubbettino da Fonzie, ha tutta l’aria di uno che non la disdegna e a letto non le manda a dire. È ‘na bronsa coverta’, come si dice a Venezia, cioè braci che ardono sotto la cenere“.

Matteo Renzi, sindaco di Firenze ed esponente di spicco del PD: non pervenuta

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Da un’iniziativa forse provocatoria a una sicuramente lodevole: i prossimi 28 maggio e 4 giugno, in cento sale italiane, saranno proiettate le rappresentazioni delle opere ‘Tosca’, di Giacomo Puccini, e ‘La Traviata’, di Giuseppe Verdi. Sembra un modo interessante di avvicinare all’opera le persone che non possono accedere ai templi istituzionali di questa nobile arte, un esperimento già compiuto in passato.

questione di poli (2)

Dove sta scritto che due poli sono meglio di tre? Non è forse il Tre il numero perfetto?

Al di là delle valutazioni di merito, sembra che ad alcuni dia fastidio piú la frattura del duopolio piuttosto che il risultato di questa o quella coalizione.

I mercati non hanno capito e stanno reagendo all’impazzata, è vero. Una democrazia, però, in cui Destra e Sinistra sono equivalenti e il Tertium datum dimostra entusiasmo e voglia di fare, in cosa è criticabile? Peggio, “ingovernabile”?

Sfugge forse ai gattopardeschi voleri di chi vorrebbe stringere a sé tutto il potere possibile?

Sfugge forse alla mentalità ottusa di chi fa gli interessi del proprio orticello?

A detta di molti, anzi, la deflagrazione avrebbe potuto essere anche peggiore e sono stati alcuni target a salvare certe realtà preesistenti.

La Destra, come sempre, ha dimostrato buona capacità mediatica.

La Sinistra, come sempre, ha dimostrato mediocre capacità mediatica e incapacità di coesione (in un contesto in cui Destra e Sinistra dovrebbero già essere categorie antiquate…).

Grillo ha dimostrato la forza delle piazze e di quelli che una volta si chiamavano media alternativi (internet, social network), facendosi sapiente psicagogo del generale malcontento.

Exit poll e sondaggi si sono rivelati fasulli; forse la gente ha deciso solo al seggio o non ha dichiarato la reale intenzione di voto. Forse sono anche gli strumenti a essere obsoleti.

Se si tornasse a votare a breve, secondo il mio modesto avviso, a qualcuno andrebbe perfino peggio perché la rabbia già emersa da queste consultazioni sarebbe addirittura maggiore.

complimenti

Negli ultimi tempi il nostro Paese ne ha viste un po’ troppe.

Inflazione alle stelle, mercato del lavoro in crisi, situazione istituzionale traballante, aumento della delinquenza, trionfo dell’immigrazione clandestina, crollo della credibilità internazionale, mi fermo per carità di patria. Inevitabilmente, chi è al governo diventa ricettacolo del malcontento, quale sia la misura delle sue responsabilità.

Certo, se il cambio lira/euro fosse stato gestito in modo più accorto, se talune finanziarie fossero state calcolate meglio, se le nostre frontiere non fossero state aperte in modo indiscriminato, se non fossero state emanate leggi assurde sull’indulto, se non si fosse avuta la capacità unica di disattendere tutte le promesse elettorali e le aspettative di chi aveva riposto fiducia, forse il malcontento sarebbe stato inferiore.

Credo sia questa una prima chiave di decodifica delle ultime consultazioni elettorali.

Probabilmente il PD non ha sfondato perché l’équipe di governo sarebbe stata troppo simile alla precedente.

La Sinistra l’arcobaleno, a parte il simbolo forse poco incisivo, non ha convinto il target di riferimento e non ha saputo allargarlo.

La Lega è stata vista come baluardo di quelle garanzie che l’immigrazione di massa ha minacciato

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