spicchi d’arte tra baffi di storia (3)

  • Indro Montanelli decideva di lasciarci il 22 luglio 2001, quindici anni fa. Sky Arte gli dedica un docufilm in onda proprio domani, in prima serata, nel giorno della ricorrenza: ‘Indro – l’uomo che scriveva sott’acqua’. Dall’adesione convinta al fascismo al suo ripudio, dal ferimento da parte delle Br all’allontanamento del Corriere, dalla fondazione de Il Giornale e La Voce al ritorno al Corriere; il film racconta tutto questo, facendo propria la definizione che Montanelli stesso scrisse come necrologio: “Una scheggia che s’infila sotto l’unghia del senso comune”. Il regista Samuele Rossi definisce l’operazione come “la cronaca di una Nazione” perché, nel raccontare la storia dell’uomo e del giornalista, si racconta la storia di un Paese e di un’intera stagione della Storia. Il docufilm, realizzato attraverso interviste a Ferruccio de Bortoli, Paolo Mieli, Beppe Severgnini, allo stesso Montanelli, al brigatista Franco Bonisoli, che gli sparò e ne fu perdonato, è stato presentato in anteprima alla Fondazione Corriere della Sera.
  • La serata di pre-apertura della settantatreesima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre) sarà dedicata a Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita. Martedí 30 agosto, infatti, sarà proiettato (altro…)

Venezia, D’Alò e il Flauto magico

I Leoni d’oro della settantesima Mostra internazionale del cinema di Venezia sono stati assegnati ieri e se ne fa dovuto riepilogo alla fine del post.

Si coglie anche l’occasione, però, per ricordare il conferimento a Enzo D’Alò del Premio Bianchi dei Giornalisti Cinematografici Italiani, come riconoscimento per la lunga carriera dedicata all’animazione.

Orgoglioso per il successo di Pinocchio, che uscirà in DVD il 27 ottobre con una voce narrante, il regista ha anche anticipato in anteprima mondiale alcune sequenze dello speciale televisivo ‘Il Flauto Magico’, che andrà in onda a ottobre, per la sceneggiatura di Vincenzo Cerami e la narrazione di Giancarlo Giannini, con l’obiettivo di far conoscere l’opera ai bambini piú piccoli.

Dulcis in fundo, D’Alò si è lasciato scappare qualcosa a proposito di un progetto completamente nuovo, prodotto dalla Palomar e dalla lussemburghese Ptd:

“tratto da un libro bellissimo, importante e diverso da qualsiasi cosa che abbiamo visto finora. I protagonisti della storia saranno umani. Se vi dicessi qual è, lo premiereste. … sto studiando la tecnica con cui realizzarlo e poi decideremo definitivamente quanto spendere e in che tempi. Conto comunque di averlo finito per il 2015”.

Adesso, come promesso, il palmares di Venezia:

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metamorfosi a confronto

L’eco del post ‘Ovidio al posto di Plauto deve ancora cessare e già un nuovo stimolo appare all’orizzonte.

Galeotta una conferenza alla quale ho partecipato di recente, altrettanto interessante rispetto all’opera ovidiana sembra adesso quella di Apuleio, ʻLe Metamorfosi’, anche nota come ‘L’asino d’oro’.

Opera tra le piú scopiazzate nella storia della letteratura, ‘Le Metamorfosi’ di Apuleio è divisa in undici libri perché, sembra, dieci erano i giorni che preparavano all’iniziazione ai culti di Iside e uno era quello conclusivo (per l’antichità è un’eccezione, ché le opere venivano normalmente raccolte in ventiquattro, dodici, sei o quattro volumi).

Il riferimento a Pinocchio sarebbe ovvio, essendo la Fata Turchina una riproposizione della Dea per come si manifestò a Lucio diventato disgraziatamente asino ma innumerevoli sarebbero le suggestioni presenti in altre esperienze letterarie; è interessante notare la scelta dell’animale, perché l’asino (meglio, l’indomabile onagro suo cugino) era stimato come cavalcatura dei re ed acquisí accezione negativa solo in un secondo momento.

Due degli undici libri delle Metamorfosi ospitano, inoltre, la storia di Amore e Psiche, con tutte le peripezie che la fanciulla dovette passare per volere di Venere e con tutte le letture esoteriche che ne possono derivare.

Qui di seguito, l’invocazione di Lucio a Iside, testimonianza di come già gli antichi avessero intuito come le diverse divinità erano solo nomi diversi di un unico dio (rileggi qui e qui):

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il Pinocchio di D’Alò

Oggi esce nelle sale ‘Pinocchio‘, l’ultima fatica di Enzo D’Alò, scritto da questi insieme a Umberto Marino (rileggi qui e qui).

Il progetto è nato quindici anni fa, ha richiesto quattro anni di lavorazione e vanta personaggi e ambientazioni di Lorenzo Mattotti, musiche originali di Lucio Dalla (che ha anche doppiato* un personaggio) e un particolare record: è il primo film d’animazione fatto in Italia con un budget da 8 milioni di euro.

 Il regista, il citato D’Alò, definisce il suo film solare e positivo; la distribuzione è affidata a Lucky Red, in duecento copie. 

* altre voci coinvolte Gabriele Caprio, Mino Caprio, Rocco Papaleo, Paolo Ruffini, Maurizio Micheli, Pino Quartullo, Andy Luotto

sailor – Moon

Sailor Moon è stato uno dei cartoni animati di maggiore successo negli anni Novanta e a ragione, per l’accuratezza dei dettagli e la finezza del prodotto (a noi è sempre sembrata eccellente, ad esempio, la musica che fa da tema alle trasformazioni di Sailor Uranus e Sailor Neptuno).

Sailor Moon si distingue, tuttavia, anche per l’enciclopedia di riferimenti simbolici, culturali ed esoterici, giapponesi ma anche occidentali, che la pervadono e le conferiscono significati profondi. (altro…)

le buone letture

Da un classico letterario si deve pretendere il miglioramento spirituale di chi lo legge. Lo si vorrebbe dire con riguardo anche ad altri ambiti ma tali e tante sono le pieghe del transeunte che le decodifiche sembrano scontate.
Quali libri, quali letture non possono mancare nel cammino culturale, intellettuale e spirituale di un uomo? La mia classifica delle priorità è la seguente:

  1. V. Hugo, L’Uomo che ride;

  2. AA. VV., la Bibbia (almeno il Pentateuco, l’Ecclesiaste e il Nuovo Testamento);

  3. F. DostoevskijDelitto e Castigo, I fratelli Karamazov, L’Idiota;

  4.  L. TolstojResurrezione;

  5. C. Collodi, Le avventure di Pinocchio (da leggere nella versione originale, la prima volta da fanciulli, poi da adulti);

  6. P. Levi, Se questo è un uomo;

  7. V. Hugo, I Miserabili;

  8. D. Alighieri, la Divina Commedia;

  9. F. Pessoa, intera produzione;

  10. G. Leopardi, Canti, Operette morali;

  11. F. Nietzsche, Cosí parlò Zarathustra;

  12. S. Freud e  C.G. Jung, un po’ tutto;

  13. Omero (?), Odissea, Iliade;

  14. Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane, Shakespeare, un po’ tutto;

  15. G. Orwell, 1984;

  16. H. Hesse, Siddharta;

  17. Platone, la Repubblica, il Timeo, il Simposio;

  18. Ch. Dickens, A Tale of two Cities, Hard Times,  Little Dorrit, Great Expectations, altri;

  19. sant’Agostino, le Confessioni;

La classifica intende, tra l’altro, controbilanciare le categorie che derivano dalla scuola o dal successo editoriale.

L’elenco (sui millecinquecento che ha letto) dei libri che hanno cambiato la vita ad Alessandro Poggiali è invece il seguente (molte le analogie col sottoscritto): (altro…)

Lucio & Pinocchio

‘Nelle musiche ho esaltato Pinocchio come ragazzo scriteriato con grandi momenti d’umanità’

Lucio Dalla

Le ultime fatiche di Lucio Dalla, che tutti ricordiamo con grandissimo affetto e riconoscenza, hanno riguardato il cinema e il cinema d’animazione.

Sue, infatti, le colonne sonore del ‘Pinocchio‘ di Enzo D’Alò, che potrebbe debuttare al prossimo festival di Cannes, e di ‘AmeriQua‘, di Giovanni Consonni e Marco Bellone, storia di uno studente universitario americano (Bobby Kennedy III, nipote di JFK) che finisce in Italia e viene indottrinato su come corteggiare le ragazze e vivere alla giornata, venendo poi a confronto con dei malviventi.

Come attore, è stato il Sancho Panza del ‘Quijote’ di Mimmo Paladino, presentato a Venezia nel 2006, con Peppe Servillo nei panni del generoso hidalgo nato dalla fantasia di Cervantes, Don Chisciotte de la Mancha.

Da venerdí 23 marzo sarà in proiezione nelle sale del circuito di Distribuzione indipendente, disponibile in rete al sito Www.0wnair.it.

ci liberano dal fango

“Alla vista di quel burattino,

che sgambettava (nel fango, nda) a capofitto con una velocità incredibile

il Serpente (…) morí davvero”

Carlo Collodi, Pinocchio

 Gli ‘angeli del fango’ sono i volontari, giovani e non, che prestano il loro aiuto alle zone alluvionate spalando la melma da strade, piazze, abitazioni, monumenti, mettendo in salvo anche le opere d’arte.

Salvano la Bellezza, restituiscono vivibilità ai luoghi, decoro ai paesaggi, dignità alle persone.

definizioni di Pinocchio

Sto seguendo con attenzione il forum organizzato da Corriere.it  che affida ai lettori del sito il non facile compito di sintetizzare il messaggio di Pinocchio in sei parole.

Trovo che alcune definizioni siano particolarmente interessanti:

  • mentire rubare giocare ascoltare pentirsi amare                                    

 di Umbi

  • Il regalo più grande: esistere davvero                                                                 

 di Elisa

  • mi avventurai dalla forma alla sostanza                                                                

di volodna

  • incompiuto diventa Uomo provando sbagliando riprovando             

di antolam

  • togliere il legno, mettere un cuore                                                                         

di tait

  • crescere: commettere errori, comprenderli e migliorarsi             

di golosona78

  • Burattino prova a diventire uomo credibile                                                   

di Gae Sicari

  • Burattino bugiardo vive odissea diventa bambino                                    

di Maria Lucia Riccioli

  • il legno si è fatto carne                                                                           

di msv

settembre, andiamo!

In questi giorni la dolce, dolce, dolce Katy vive le sue avventure e tesse al filatoio della Laboriosa Dignità l’aureo e solare filo dei Sentimenti sinceri e della Purezza del Cuore.

Nel pomeriggio, molti supereroi combattono il male e impedisocno alla cattiveria di conquistare il mondo.

La Disney compra la Marvel.

Nel mio piccolo, spero d’essermi liberato dalla Volpe Bagnata e dal Gatto Longilineo, due bizzarri animali che mi hanno fatto compagnia nei mesi scorsi.

I due, in gran parte assimilabili ai più famosi compari di una celebre fiaba, possono vantare una profondità intellettuale assimilabile a quella di un Ghiro disabile.

Volpe Bagnata, uscita con un modesto 44/60 da una scuola tecnica, ha molto allargato il campo d’indagine della sua professione e, non potendo saziare lo stomaco, tenta di rifocillare il cervello con un nozionismo smodato e approssimativo.

Gatto Longilineo dipende a livello intellettuale e ontologico da Volpe Bagnata, che lo ha schiavizzato con arte sottile, lo umilia di continuo ma gli offre in cambio un minimo di protezione e tutela.

Per riconoscenza, il Longilineo prende le difese della Volpe in qualsiasi discussione e le dà ragione a prescindere, tentando di zittire l’antagonista e ridendo a crepapelle quando un Uomo espone le sue Ragioni.

Talvolta, illuminati da Qualcuno, Gatto Longilineo, Volpe Bagnata e altri animaletti loro amici riescono a dare messaggi interessanti, ma mai si capisce quando questi ultimi arriveranno a compimento.

Ti propongono d’andare in Lavanderia… Di organizzare una Festa…

Poi, conclusi gli effetti del benefico influsso, tornano agli atteggiamenti conformi alla loro indole.

L’augurio che faccio ai due è di raddrizzare il cammino prima che sia troppo tardi, di scoprire come sia bello camminare lungo il sentiero della Giustizia, liberarsi dall’Avidità e apprezzare i tesori del Cuore.

Rispettando il prossimo.

Santa Marionetta!

Se avete mai visto ‘Belli dentro‘, la sitcom dietro le sbarre, vi avrà probabilmente colpito l’esclamazione “Santa marionetta!”, quantunque a proferirla sia una suora.

Non so se le ermeneusi debbano necessariamente scivolare su crinali arditi, ma le successive delucidazioni saranno comunque interessanti.

La marionetta, ad esser precisi, è il tipo di pupazzo, normalmente in legno, che compare in scena a corpo intero, solitamente mosso dall’alto tramite dei fili.

Il burattino , invece, è quel pupazzo con il corpo di pezza e la testa di legno o altro materiale, che compare in scena a mezzo busto, mosso dal basso, dalla mano del burattinaio, che lo infila come un guanto (il buratto è, in effetti, un panno di stoffa grezza).

Nel cartone animato su Pinocchio andato in onda lo scorso autunno, il protagonista, quando è afflitto dalla stanchezza e/o dalle avversità, afferma: “Mi fanno male i chiodi!”.

Pinocchio, pertanto, dovrebbe  essere una marionetta, non un burattino.

Eppure, l’inclito Collodi usa la parola “burattino” nel suo immortale capolavoro.

Chissà, forse in futuro un mega post su Pinocchio me lo sparo, non è la prima volta che ne parlo, in questo blog…

Alice nel Paese d’Alemanno

Presentata la III edizione del Festival internazionale del Film di Roma, che si terrà nella capitale dal 22 al 31 ottobre, mi sono subito precipitato a vedere quali film siano in gara, con particolare riguardo a quelli d’animazione.

La sezione Alice nella città (donde il titolo del post) ospita 12 opere in concorso fra cui:

  1. La Siciliana Ribelle di Marco Amenta, con Gérard Jugnot, Veronica D’Agostino, Marcello Mozzarella, Paolo Briguglia;
  2. Pinocchio, con Bob Hoskins nei panni di Geppetto, una sorprendente Luciana Litizzetto in quelli del Grillo Parlante, Alessandro Gassman nel ruolo di Collodi e ancora Violante Placido e Margherita Buy;
  3. LOL, di Lisa Azuelos con Sophie Marceau, indimenticata interprete de Il tempo delle mele.

Inoltre, insieme alla Fondazione Cineteca Italiana, la sezione dedica un omaggio all’Animazione italiana con film di corto e lungometraggio di grandi personaggi del cinema d’animazione made in Italy: Bruno Bozzetto, Giulio Gianini e Emanuele Luzzati, Leo Lionni, Toni e Nino Pagot.
Due eventi particolarmente attesi, anche al di là di Alice, saranno sicuramente:

  1. un’anticipazione di 15-20 minuti del kolossal fantasy Twilight di Catherine Hardwicke, dal primo dei romanzi cult di Stephanie Meyer.

Infine una chicca: il settimanale “Topolino” presenterà al pubblico una mostra con illustrazioni originali del maestro Cavazzano, per ricordare le celebri parodie a fumetti dei capolavori della storia del cinema.

Vi ricordo, inoltre che, dal 2 al 5, si rinnova l’appuntamento annuale con Romics.

DarkLight