festival a confronto (106)

Aggiornamento sulla Festa del Cinema di Roma: le piú sincere congratulazioni ad Alba Rohrwacher, vincitrice del premio Miglior Attrice per ‘Mi fanno male i capelli’ e a Paola Cortellesi, il cui esordio alla regia (‘C’è ancora domani’) è stato gratificato con il Premio del pubblico, una menzione speciale ed il premio speciale della giuria. Il premio per il miglior film è stato assegnato a ‘Pedagio – Toll’, della brasiliana Carolina Markowicz.

  • Vive dal 27 ottobre al 1° novembre 2023 la XXIII edizione del Trieste Science+Fiction Festival, il piú importante evento italiano sulla fantascienza, con le migliori produzioni del genere fantastico e tre concorsi, con oltre cinquanta anteprime nazionali e internazionali. È simpatico sottolineare che, tra gli ospiti, ci sarà Paolo Nespoli, il primo astronauta italiano a partecipare ad una missione di lunga durata sulla Stazione Spazionale internazionale. Nel suo piccolo ci sarà anche Claudia Gerini, con Federico Zampaglione, per presentare, in anteprima italiana, il film ‘The Well’, già presentato al Sitges. Ci sarà anche il creatore di effetti speciali Tim Webber, vincitore del Premio Oscar per il film ‘Gravity’ e autore degli effetti visivi di numerosi film, tra cui ‘Harry Potter e il calice di fuoco’ e ‘Avatar’; presenterà ‘Flite’, sua ultima fatica, sorta di viaggio in una Londra semisommersa, nel 2053. Al Teatro Miela, Pino Donaggio presenterà la versione restaurata di ‘Don’t Look Now’ (‘A Venezia… un dicembre rosso shocking’), capolavoro horror di Nicolas Roeg, con Julie Christie e Donald Sutherland. Questo il sito della kermesse.
  • A Firenze, invece, al cinema La Compagnia, il primo INCinema – Festival del Cinema Inclusivo, prima rassegna cinematografica in Italia accessibile anche alle persone con disabilità sensoriali, ideato da Federico Spoletti e diretto da Angela Prudenzi. In un contesto in cui “l’accessibilità alla cultura deve essere garantita a tutti, su basi di equità, indipendentemente dalle capacità sensoriali di ognuno (…), lo scopo di INCinema è di permettere a tutti di vivere l’esperienza unica della partecipazione a un festival cinematografico, e allo stesso tempo di contribuire alla promozione di una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione. INCinema Film Festival si svolgerà sia in presenza al cinema, sia sulla piattaforma MYmovies.it da remoto.” Tutti i film in programma, che hanno ricevuto riconoscimenti in manifestazioni nazionali e internazionali, saranno presentati con i sottotitoli per le persone sorde e ipoacusiche e l’audiodescrizione per le persone cieche e ipovedenti. Dopo l’apertura a Firenze, ci saranno proiezioni in diverse città italiane, tra cui Lecce, Bologna, Roma, Torino, Udine e Trieste; previste collaborazioni con le scuole secondarie, masterclass, incontri con gli autori, Q&A con attori e registi, tutto con la trascrizione in tempo reale. Sito Ufficiale: www.incinema.org
  • Ha preso il via il 26 ottobre anche la II edizione del Rosarno Film Festival, promosso da Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Rete Comunità solidali, da SOS Rosarno. In programma oltre una cinquantina di cortometraggi sul tema dei diritti, della dignità del lavoro, delle lotte e dei percorsi migratori; l’apertura è stata affidata al film ‘Trieste è bella di notte’, di Andrea Segre; a seguire la presentazione dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) in difesa dei diritti umani fondamentale. Venerdí 27 ottobre, sempre all’auditorium comunale, alle 17 la proiezione di alcuni film e corti fuori concorso e un incontro sul tema della terra ecosociale. Alle 21 presso l’ostello sociale Dambe so a San Ferdinando un dj set solidale coi i braccianti di Foggia. Sabato 28 ottobre, dalle 17, sarà la volta del dibattito intitolato ‘L’Africa s’è desta’ con i giornalisti Domenico Quirico e Luciano Scalettari. A seguire la proiezione di altre opere fuori concorso. Domenica 29 ottobre appuntamento alle 15 presso il Giardino della memoria di San Ferdinando per un laboratorio di pratiche territoriali contro gli stereotipi e alle 17 invece con il concorso vero e proprio e la proiezione, all’auditorium di Rosarno, dei nove corti selezionati. La proclamazione del vincitore o della vincitrice avverrà lunedí 30.
  • In terra d’Alemagna si terrà piuttosto la X edizione dell’Italian Film Festival Berlin, dal 7 al 12 novembre. Dieci i film in competizione (cinque in anteprima per la Germania), un omaggio a Marco Bellocchio, gli Italian Screens di Cinecittà per la Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA – MiC), il concerto di Paolo Fresu e Uri Caine del Sardinian Festival e gli altri eventi collaterali dedicati alla promozione turistica e del territorio. Bellocchio presenterà (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (72)

  • In programma quest’oggi, domenica 12 luglio, alle 21.30, alla Rocca Brancaleone, nell’ambito del Ravenna Festival due capolavori sinfonici di Antonín Leopold Dvořák: la Sinfonia n.9 ‘Dal nuovo mondo’ ed il Concerto n°2 per violoncello e orchestra:

    C’è una storia americana di integrazione sociale dietro i due capolavori sinfonici di Antonín Dvořák. Nel 1892 il compositore boemo fu invitato dalla mecenate Jeannette Thurber a dirigere il Conservatorio di New York, una delle prime scuole ad ammettere donne e afroamericani. Per questa lungimirante patrona delle arti era fondamentale che la neonata istituzione musicale fosse guidata da un eminente musicista europeo. Dvořák tentennò a lungo, finché non si convinse ad accettare la munifica offerta di 15.000 dollari annui, a condizione di poter rientrare in patria nei mesi estivi. Sotto la sua direzione, il Conservatorio si perfezionò in un modello di avanguardia e meritocrazia. Tra i suoi studenti ci fu anche il futuro compositore afroamericano Harry Burleigh, che fece conoscere a Dvořák lo sterminato repertorio spiritual e dei nativi. Unendo i due patrimoni popolari – quello boemo e quello americano – nacquero le condizioni per creare la Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo”, che nel 1893 debuttò con enorme successo alla Carnegie Hall. Un anno dopo, un’altra esperienza fondamentale segnò la sua carriera: dopo aver ascoltato il Secondo Concerto per violoncello di Victor Herbert (collega di Conservatorio e primo violoncello nel debutto della Sinfonia “Dal nuovo mondo”), Dvořák decise di affrontare lo stesso percorso, memore di un primo Concerto giovanile scritto nel 1865, e mai completato: in poche settimane nacque il Concerto in Si minore, ancor oggi la composizione concertante per violoncello più eseguita e amata al mondo.

    (dal sito ufficiale)

  • Non tutte le negatività vengono per nuocere. Il Maggio Musicale fiorentino, per esempio, coglie le occasioni del transeunte per inaugurare e aprire al pubblico la cavea, il grande spazio all’aperto sul tetto del Teatro Comunale, dal quale si gode una vista mozzafiato su tutta Firenze. È la prima volta che tale suggestiva cornice ospita la rappresentazione di opere liriche; nel recente passato, infatti, la cavea era stata quasi esclusivamente impiegata per le manifestazioni musicali dell’Estate Fiorentina del Comune. Le due opere previste sono ‘Il ballo in maschera’ (15 e 18 luglio) e ‘La traviata’ (19 luglio), entrambe di Giuseppe Verdi. Circa seicento i posti disponibili; biglietti a partire da 15 euro per i giovani, titolari della Maggio Card, 50 e 100 euro per la grande platea all’aperto, divisa in due settori.
  • Il teatro greco di Siracusa, invece, orbo quest’anno delle rappresentazioni teatrali, si rifugia sull’‘Isola della Luce’, cantata per soli, coro e orchestra del M° Nicola Piovani. 480 le sedie posizionate sul palcoscenico. Dodici coristi dodici sui gradoni in pietra. Venti musicisti su un piccolo palco. L’Istituto nazionale per il Dramma Antico (INDA) ha deciso di dedicare la stagione a Calogero Rizzuto, direttore del parco archeologico della Neapolis, deceduto nel periodo dell’emergenza sanitaria, alla sua collaboratrice Silvana Ruggero, a tutte le vittime del Covid 19.
  • Il ministro Dario Franceschini, responsabile MiBact, ha firmato venerdí 10 luglio il decreto che assegna dieci milioni di euro dei fondi emergenza cinema e spettacolo istituiti con il DL Cura Italia al ristoro dei mancati introiti da biglietteria e abbonamenti degli esercizi teatrali privati. Dal sito: (altro…)

Riccardo, l’"enorme"

“Quello che sta succedendo oggi è un sogno. Il nostro Paese deve la sua storia a secoli e secoli di storia della musica. molti stili musicali e l’Opera sono nati in Italia. Gli strumenti piú richiesti sono nati in Italia. La sinfonia (dal greco: suonare insieme) è nata in Italia, emblema dunque dell’armonia, dello stare insieme, del vivere civile,. Chi ama la musica non è un criminale, e oggi da qui giunge un importante messaggio. Fare musica significa abituare i ragazzi al culto del bello nella consapevolezza della  nostra storia.

A questi ragazzi auguro ogni bene proprio all’insegna di questa armonia che stanno imparando con la musica

e che è d’esempio a tutto il resto d’Italia”.

Maestro Riccardo Muti

Ha avuto luogo ieri, 31 luglio 2012, a Reggio Calabria, un evento che è stato definito “enorme” dal suo stesso protagonista: il concerto di Riccardo Muti e delle bande calabresi.

I musicisti, provenienti da tutte e cinque le province calabresi, erano divisi in due gruppi:

  • uno, formato da circa mille ragazzi provenienti anche dai laboratori musicali e dalle scuole di musica giovanili della Calabria, ha esguito l’Inno Europeo e l’Inno di Mameli, che ha concluso la serata;

  • l’altro, formato da circa duecentosettanta artisti, ha eseguito tre sinfonie (da Nabucco, Norma e La Forza del Destino) dirette dal Maestro Muti man anche altri brani diretti da alcuni giovani direttori della provincia di Reggio, tra cui i maestri Maurizio Maragò e Gaetano Pisano (che avevano già lavorato insieme a Muti in occasione del Ravenna Festival del 2008).

A Muti, già insignito della cittadinanza onoraria di Delianuova (RC), è stato consegnato uno dei premi “Sud Umberto Zanotti Bianco 2012”, destinati a chi è rimasto, a chi è tornato e a chi è venuto nel sud realizzando iniziative positive, con la seguente motivazione:

“Il maestro Muti è un artista del sud che, nel corso della sua straordinaria carriera di direttore delle più prestigiose orchestre del mondo, ha sempre evidenziato le sue salde radici culturali meridionali e italiane.

Ha dimostrato  cosí quanto si può essere aperti al mondo senza voltare le spalle alla propria identità, contribuendo concretamente a sostenere le realtà positive emerse nel Mezzogiorno.

Ha portato difatti alla ribalta nazionale i giovani musicisti di Delianuova dirigendoli personalmente nel Ravenna Festival. 

La sua sensibilità si è estesa alla valorizzazione del prezioso principe degli agrumi, il bergamotto di Reggio Calabria, di cui è divenuto spontaneamente un testimonial cogliendo ogni occasione per esaltarne le qualità.

Il maestro Muti ha saputo pertanto divulgare tutti gli aspetti positivi di rinascita che stanno affiorando nella società meridionale. Elementi che sono spesso ignorati da un sistema di informazione squilibrato che tende a raccontare il sud d’Italia e gli altri sud del mondo soltanto per le negatività, alimentando pregiudizi e vecchi e nuovi razzismi” (Pasquale amato, presidente premio Nosside). 

DarkLight