Alice nel Paese di Virginia

L’edizione 2016 della Festa del Cinema di Roma (13 – 23 ottobre), con l’annessa sezione ‘Alice nella Città’ (13 -23 ottobre anch’essa), si presenta alquanto agguerrita.
Desiderosa, nelle intenzioni del direttore artistico Antonio Monda e degli altri organizzatori, di costituire un interessante momento aggregativo e di “festa”, come appare evidente dalla denominazione, del Cinema e delle altre Arti.
Desiderosa, peraltro, di essere la Festa del Cinema di Roma, non di alcuni quartieri soltanto; particolarmente significativa, infatti, sembra essere la Festa Mobile, che coinvolgerà le periferie ed il carcere di Rebibbia.
Tematiche affrontate quest’anno quelle che, da qualche tempo, sembrano essere la chiave di lettura obbligata del cinema, l’integrazione, la diversità, il lavoro, la politica. È quanto emerge dalla Selezione ufficiale, con quattro film italiani su quaranta titoli, e dalla sezione ‘Tutti ne parlano’, costituita da film che hanno avuto un decoroso esordio internazionale e desiderano adesso farsi conoscere in Italia:
Particolarmente interessante sembra l’anteprima di (altro…)

fuggo(no) dal cinema?

Il Cinema è un’arte libera e chi fa il suo ingresso in una sala, alla ricerca della Bellezza, può farlo per impegnarsi ma anche per evadere. Da qualche tempo, tuttavia, alcuni Maestri rimproverano alla settima arte un insufficiente adeguamento del linguaggio e una scarsa attenzione all’attualità. La televisione sarebbe per molti motivi preferibile.

Bernardo Bertolucci ha dichiarato:

«Le serie che vedo sono piú belle di quasi tutti i film hollywoodiani. Trovo nella fiction quello che non vedo piú al cinema, i tempi della serialità sono quelli del cinema che amavamo».*

Robert Redford gli ha fatto pronta eco:

«La tv è un passo avanti perché la serie, tra ambientazione, luci, spazi e tempi permette di ritrovare le atmosfere del cinema d’autore che è stato cannibalizzato dal cinema industriale del blockbuster ed è rinato nelle serie d’autore».*

Il colpo di grazia arriva da Dustin Hoffman:

«La tv di oggi è la migliore che sia mai esistita, il cinema è il peggiore che abbia visto nei cinquant’anni in cui l’ho fatto».*

Ormai si occupano di televisione professionisti del calibro di Steven Soderbergh, Alejandro Gonzàlez Iñárritu, Steve McQueen, David Fincher, Woody Allen, Paul Haggis.

E in Italia? Alla presentazione de ‘Con il sole negli occhi’, il maestro Avati, in questi giorni alla prese con ‘Le nozze di Laura’, si era lasciato scappare:

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Venezia 2012

La stagione cinematografica 2012 – 2013 lancerà le nuove uscite di giovedí. Come già intuito in passato, la metà della settimana è piú idonea della fine per inaugurare nuovi spettacoli e prime e, se già si era sperimentato il mercoledí, pare che stavolta si scalerà di un giorno.

È stato presentato in via definitiva, inoltre, il programma della sessantanovesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che avrà luogo dal 29 agosto all’8 settembre, per la direzione artistica di Alberto Barbera e con Kasia Smutniak nel ruolo di madrina per le serate inaugurale (al Palazzo del Cinema, Sala Grande) e conclusiva. Temi ricorrenti saranno la crisi, economica e sociale e i fondamentalismi, un numero di film non superiore a sessanta, una sala web per i cinquecento spettatori di Orizzonti e solo tre gli italiani in gara. Tra gli ospiti, attesi Zac Efron, Javier Bardem e Selena Gomez.

Sebbene si attenda ancora l’inserimento di un film a sorpresa nei prossimi giorni, si sa già da un po’ che la prima proiezione, contestuale all’inaugurazione, sarà di ‘The Reluctant Fundamentalist’, di Mira Nair, mentre chi scrive è ansioso, come intuibile, di vedere ‘L’homme qui rit’, di Jean – Pierre Ameris, fuori concorso. Come anticipato, solo tre gli italiani: Marco Bellocchio, Daniele Ciprí e Francesca Comencini, rispettivamente con ‘Bella addormentata’ (su Eluana Englaro), ‘È stato il figlio’ e ‘Un giorno speciale’. È però atteso l’inserimento di un film a sorpresa nei prossimi giorni.

Per quando attiene, invece alla Settimana internazionale della Critica, che costituisce una sezione collaterale del festival, l’unico italiano in gara sarà Luigi Lo Cascio, con ‘La città ideale’, sua opera prima. Sette in tutto le opere in concorso, piú due eventi speciali che apriranno e chiuderanno la sezione.
Dopo il salto, il programma completo della kermesse: (altro…)

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