Bolle, Saviano, Zecchino d’Oro e… Leonardo…

  • ‘OnDance’, il tradizionale appuntamento con Tersicore organizzato da Roberto Bolle, si terrà anche nel 2023, dal 7 al 10 settembre, ovviamente a Milano. Le date sono state ufficializzate in queste ore. Le iscrizioni per i provini d’accesso ai workshop (laboratori?) di OnDance saranno aperte dal 10 marzo al 31 maggio; i talenti selezionati avranno l’opportunità di studiare per una settimana con grandi maestri, tra cui Bolle medesimo, e danzare davanti al pubblico di OnDance. Sono anche previste borse di studio per i migliori, affinché possano proseguire il loro percorso formativo ed artistico.
  • Roberto Saviano diventa regista di cartoni animati. La prestigiosa testata Variety ha infatti anticipato che ‘I’m Still Alive’ (‘Sono ancora vivo’) è il titolo del lungometraggio d’animazione, tratto dall’omonima graphic novel firmata da Saviano stesso e dal fumettista israeliano Asaf Hanuka (‘Valzer con Bashir’). ‘I’m Still Alive’ (‘Sono ancora vivo’) sarà una coproduzione internazionale MAD Entertainment e Lucky Red (per l’Italia), GapBusters (per il Belgio) e SIPUR (per Israele); la sceneggiatura sarà curata da Saviano con Alessandro Rak, Filippo Bologna, Stefano Piedimonte. Il progetto sarà presentato a Bordeaux durante il Cartoon Movie, che comincia oggi, 7 marzo, per concludersi giovedí.
  • Era il 1° marzo 1943 quando, per la prima volta, un gruppo di bambini innocenti veniva chiamato a cantare insieme, per un’idea di Mariele Ventre. Nasceva il Piccolo Coro dell’Antoniano, cuore pulsante (e cantante!) dello Zecchino d’Oro. Ci sarà una grande festa per celebrare questi sessant’anni, per ricordare piú di mille coristi, con oltre cinquecento brani di repertorio e due miliardi di visualizzazioni sul canale dedicato YouTube. Informazioni e date saranno presto disponibili sul sito www.zecchinodoro.org.
  • Leonardus in fundo, (altro…)

brevi dai media (29)

Aggiornamento 5 agosto: con riguardo alle novità di RadioRai e alle indiscrezioni che alcune testate hanno sollevato in questi giorni, Carlo Conti, direttore artistico della testata, si è espresso sulla sua pagina Facebook ufficiale :

“Tra pochi giorni saranno presentati i palinsesti definitivi di RadioRai e allora vi accorgerete che anche a Radio2 quasi tutti i programmi sono stati confermati nella loro collocazione (o in collocazioni migliori). Quindi le accuse ed il polverone di questi giorni è stato sollevato partendo da notizie e affermazioni non corrette. (…) il compito del direttore artistico di RadioRai non è comandare o imporre o eliminare ma suggerire e coordinare lavorando con i singoli direttori di rete, i soli che hanno la responsabilità editoriale e la gestione del budget . (…) Per la cronaca sia Mu che babylon sono regolarmente in palinsesto su Radio2 mentre gli unici non confermati sono i miei amici Max Giusti e Giovanni Vernia per i quali spero si possa trovare quanto prima lo spazio che meritano”.

  • Carlo Conti, nella sua veste di direttore artistico di Radio Rai, sta apportando delle modifiche alla fisionomia dei canali, sui quali si è detto che hanno target prettamente maschile. Piú spazio alle hit, ripensamento di alcune trasmissioni, chiusura di alcune altre. ‘Caterpillar’ sarà spostata alle 20; secondo ‘il Fatto Quotidiano’, ‘Social Club’, condotto da Luca Barbarossa su Radio 2, potrebbe perdere le dirette. ‘610 – Sei uno zero’, da quattordici anni condotta su Radio 2 da Lillo & Greg con Alex Braga, potrebbe essere spostata al weekend, sebbene alcune indiscrezioni ipotizzassero addirittura un possibile “siluramento”. In realtà, sul profilo Facebook di Radio2 è comparso un comunicato: “610 – Sei Uno Zero Radio2 tornerà. Per la prima volta non possiamo dar retta al Grande Capo Etsiqaatsi, perché a noi 610 sta molto a cuore. Stiamo lavorando ad una nuova versione del programma con Lillo, Greg e Alex Braga, dalla sala B di via Asiago con la partecipazione del pubblico. Vi terremo aggiornati”.
  • Le ventuno città in lizza per il titolo di Capitale italiana della Cultura sono: Alghero, Aliano, Altamura, Aquileia, Caserta, Comacchio, Cosenza, Ercolano, Iglesias, Montebelluna, La Spezia, Ostuni, Palermo, Piazza Armerina, Recanati, Settimo Torinese, Spoleto, Trento, Unione dei Comuni Elimo Ericini, Vittorio Veneto, Viterbo-Orvieto-Chiusi in candidatura congiunta. La giuria, chiamata ad esaminare i ventuno progetti, sarà composta da sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Entro la metà di novembre verrà stilato un primo elenco di dieci città, tra le quali, entro il 31 gennaio, sarà scelta a vincitrice.
  • Gli MTV Digital Days avranno luogo il 9 e 10 settembre prossimi, presso la Reggia di Venaria Reale, dove erano già stati organizzati nel 2013 e 2014. Tra gli ospiti Annalisa, Fabio Rovazzi, il DJ e producer internazionale Steve Aoki (che, insieme a Luca De Gennaro, presenterà il documentario “I’ll Sleep When I’m Dead”), il rapper Shade, gli YouTuber Sofia Viscardi, Michele Bravi e Luca Chikovani, Beatrice Venezi, il più giovane direttore d’orchestra che attualmente dirige la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, il rapper Rocco Hunt. Saranno, tra l’altro, approfonditi,il Sound Design ed il Mixing nella musica elettronica.
  • L’edizione 2016 della Festa del Cinema di Roma si terrà dal 13 al 23 ottobre 2016 all’Auditorium Parco della Musica; il primo titolo annunciato, nell’ambito della sezione parallela ‘Alice nella città’, è (altro…)

da Cannes a Roma, alla Calabria

Il festival di Cannes 2013 comincia oggi ma questo blog ne ha anticipato la scaletta in altra sede.

Venendo ad altri argomenti, è stato presentato il ‘Roma Web Festival’, che avrà luogo i 27, 28 e 29 settembre prossimi venturi nella capitale e costituirà la prima rassegna italiana ufficialmente dedicata alle web series. Ideata da Janet De Nardis e Maximiliano Gigliucci, vedrà degli incontri dedicati al mercato ma anche una gara tra diversi prodotti, che si contenderanno  premi quali “Migliore web serie italiana” e “Migliore Web serie straniera“.

In Calabria, invece, è di turno Roberto Saviano. Lo scrittore e giornalista è già stato a Cosenza e sarà oggi a Reggio per presentare “Zero-zero-zero”, la sua ultima creatura, edita da Feltrinelli. In pieno centro storico, con piazza Italia e Palazzo san Giorgio sullo sfondo, Saviano sarà accompagnato dal  Procuratore Federico Cafiero de Raho e dai due ideatori della rassegna “Tabularasa“, Giusva Branca e Raffaele Mortelliti (qualora dovessero esserci miei sosia, che li si segnali alle competenti autorità).

il giorno de LaEffe

Parte oggi, al numero 50 del digitale terrestre, LaEffe, il canale che, nato dalla partnership tra gruppo editoriale Feltrinelli (attraverso Effe TV), La7 ed Espresso (rileggi Ciao 2013/2); arricchisce e affianca la programmazione di Repubblica Radio TV, inserendosi tra Rai News e Tgcom24.

Il palinsesto giornaliero avrà durata di diciotto ore diciotto, la tag line asserisce “Finalmente Tv”, il target di riferimento sembra alto, destinato a chi ama un certo tipo di cinema, un certo tipo di musica, un certo tipo di cultura.

La programmazione del lunedí prevede il LaEffe film festival, che ospiterà, spesso in prima visione, film selezionati dai grandi classici e opere indipendenti: ‘Another Year’ di Mike Leigh, ‘American Life’ di Sam Mendes, ‘Melancholia’, ‘17 Ragazze’, ‘Coco Chanel & Igor Stravinsky’, ‘Tomboy’ di Lars Von Trier.

La culinaria, che sembra ormai un dovere inespungibile della nostra televisione, sarà curata dalla rubrica RED – Read, Eat, Dream, che parlerà non solo di cibo ma anche di viaggi, ambiente e benessere.

Nell’ambito della sezione Feltrinelli Real Cinema verranno programmati anche alcuni documentari (‘Mea Maxima Culpa’, ‘Anonymous’, ‘Pussy Riot’, ‘La Musica secondo Tom Jobim’, ‘About a face’, ‘In Vogue’,Witness – I Testimoni’ di Michael Mann per la HBO e ‘Half the Sky’, il progetto sociale di Eva Mendez per le donne).

Il ciclo ZeroZeroZero.tv prevede quattro appuntamenti con altrettanti docu-film sul traffico di droga, soprattutto cocaina; saranno introdotti da quel Roberto Saviano che ben conosce la materia e ha di recente pubblicato ZeroZeroZero… Product placement? Anche Alessandro Baricco, altro autore della scuderia Feltrinelli, curerà alcuni spazi.

La domenica sarà il momento de I Classici in Tv, dalle miniserie che la BBC ha ricavato dalle letterature inglese e francese (‘Orgoglio e Pregiudizio’; ‘Emma’) a ‘Mildred Pierce’, con Kate Winslet e Guy Pierce

Una volta al mese la rubrica ‘Scelti per voi’ indagherà l’attualità secondo temi dedicati; Uomini e potere, ad esempio, ospiterà serie come ‘The Minister – L’esercizio dello Stato’ (premio César 2012) oppure ‘Borgen – Il Potere’.

Tra gli eventi speciali, il film reportage ‘Grillo Tsunami Tour – Un comico vi seppellirà’ che, come intuibile, narra le gesta di Beppe Grillo.

le parole che (non) ho

La parola mafia deriva, secondo molti, da un termine arabo che significa “millanteria”.

La parola ‘ndrangheta deriverebbe dalla voce locale “’ndrànghiti” (brigante), oppure sarebbe connessa alle parole greche anèr, andròs (uomo) e agathòs (buono), nell’accezione di chi debba fare “giustizia” al di fuori delle istituzioni.

Camorra deriverebbe da una delle seguenti ipotesi:

  • secondo l’enciclopedia Treccani e il linguista Pittau, dall’antica città biblica di Gomorra;

  • dalla malavita della Napoli del 1600, la quale veniva chiamata già “camorra”, in riferimento ad un’omonima bisca in cui si radunavano elementi poco raccomandabili;

  • da un grossolano indumento utilizzato dai lazzaroni napoletani simile alla chamarra spagnola;

  • da gamurra, citata in un documento medievale, ed indicava una compagnia di mercenari sardi al soldo di Pisa;

  • da una connessione con “morra”, “raggruppamento di malfattori” inteso come “frotta”, per cui una persona inserita in un gruppo solidale “sta c’a morra” (con la banda), mentre una persona non difesa da un gruppo è “fore morra” (fuori banda) ma può significare anche “rissa”;

  • da una tassa sul gioco che bisognava pagare a chi proteggeva i locali per il gioco d’azzardo, dal rischio di liti e di risse. Con questo significato compare in un documento ufficiale del Regno di Napoli nel 1735;

  • secondo qualche autore campano, da “ca murra” e cioè “capo della murra”, nella Napoli settecentesca il “guappo” di quartiere doveva risolvere le dispute tra i giocatori della murra (tipico gioco di strada);

L’avventura 2012 di Fazio & Saviano andrà in onda stasera, domani e dopodomani su La 7 e, da quanto è sembrato capire, attribuirà grande importanza alla Parola, nella sua valenza di definire la precisione delle cose e la loro origine.

Non si sa se lo strepitoso successo di ‘Vieni via con me’ sarà ripetuto da ‘Quello che (non) ho’ ma l’augurio è che la Parola possa davvero migliorare le cose.

si mafia licet…

Due progetti di fiction, targati rispettivamente Sky e Mediaset, sono in cantiere.

Il primo prevede la realizzazione, con la consulenza di Roberto Saviano, di una serie tv (spin off?) di Gomorra coprodotta da Cattleya, Fandango e Sky Cinema,  ora in fase di scrittura.

Mediaset risponde con una serie di otto puntate sul Clan dei Casalesi, realizzata da Taodue per Canale 5. Stefano Accorsi vestirà la toga di un magistrato senza macchia e senza paura e sarà diretto da Alessandro Angelini.

Il set si apre proprio in queste ore, a Roma.

 

“e mannaggia al diavoletto…

…che ci ha fatto litiga’!”

si diceva una volta, a suggello di una pace faticosamente riconquistata dopo una lite tra amici o un dissapore di varia natura.

L’avranno utilizzata, forse, anche Paolo Ruffini e Lucia Annunziata, visto che la giornalista, dopo un ultimo chiarimento col suo direttore, avrebbe deciso di restare in Rai e rifare ‘In mezz’ora’.

Né sapremo mai quali filastrocche, più o meno riconducibili all’infanzia, stiano esclamando in queste ore Michele Santoro, definitivamente fuori dalla Concessionaria di Stato (possibile una collaborazione esterna) ma non approdato a La7, e Roberto Saviano, che dovrebbe rifare Vieni via con me in Rai nel 2012 o 2013, in concomitanza con il secondo e terzo anno contrattuale di Fabio Fazio (su La7 forse a maggio).

 

Novità da box(e) office. Senza arte né parte…

Questo week end vedrà ancora una volta l’uscita di molte pellicole italiane. Di particolare interesse sembrano “Senza arte né parte”, di Giovanni Albanese, e “Tatanka”, di Giuseppe Gagliardi, ma non si devono dimenticare  “Hai paura del buio” di Massimo Coppola (in concorso alla “Settimana Internazionale della Critica”  della 67esima Mostra Internazionale di Venezia) e  “Il primo incarico”, di Giorgia Cecere, con Isabella Ragonese.

“Senza arte né parte” è la simpatica storia di un gruppo di amici che si trova casualmente nel mondo dell’arte contemporanea, tra nuovi stimoli alla sensibilità e alla cultura e insidie del guadagno facile, dopo essersi occupato in vita propria solo di pasta e pastifici (pasterelle non lo so…). Il film è stato sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Interesse Culturale Nazionale) e dall’Apulia Film Commission.

“Tatanka” è tratto dal romanzo “La bellezza e l’inferno”, di Roberto Saviano. È la storia di un pugile, interpretato da Clemente Russo,  che riscatta le sue origini grazie alla boxe e fugge da un cupo destino.

Ecco i trailer: (altro…)

l'autunno di Rai Tre

Sembra che la programmazione della terza rete Rai possa subire trasformazioni drastiche a partire dalla prossima stagione.

Poiché, infatti, alcuni professionisti come Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini non sono stati ancora contrattualizzati a poche settimane dalla presentazione del palinsesto autunnale, sembra possibile che le loro trasmissioni in futuro non vengano realizzate (chi scrive crede d’aver intercettato una sfumatura in tal senso nel parlare di uno dei detti professionisti).

Fabio Fazio, peraltro, aveva annunciato di voler fare nuovamente Vieni via con me, con Roberto Saviano.

La7 o Sky diventerebbero lidi obbligati (secondo TV Sorrisi e Canzoni, anzi, sarebbe già in corso una trattativa tra La7 e il presentatore ligure).

In attesa di ulteriori informazioni sui già citati conduttori, domenica scorsa Neri Marcorè ha annunciato di voler lasciare Per un pugno di libri per fare altro. Dieci anni alla guida di un gradevole programma educational sono sicuramente una grande soddisfazione ma altrettanto importante, per un artista, è trovare nuovi stimoli.

Marcorè ha però auspicato che la trasmissione venga proseguita.

Chi scrive, pur conscio degli obiettivi professionali, si dispiacerebbe non poco se la garbata rubrica scolastico -letteraria della domenica venisse cancellata dai palinsesti.

Le squadre di giovani che si confrontano e scontrano a suon di libri, al solo scopo di vincerne degli altri e far fare bella figura a sé stessi e ai loro insegnanti, costituiscono adamantino modello di un’adolescenza buona e motivata, spinta da valori seri e concreti.

Da emittente di Stato.

la sindrome del lunedí

Lunedí 8 novembre 2010 è sicuramente passato alla storia della televisione come una giornata ricca di novità ed eventi.

Sembra riuscito il colpo al duo Fazio-Saviano*, che ha fatto volare Rai Tre al 25%. Gli interventi e i monologhi si sono avvicendati volando ora alto ora basso, a ritmi alterni.
In alcuni momenti, Benigni ha affermato che i bambini sanno già dell’esistenza dei draghi, le favole servono ad insegnare che i draghi si possono vincere, che il male può essere sconfitto. Ci piace.
In altri momenti si sono stilati banali elenchi di sinonimi e luoghi comuni.
Grande fratello quest’anno mi sembra soffrire della mancanza di personalità particolarmente carismatiche. Passata la puntata “gigolocentrica”, quella di ieri ha tentato di tenere alta l’attenzione del pubblico lavorando sulle beghe intestine, sulle liti da condominio, sulla figura di Ferdinando, il figlio del camorrista desideroso di riscatto (a pensarci, andava da Fazio…). Di difficile collocazione mi sembra la figura di Clivio, Antinoo de’ noantri, la cui delicatezza ed il cui efebico appeal non sembrano sufficienti a garantirgli una serena e duratura permanenza nella casa. Che dire della telefonica incursione di Pippo Baudo a
Chi vuol essere milionario?Il letterato camionista Giuseppe Pasinelli era reduce da una domanda sulla vita del conduttore siciliano, alla quale aveva risposto correttamente, ed il Gattopardo della televisione ti spuntava in felino, telefonico collegamento, per raccontare in prima persona l’aneddoto in questione!

Dulcis in fundo, l’access game varato da Italia 1. Trattasi di Trasformat, idea partorita dalla mente di Enrico Papi su ispirazione della di lui figlia, di soli dieci anni.
Pare, secondo quanto raccontato dal Papi in questione, che la bimba sia solita giocare con i suoi amichetti a deformare le facce e ad indovinare poi chi siano i proprietari delle distorte fattezze.
Trasformat lo fa con le celebrity e con l’aiuto indispensabile della videografica che regge, da sola, praticamente tutto il programma. Formula semplicissima, pertanto, rafforzata però da un buon ritmo e da un impianto scenico eccellente, caratterizzato dall’uso sapiente dei led wall e, appunto, della videografica.

Il programma è partito col 10% di share. Lo dicevo già nell’altro post, in televisione le metamorfosi funzionano…

*= con riguardo a Fazio & Saviano, mi preme una grammaticale, purtroppo ritardataria, tiratina d’orecchi. Nei promo che in queste settimane hanno anticipato il programma, i due conduttori hanno scritto “resto qui perché” e “vado via perché” trascurando il fatto che “perché“, in italiano, si scrive con l’accento acuto, come questo blog tenta di ricordare da oltre quattro anni.
Ci permettiamo di auspicare maggiore attenzione per il futuro…

le parole cambiano le cose

L’anno scorso, quando si è avuta notizia che Gomorra non era entrato nella rosa dei film candidati all’Oscar, ho avuto una reazione strana.

La gioia per il conferimento della preziosa statuetta ad una pellicola italiana sarebbe stata grande.

Ma avrei temuto che un suo ulteriore rilancio potesse recare l’ennesima mazzata all’immagine del nostro Paese, visto che gli argomenti trattati non sono di quelli di cui si può andar fieri.

Il Premio della Giuria a Cannes è riconoscimento di sicuro prestigio, ed è consolazione tutt’altro che magra.

Ieri il mio televisore, come il 19 % dei televisori accesi in quel momento in Italia, trasmetteva le immagini di Saviano ospite di Fabio Fazio.

La frase chiave della serata è stata

  “La mia ambizione? Pensare che le parole possano cambiare le cose”.

L‘importanza della parola. La sua potenza sull’animo delle persone.

Il libro di Saviano, che vive sotto scorta dall’ottobre 2006, ha venduto due milioni di copie solo in Italia, tre milioni e mezzo in tutto il mondo, tradotto in cinquanta Paesi. 

È diventato anche spettacolo teatrale. 

Parola scritta, che diventa parola recitata, parola raccontata e parola visiva.

Parola che raggiunge il cuore.

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