Ciao, Sanremo! (2013) (2)

La sessantatreesima edizione del festival della canzone italiana di Sanremo, testé conclusa, mi è piaciuta, nel suo complesso.

Ha dimostrato come il gusto e l’eleganza possano fare ascolto in misura non minore rispetto alla volgarità e alla pacchianeria; la stessa Luciana Littizzetto, da qualcuno gratuitamente temuta, si è comportata in modo fiabesco, cominciando da Cenerentola in carrozza e diventando viepiú un folletto birichino, una storta di stimolante spiritello messo lí a stuzzicare, a pungolare, a sottolineare le piú facete sfumature. Per non parlare di ‘Vattene amore…’

Una domanda potrebbe sorgere spontanea: a mamma Rai Sanremo conviene?

La risposta giungerebbe ovvia: Sí! Per piú di un motivo. (altro…)

Ciao, Sanremo!

L’edizione 2012 del festival di Sanremo sarà ricordata come una delle piú “salutanti”. Il rito, forse scaramantico, della mano con le cinque dita ben spiegate o lasciate morbidamente flettere, è stato osservato da tutti, cantanti, conduttori e ospiti, e la spiegazione di Papaleo, che diceva rivolgersi a Celentano, ha convinto in modo relativo.

Anche le canzoni meritano un cenno, però.

La canzone di Emma (‘Non è l’Inferno’) ha avuto il merito di trattare la cruda attualità e toccare il sentire della gente. (altro…)

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