“valorizzare risorse e competenze della migliore produzione nazionale, per promuovere a livello mondiale l’eccellenza televisiva italiana. Anche grazie al RomaFictionFest, la Regione Lazio sempre di piú si propone come il punto di riferimento ineludibile dell’intero settore creativo ed industriale dell’audiovisivo, un polo attrattivo del grande mercato internazionale della qualità televisiva e un laboratorio unico di nuove occasioni di formazione e di lavoro altamente specializzato per le nuove generazioni.”
Ieri sera Claudio Amendola e Serena Autieri erano graditi ospiti di Elena Guarnieri al TG5, per parlare della fiction Dov’è mia figlia, uno degli appuntamenti che il Biscione ha fissato per quest’autunno (premiato, per la cronaca, da un decoroso 21% di share).
Quando Amendola ha iniziato a parlare, mi è sembrato di intravedere una particolare emozione sul suo volto, insolita per un professionista che debba solo presentare un lavoro.
L’attore era in studio già da prima ed essendo, come sembra, uomo sensibile, è forse rimasto scosso da una delle notizie di cui il Tg era stato costretto ad occuparsi poc’anzi, forse quella relativa al trentaduenne che ha ucciso la madre alla periferia di Roma a colpi di bilancia.
È una mia ipotesi, mi scuso per eventuali fraintendimenti.
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