a volte ritornano (8): Lorenzo e ‘Maddecheaò’

Rai Scuola ha, tra i suoi doveri istituzionali, quello di accompagnare i fanciulli nella strada della vita, con particolare sensibilità verso il mondo dell’istruzione. In tempo d’esami, quale piú nobile anelito può esserci, se non quello di prendere per mano gli adolescenti e condurli al banco di prova in compagnia di un amico tutto speciale? E quale miglior amico può avere un maturando se non (altro…)

l’autunno di Rai Tre (2)

Rai Tre cade a pezzi. Dopo un’estate che ha ribollito per catodici piú che meteorologici calori, l’autunno si preannuncia tutt’altro che mite. Dopo la mancata conferma della Dandini e la fuga di Ruffini che va a La7, è il caso di occuparsi nuovamente delle produzioni che hanno caratterizzato per alcune stagioni la domenica del canale, quelle nelle quali sembrava potersi apprezzare la mentalità vera di un’emittente di Stato (rileggi l’autunno di Rai Tre).

L’ultima vittima è Passepartout, più che gradevole rubrica che tratta (meglio, trattava) d’arte, cultura e varia umanità, in giro per l’Italia e per il mondo (pare che alcune puntate che non andranno in onda siano state girate in Cina).

Philippe Daverio, creatore e conduttore del programma, lo ha comunicato con un “certificato di decesso” e lo ha spiegato all’ADnkronos in virtú di

 “una pallottola vagante sparata durante il riordino amministrativo recente della Rai che si è trovata costretta a passare dall’ordinamento privato della sua gestione a quello pubblico più consono alle risorse erariali che la alimentano. Infatti da due anni la Cassazione aveva emesso un giudizio in tal senso, il quale è stato solo recentemente recepito per via della distanza geografica che separa le due istituzioni. Nell’attesa d’un utile chiarimento – dice ancora Daverio – Rai ha seguito percorsi dissonanti chiedendo da un lato di iniziare la produzione 2011, indicandone i tempi di consegna e annunciandola pubblicamente nella presentazione del palinsesto, mentre dall’altro evitava di stendere un contratto che si trovava nel trivio d’una scelta dilaniante fra appalti, incarichi e acquisti. (…)E il programma chiuderà anche se trasmetteranno le puntate vecchie. Hanno trecento repliche da mandare in onda”.

l'autunno di Rai Tre

Sembra che la programmazione della terza rete Rai possa subire trasformazioni drastiche a partire dalla prossima stagione.

Poiché, infatti, alcuni professionisti come Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini non sono stati ancora contrattualizzati a poche settimane dalla presentazione del palinsesto autunnale, sembra possibile che le loro trasmissioni in futuro non vengano realizzate (chi scrive crede d’aver intercettato una sfumatura in tal senso nel parlare di uno dei detti professionisti).

Fabio Fazio, peraltro, aveva annunciato di voler fare nuovamente Vieni via con me, con Roberto Saviano.

La7 o Sky diventerebbero lidi obbligati (secondo TV Sorrisi e Canzoni, anzi, sarebbe già in corso una trattativa tra La7 e il presentatore ligure).

In attesa di ulteriori informazioni sui già citati conduttori, domenica scorsa Neri Marcorè ha annunciato di voler lasciare Per un pugno di libri per fare altro. Dieci anni alla guida di un gradevole programma educational sono sicuramente una grande soddisfazione ma altrettanto importante, per un artista, è trovare nuovi stimoli.

Marcorè ha però auspicato che la trasmissione venga proseguita.

Chi scrive, pur conscio degli obiettivi professionali, si dispiacerebbe non poco se la garbata rubrica scolastico -letteraria della domenica venisse cancellata dai palinsesti.

Le squadre di giovani che si confrontano e scontrano a suon di libri, al solo scopo di vincerne degli altri e far fare bella figura a sé stessi e ai loro insegnanti, costituiscono adamantino modello di un’adolescenza buona e motivata, spinta da valori seri e concreti.

Da emittente di Stato.

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